Io e il mio ragazzo conviviamo da dieci mesi e stiamo assieme da un anno e mezzo. Prima facevamo sesso spesso, ora meno ma non è questo il punto. Il problema è che lui ha un'esigenza sessuale, numericamente parlando, decisamente inferiore alla mia e questa cosa mi fa soffrire, mi rende più gelosa e mi fa sentire rifiutata.
Ne abbiamo parlato ma lui ritiene che sia semplicemente una diversa esigenza. Io cerco di predisporlo al rapporto, ma senza insistere, creo situazioni leggere e provocanti, senza generare pressioni o tensioni nel rapporto, lui a volte si lascia andare e a volte no, ma devo prendere comunque sempre io l'iniziativa e questa cosa inizia a mortificarmi.
Prima di stare con me lui non ha avuto granché esperienza sessuale ma insieme ci siamo sempre trovati bene, io ho avuto un ruolo sicuramente più di guida nei suoi confronti, ma questo ruolo comincia a pesarmi perché lui non prende mai l'iniziativa e non propone nulla di nuovo, anche se mi asseconda quando lo faccio io. Quando ho chiesto lui il perché di questo atteggiamento mi ha risposto che ha paura di forzarmi, anche se io gli dico esplicitamente che ho voglia. Cerco in tutti i modi di rendere la situazione tranquilla, senza stress, di metterlo a suo agio e mi pare di fatto che lo sia, almeno così dice. La situazione però non si smuove e io comincio a soffrirne, i suoi rifiuti cominciano a pesare sulla mia autostima e non so che fare.
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2 GIU 2019
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Gentile Giulia,
è probabile che la convivenza abbia comportato una certa monotonia con conseguente riduzione della frequenza dei rapporti sessuali rispetto al periodo precedente.
Poi può incidere la carica erotica che può variare individualmente sulla base di fattori biologici e relativi ai tratti di personalità.
E' comprensibile la sua frustrazione e mi sembra di capire che lei gliela ha anche comunicata ma senza grossi risultati.
Pertanto è consigliabile un percorso di terapia di coppia a cui lui dovrebbe prontamente aderire se tiene a questa relazione.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
30 MAG 2019
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Giulia,
partiamo dal presupposto che di "normale" o "non normale" non esiste nulla, nel senso che quello che rende una situazione un problema è legato al modo in cui la si vive. Dal suo messaggio si coglie, in effetti, come lei viva "male" quest'aspetto con il suo ragazzo. Andrebbero forse esplorati insieme i significati che per lei e per il suo ragazzo questa sfera riveste, a volte "leggiamo" il comportamento di chi ci sta vicino in modo negativo o svalorizzante per noi quando in realtà non è così. Altre volte, senza rendercene conto, mettiamo in atto dei comportamenti che, per una serie di ragioni, tendono a frenare l'altro, anziché attivarlo o spingerlo verso di noi.
Quello che mi sentirei di consigliarle, nel caso in cui per lei non fosse sufficiente il chiarimento con il suo ragazzo, sarebbe di valutare l'ipotesi di fare qualche colloquio voi due insieme, non certamente di escluderlo da un eventuale percorso perché il rischio potrebbe essere quello di creare maggior distanza tra di voi.
Un caro saluto,
Lisa Lever
30 MAG 2019
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Giulia, come Sessuologa mi trovo spesso di fronte a questi dilemmi! Purtroppo le esigenze sessuali difficilmente sono uguali nei partner! Tu sei sicuramente una ragazza più passionale rispetto al tuo lui e, credimi, questo farebbe la felicità di molti uomini che si lamentano di partner distanti! Non ci si può, ahimè, fare niente! Ci sono persone che stanno bene facendo l’amore una volta al mese e altre che lo fanno tutti i giorni! Certo siete molto giovani e a lungo andare non so se la cosa possa pesarti ulteriormente! Sono a disposizione per eventuali approfondimenti! Auguri dr. Annalisa Lo Monaco
