Salve, sono una ragazza di 25 anni alla fine degli studi universitari. Sto con il mio ragazzo da 6 mesi, prima eravamo amici e poco dopo c'è stata attrazione da entrambe le parti. Io single da poco non ho voluto iniziare subito un'altra relazione nonostante mi piacesse, quindi per 4 mesi siamo rimasti amici nonostante il mio "rifiuto". Dopo questo tempo ho sentito una forte "calamita" nei suoi confronti, più che un vero e proprio "sono pronta", quindi ho seguito questo istinto e mi sono buttata. C'erano da subito tante paure da parte mia, appunto quella di non essere pronta a una storia, per questo mi rassicuravo di "provare e vedere", ma comunque rimaneva il pallino delle paure/ansie varie. Dopo un po' la situazione si è placata, soprattutto parlandone con lui, e mi sono più lasciata andare e goduta la relazione. Dopo due mesi di frequentazione decidiamo di ufficializzare la cosa e mi sento più tranquilla. Adesso, a 6 mesi dall'inizio della relazione, io sento molte "fatiche" e resistenze, apparentemente inutili. E parallelamente non riesco a realizzarmi e seguire i miei obiettivi universitari. Inutile dire che tutto è diventato un po' buio ai miei occhi, anche la relazione. Ho una forte frustrazione e poche chiarezze. Sono consapevole che nel mio modo di relazionarmi ci sono già delle resistenze di base, che penso nella relazione vengano più fuori. Avevo iniziato un percorso terapeutico un anno e mezzo fa, molte cose personali sono migliorate ma poi la terapia è diventata sempre meno efficace, direi quasi in concomitanza all'inizio della relazione, fino a trovare addirittura solo malessere dopo mezzo anno. Tanto che la psicoterapeuta ha proposto la sospensione ed eventuale inizio con un altro/a collega. Ora sto andando da un terapeuta familiare con mia mamma (consigliato dalla mia vecchia) per affrontare dei conflitti in famiglia. Non so se mi fa bene però continuare la relazione in questo modo e in questo contesto, ma non voglio perderlo.
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18 MAR 2023
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Carissima,
il blocco che lei prova sembra che riguardi solo marginalmente la sua relazione amorosa. E' forse un po' tutta la sua vita e le sue scelte che devono essere riviste sotto la supervisione di uno psicoterapeuta. Nella sua situazione ci sento anche una vena di depressione che porterebbe il quadro ad essere abbastanza complesso da affrontare.
Non si scoraggi comunque, le difficoltà in terapia sono sempre presenti.
Le auguro allora un buon percorso terapeutico.
Se desidera, mi faccia pure sapere come le vanno le cose.
Dott.Gabriele Lenti
Psicoterapeuta Genova
17 MAR 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Ginevra,
leggendo la sua storia mi sono molto soffermata sul punto in cui ha scritto delle "resistenze di base" e del fatto che lei pensa che nella relazione vengano più fuori.
Sarebbe utile partire da quelle, o meglio, da ciò che la fa "resistere" verso ciò che vorrebbe, verso ciò che desidera e verso ciò che la farebbe sentire appagata. Dissipare la frustrazione per creare chiarezze, credo che questo sia il primo passo importante, mettendo al centro dell'attenzione proprio se stessa.
Pertanto il mio suggerimento è quello di fare una consulenza psicologica individuale, per darle sin da subito la possibilità di comprendere meglio quali sono i suoi obiettivi se non ci fossero tutti questi blocchi, ed eventualmente, se necessario, iniziare un percorso incentrato solo su di lei.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca
17 MAR 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara ragazza, mi dispiace sentire che stai affrontando molte difficoltà nella tua vita personale e nella tua relazione con il tuo ragazzo. Ciò che descrivi sembra indicare che ci sono molte paure e ansie che stanno influenzando il modo in cui ti relazioni con gli altri e come ti senti nella tua vita quotidiana. Ti consiglio di considerare l'idea di iniziare un percorso terapeutico individuale per lavorare su questi aspetti e trovare una maggiore chiarezza. La terapia può aiutarti a esplorare le tue paure e le resistenze di base che influenzano le tue relazioni e il tuo benessere generale. Potresti anche parlare con il tuo terapeuta della possibilità di includere il tuo ragazzo nella terapia di coppia, se lo desideri. Ricorda che prendersi cura della propria salute mentale e del proprio benessere è importante e ti permetterà di affrontare meglio le sfide che la vita ti presenta.