Salve dottoresse e dottori, a causa di ostruzione e conseguente ritenzione urinaria, devo assumere un alfabloccante che causa eiaculazione retrograda. Sessualmente è una catastrofe. Provoca un fastidiosissimo ''effetto viagra''. Fastidioso perchè il bello della maturità (50 anni) è che impari a ''funzionare'' quando devi e restare tranquillo negli altri momenti. Con l'alfabloccante torni come un ragazzino, senza alcun controllo sulle erezioni e questo, al di là delle solite battute, dà già fastidio e può causare imbarazzo. L'eiaculazione retrograda inoltre, toglie completamente il piacere finale del rapporto. Questo è un fenomeno fisico e non psicologico, confermato da tanti uomini che soffrono dello stesso disturbo, conosciuti nelle sale d'aspetto dell'urologo. Per mia fortuna sono sposato e l'intimità resta, ma è come ''montare, montare'' un'aspettativa, che non sarà mai soddisfatta. Una tortura! Una cosa che ho notato, non esistono articoli in cui si cerchi di aiutare gli uomini a rassegnarsi a questa condizione, ad affrontare la sensazione di essere mezzi uomini, a causa dell'impotentia generandi, (che espressione crudele!!!). Articoli di sostegno alle donne che devono affrontare la menopausa, a milioni. Con tutto il rispetto è un fenomeno naturale, che crea problemi, che vanno affrontati, risolti e le donne meritano ogni rispetto e sostegno. Ma sono ''educate'' fin da piccole al fatto che un giorno succederà. La condizione di noi uomini (non maschi, per favore, cominciamo col rispetto della dignità umana!) è imposta, una sorta di castrazione chimica o chirurgica! Mia moglie inoltre, cerca di aiutarmi dicendomi che a lei, che eiaculi o meno, non interessa. Capisco la sua buona intenzione, ma così mi sento ancora più solo, nonostante le abbia comunicato la cosa. L'unica risposta è ''sospendi'' quando so di non potere, la mia vescica aveva già iniziato a ''sbracarsi''. Siamo soli, spesso oggetto di articoli scritti da giornaliste che sfottono, che ci chiamano ''maschietti in crisi'' e nessun sostegno. Grazie e perdonate lo sfogo.
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1 OTT 2017
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Gentile Francesco,
il problema della ritenzione urinaria va valutato singolarmente caso per caso.
Ad ogni modo, andrebbe considerata la possibilità di un intervento chirurgico oppure il ricorso a farmaci diversi dagli alfa-bloccanti.
Pertanto il suggerimento è di chiedere una valutazione clinica a qualche altro specialista urologo.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
1 OTT 2017
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Gentile Francesco,
il suo contributo sottolinea come la sfera sessuale sia una delle dimensioni importanti dell’esistenza e quanto contribuisca a renderla appagante. Purtroppo il problema organico in questione è oggettivo e la costringe ad assumere un farmaco che sacrifica la vita sessuale a vantaggio della tutela della salute; adattarsi ai cambiamenti che riguardano il proprio corpo e di conseguenza la percezione che si ha di esso, è un percorso complesso e delicato in cui entrano in gioco anche fattori soggettivi. Qualora il suo problema medico non dovesse prevedere alternative al betabloccante e il disagio emotivo dovesse diventare particolarmente invalidante, non escluda la possibilità di un percorso psicologico individuale o di coppia che la aiuti a mettere in campo tutte le risorse di cui ogni essere umano dispone per affrontare le fasi difficili della vita.
1 OTT 2017
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Ciao Francesco,
riesco a percepire il tuo disagio e malessere rispetto a questa problematica che definirei invalidante. Anche a mio avviso i problemi legati agli aspetti sessuali maschili, almeno nel nostro paese (forse a causa del modello maschile predominante di tipo "maschio latino") , non ricevono l'attenzione che meriterebbero, con il risultato di essere spesso relegati alla sfera strettamente privata e personale di coloro che ne soffrono con tutti i problemi che ne derivano.
Da tempo sto pensando che sarebbe molto utile e interessante occuparsi di tali problematiche anche al di fuori delle singole sedute terapeutiche, durante le quali ho avuto più volte l'occasione di affrontare l'argomento. L'associazione a cui appartengo ha infatti l'intenzione di progettare la realizzazione di incontri di gruppo per persone con problemi della sfera sessuale. Se sei interessato e abiti in Toscana mi puoi contattare per avere informazioni o per qualsiasi altra domanda. Un abbraccio