È possibile che un partner scostante provochi disturbi psicologici gravi?
Buongiorno,
Sono una ragazza di 30 anni e sono sposata.
Mio marito ha 33 anni.
Il nostro rapporto è sempre stato molto burrascoso e movimentato, pieno di alti alti e bassi bassi. Stiamo insieme da due anni e io sinceramente sto sempre peggio. Lui è sempre stato scostante, magari il giorno prima era il principe azzurro e il giorno dopo era capace addirittura di violenze. Ci sono stati tantissimi litigi, anche molto animati, per sciocchezze alla fine... fin dagli inizi mio marito è stato altalenante. A volte mi sembra di stare con due persone completamente diverse. Sostiene di essere innamorato marcio, di pensare solo a me, di essermi devoto... però poi magari quando si fa prendere dalla rabbia mi devasta di insulti tremendi, mi chiede il divorzio, e mi prende a sberle. Si comporta malissimo, poi si pente, fa di tutto per rimediare, ma tutto poi si ripete. Io sto malissimo. Mi sento brutta, indesiderata, non mi fido, e mi faccio ogni paranoia possibile e immaginabile. Lui quando è tranquillo ci prova anche a consolarmi, ma io non mi fido affatto, non so perché. Credo che il suo atteggiamento mi abbia totalmente messo in crisi. Sessualmente anche è scostante. Ci sono settimane che non mi molla un attimo e poi magari si deprime, litighiamo, e succede che addirittura mi rifiuta. I pensieri che mi faccio sono grotteschi. Le mie ansie stanno diventando ossessive. Sto letteralmente impazzendo per i dubbi. Siamo sposati e abbiamo pure comprato casa, ma io continuo a pensare che ci sia qualcosa di marcio sotto, a volte penso che abbia un'altra, che sia pentito. Non so cosa pensare.
Un'altra cosa che mi fa morire di dubbi è il fatto che ogni persona della sua cerchia mi tratta veramente malissimo. La sua famiglia mi odia, hanno tentato di compromettere la nostra relazione in ogni modo. I suoi colleghi sono veramente scortesi, e i pochissimi amici che ha non mi vedono bene. Le persone che fanno parte della mia sfera trattano bene mio marito. Non riesco a capire... È come se io fossi un virus da debellare...
È una situazione davvero problematica.
Il suo tempo libero lo passa solo ed esclusivamente con me, ma io comunque non ho fiducia.
Recentemente mi ha detto che a lavoro gli hanno detto che non può più stare al telefono, ma tutti prendono in mano il telefono di continuo. Chi è che non ha un minuto per mandare un messaggio?
Mi viene da pensare che lui non voglia perdere tempo a parlare con me perché deve parlare con un'altra, magari con un secondo telefono che tiene a lavoro.
Non mi do pace. Non riesco a stare tranquilla. Sono profondamente confusa e non capisco se hanno ragione le mie paure o no.
Non so come uscire dalla sofferenza. I pensieri diventano sempre più ossessivi.
È possibile che i suoi atteggiamenti mi abbiano condizionata a tal punto?
Come posso fare per stare meglio?
Una donna vittima di violenze fisiche e psicologiche può sviluppare questo tipo di disturbi?
Purtroppo se andassi da uno psicologo a parlare di certe cose in teoria sarebbe obbligato a segnalare determinati comportamenti di mio marito.
Vorrei farmi aiutare, ma non mi sento al sicuro.