Buongiorno, la mia psicologa/psicoterapeuta ha deciso, qlche gg fa, di non seguirmi più dopo che le avevo scritto un WhatsApp dove le dicevo che era cambiata nei miei confronti ed in terapia. La terapia è durata 13 mesi, tra alti e bassi infatti anche a gennaio per qsi un mese mi aveva detto che non c'erano più le condizioni per una terapia insieme, salvo poi dopo sotto mia insistenza riaccogliermi in terapia. Fino a gennaio tutto bene direi, poi però ho avuto la percezione che la Dr.ssa si fosse messa dei freni con me, che non fosse più "dolce, amorevole" e comprensiva nei miei confronti, qndi ho ritenuto giusto scriverLe qsto mio "disagio" ahimé mi ha "mollta" ed io ora ci sto malissimo. Ho provato anche a mandarle altri WhatsApp ma mi ha bloccata. Ha di recente compiuto gli anni e le ho voluto allora inviare un sms, visto che con WhatsApp non me l'ha più permesso, di auguri di compleanno...non mi ha neanche risposto. Mi aiutate, cosa devo fare e pensare. Grazie!
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22 MAG 2020
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Gentile Cristina,
non è semplice, forse è impossibile, entrare nel merito di una relazione di cui non si conosce la storia.
Posso però condividerle la mia esperienza di terapeuta rogersiano, per cui in una relazione di cura sono fondamentali tre aspetti: accettazione positiva incondizionata, empatia ed autenticità. Con i pazienti che seguo non mi sottraggo, ma non incoraggio comunicazioni WA; provo per loro un grande senso di calore umano, tifo per loro, ma non li posso considerare amici, in quanto trasformerei l'empatia in simpatia (e non sono pagato per essere simpatico, ma efficace). Una relazione, anche una relazione terapeutica, può andare incontro a delle criticità: le considero personalmente delle inestimabili occasioni di chiarezza e di evoluzione. Mi viene ad ogni modo un dubbio: con la collega avevate concordato un chiaro contratto terapeutico? in altre parole, erano chiari ad entrambe gli obiettivi di lavoro, i tempi approssimativi per raggiungerli, ed il metodo? Per quanto mi riguarda, in assenza di questi fattori posso perdere, e fare perdere, l'orientamento molto facilmente.
Credo che sia ormai necessario elaborare 'questa' separazione, ed a partire da ciò andare a ritroso e comprendere meglio quali difficoltà ed ostacoli incontra quando si trova a viverne una, ma anche a quali delle sue risorse può attingere.
Può trasformare questa crisi in un'opportunità terapeutica molto preziosa. Le auguro il meglio, dr. Daniele Sandri Boriani
21 MAG 2020
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Ahimé, Cristina. L'esperienza che descrive è terribile. Mi astengo da qualsiasi commento, ma, se proprio si sente scaricata, si cerchi un altro terapeuta. Cene sono di quelli che sanno usare questi momenti di disallineamento per il bene del paziente. Cordialmente.
21 MAG 2020
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Buongiorno Cristina. Lei si sta chiedendo cosa dovrebbe fare e pensare nei confronti della sua ex terapeuta che non le risponde più ai messaggi e che ha deciso di interrompere il rapporto terapeutico. In un rapporto ci deve essere la disponibilità di entrambi a impegnarsi in esso e, se viene meno in uno dei due, purtroppo non può continuare. Esplicitare alla sua ex terapeuta il cambiamento di atteggiamento nei suoi confronti e nella terapia negli scorsi mesi é stato assolutamente utile. Inevitabilmente si presentano delle fratture nella alleanza terapeutica ed, esaminandole assieme (terapeuta con il cliente), si può cercare di apprendere da quello che é accaduto per poi proseguire col trattamento. A sua disposizione, nel caso lo ritenesse opportuno.
Dott. Erik Mancin
21 MAG 2020
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Bungiorno Cristina,
è certamente possibile per un terapeuta decidere di interrompere il lavoro con un paziente, sprattutto se si accorge di non essere più utile. Anzi, non solo è possibile ma doveroso, in questo caso, e molte possono essere le ragioni. Direi che sarebbe importante per lei conoscere con chiarezza queste ragioni e forse WhatsApp non è il mezzo migliore per comunicare. Lei racconta di un'interruzione precedente, provi a ripensare a quali fossero quelle condizioni mancanti per proseguire, forse si sono ripresentate? La relazione con l'altro è complessa, anche quella con il terapeuta e non è solo fatta di "dolcezza e amorevolezza", anche le asperità vanno affrontate, in modo costruttivo, se è possibile. Inoltre, il suo tentativo di augurare buon compleanno alla sua terapeuta parla forse di un'invasione di confini, certamente in buona fede... Forse può rifletterci un pò, lasciar passare del tempo e poi con calma ricontattarla per provare a concludere il vostro percorso con più serenità.
Dott.ssa Franca Vocaturi