Ci tengo a ringraziarvi anticipatamente per le risposte.
Le situazioni su cui mi trovo in dubbio sono due, la prima riguarda la mia psicologa, la seconda i coinquilini.
1. ad agosto la psicologa ha suggerito una consulenza con uno psichiatra, cosa che ho rifiutato per diverse ragioni.
Più di una volta ho avuto la sensazione che fosse infastidita da alcune cose che le raccontavo, da come le raccontavo. Una volta ho colto uno sbadiglio, che capisco fosse dovuto alla stanchezza e ad alle ferie imminenti, ma comunque non è stato piacevole. Ho l'impressione che mi giudichi e che si sia fatta un'idea sbagliata di me e mi parli in base al giudizio che mi ha cucito addosso. Onestamente un po' mi infastidisce perché non mi sento né ascoltata, né capita. Dal momento che sto facendo parecchi sacrifici per andarci non mi va di sentirmi così. Non so come comportarmi, magari questa sensazione che provo è solo il retaggio di altre esperienze poco costruttive. Bisogna anche dire che mi trovo in una situazione e in un momento della vita che mi fa schifo e odio, scusatemi per la franchezza, ma sono un po' incazzata.
Ne parlo con lei oppure evito il discorso?
2. Riguarda i miei coinquilini. L'idea che mi sono fatta di loro non è positiva, mi danno fastidio e non li posso vedere. potrebbe sembrare un cliché, ma davvero sono sporchi e sembra abbiano paura dell'acqua, uno di loro non lava gli asciugamani da agosto, vi lascio immaginare.... La soluzione è cambiare casa, giusto?
In ogni caso.....
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18 DIC 2021
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Buongiorno Laura,
La psicoterapia è un processo faticoso, a volte anche lungo, ma ha di buono che è uno spazio dove è possibile, anzi preferibile, essere autentici e portare tutti i vissuti, positivi o negativi che siano. Un* brav* psicoterapeuta non si offende per una critica, anzi ci lavora. Per cui, io direi senz'altro di parlare con la sua terapeuta di quanto la infastidisce.
I coinquilini privi di senso dell'igiene sono un altro paio di maniche, perché loro sì si potrebbero offendere, d'altra parte io direi vale la pena almeno provare ad affrontare l'argomento, con tatto, prima di pianificare un trasloco.
18 DIC 2021
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Salve Laura, mi sembra che entrambi i quesiti siano legati da un nucleo " insoddisfazione" e voglia di muoversi ma paura di farlo (questo le crea l'incazzatura). Cosa succede se muove le carte in tavola? Questo potrebbe essere nel parlare nel primo quesito oppure cambiare casa nel secondo. Le auguro il meglio
Dott.ssa Fabiana Marra
18 DIC 2021
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno Laura,
Una terapia funziona quando può contare su una buona alleanza terapeutica. A momento sembra che questa manchi nel suo caso. Può tornare utile restituire alla collega ciò che ha notato. Questo potrebbe essere l’occasione per un chiarimento maggiore e quindi di una migliore sintonia. Se ciò non accade chiaramente dovrà prendere le sue decisioni.
Nel caso dei coinquilini comprendo il disagio che prova. Proverei la strada del dialogo e dell’accordo, anche se sono temi delicati. Nessuno può decidere al posto suo, ma penso che sia nel primo che ne secondo caso lei debba trovare il coraggio di esternare quello che pensa.
Rimango a disposizione e le auguro il meglio
Dott.ssa Oriana Parisi
18 DIC 2021
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Buongiorno Laura, parto dalla prima domanda. Rispetto alla relazione con la sua psicologa credo che nel corso del tempo si siano accumulati troppi non detti che, come in ogni relazione, col tempo diventa muri e logorano il rapporto. In terapia è fondamentale esplicitare dubbi, emozioni, sensazioni anche riguardanti il terapeuta e anche su questo si può lavorare. Parli apertamente con la sua psicologa e vedrà che sarà motivo di svolta in terapia. Rispetto ai suoi coinquilini non ci sono molti elementi per capire in modo approfondito la situazione ma anche lì parlarne con loro delle difficoltà che sta incontrando in convivenza potrebbe aiutarla a fare chiarezza. Resto a disposizione anche online dott.ssa Agnese Lattanzio Psicologa Psicoterapeuta cognitivo comportamentale e terapeuta EMDR