Figli e scuola

Buongiorno. Sono la mamma di due ragazzi che a settembre inizieranno rispettivamente la prima superiore e la prima media. Sono molto preoccupata per entrambi ed è da quando è terminata la scuola che vivo in un'ansia costante che inficia le mie giornate, compresa la notte con tanto di risvegli in preda alla tachicardia! Sicuramente sono esagerata e dovrei rilassarmi un pò, ma francamente non ci riesco, è qualcosa che attualmente è fuori dal mio controllo. Premetto che ci tengo molto che i miei figli imparino bene le varie discipline, non tanto per una questione di "voti", ma perché ritengo sia importante per loro avere una cultura solida per poter affrontare al meglio la vita. Purtroppo, però, per una serie di sfortunate coincidenze, né gli insegnanti di mia figlia alle medie e né le maestre dell'altro figlio alle elementari, sono stati all'altezza del loro ruolo e hanno, direttamente e indirettamente, sempre delegato a casa il compito di supplire a quello che non veniva svolto (adeguatamente) in classe. Ho cercato di seguire entrambi nel migliore dei modi, ho dato tutta me stessa e la fatica è stata davvero tanta, forse troppa, considerando che anche io ho un lavoro e una vita. Il pensiero di dover ricominciare tutto nuovamente mi destabilizza parecchio. Quanto al figlio che andrà alle medie se dovessero capitargli gli stessi insegnanti della sorella (cosa molto probabile mi hanno detto, nonostante abbia indicato l'inserimento in altra sezione) sarà un vero dramma, non soltanto per la fatica che dovremo fare entrambi (io e mio figlio), ma anche perché il bambino (e come lui i suoi compagni) arriverà alle medie con una preparazione decisamente bassa rispetto allo standard richiesto, senza contare che il suo approccio allo studio non è esattamente come quello dell'altra figlia molto più posata e incline all'ascolto. Mia figlia, invece, mi preoccupa perché temo che la scuola che ha scelto non le piaccia. In effetti la sua è stata una scelta "ragionata" insieme, ma lei non si è mai realmente espressa su cosa le sarebbe piaciuto fare, anzi quando le si domandava quali preferenze avesse, si scocciava non poco e trovava sempre il modo per non rispondere. Ho cercato di aiutarla nella scelta della scuola superiore basandomi sull'osservazione di quelle materie che studiava più volentieri, anche se nel mio profondo so che la "sua" scelta l'ha rimbalzata su di me... si è fidata diciamo. A lei piace molto la scienza e il corpo umano per cui le ho proposto un liceo delle scienze applicate con indirizzo biomedico (senza la reale pretesa che diventi medico). Lei lo ha accettato di buon grado e anche i professori non hanno avuto nulla da ribattere. Però non mi sento a posto con la coscienza! Non vorrei averla messa in difficoltà...... e non c'è giorno che questo rimorso non si faccia sentire. Ne ho parlato anche con mio marito e lui stesso mi dice che una scelta da sola non l'avrebbe mai fatta, nonostante l'abbia portata a mille open day e i colloqui di orientamento a scuola. In più nessuno che conosce ha scelto questa scuola e si ritroverà sola in un contesto totalmente nuovo. Ovviamente gliel'ho fatto presente e lei ne è consapevole; ha anche fatto una giornata di stage in presenza in questa scuola a seguito del quale mi ha detto che le era piaciuto (ma non ho sentito molto entusiasmo)... Insomma tra un motivo e un altro sto perdendo la tramontana! Credo anche di aver avuto un piccolo attacco di panico qualche giorno fa: così, all'improvviso ho cominciato a sudare, sentivo le palpitazioni in gola e il respiro si è fatto corto; poi ho cercato di rilassarmi e dopo un pò è passato! In conclusione sono preoccupata anche per me. Spero che la cosa non degeneri, ma non so come affrontare queste mie crisi. Grazie a chi potrà darmi un consiglio.