Dopo 8 anni il mio ragazzo, in lacrime, mi ha chiesto di allontanarci

Inviata da Sunflower · 13 mag 2019 Terapia di coppia

Eravamo di quelle coppie belle, sane, forti. Ci siamo messi insieme l'ultimo anno delle superiori dopo essere stati a lungo migliori amici. Lui è sempre stato il mio migliore amico, la persona con cui ho condiviso per tutto questo tempo qualunque aspetto della mia vita. Non eravamo i classici piccioncini, anzi, forse quella sfera affettiva non è mai stata così spiccata. Ero quasi sempre io a prendere l'iniziativa sia per delle banali "coccole" che per qualcosa di più. Specialmente nell'ultimo periodo. Mi è capitato diverse volte ultimamente di chiedergli come mai non mi dava mai un bacio, una carezza, come mai non mi dicesse mai una parola carina di quelle che si dicono così tanto per. E in questo credo risieda il mio errore più grande. La nostra relazione non ha mai avuto problemi, mai litigi seri, mai niente di brutto. Per i nostri amici siamo come da esempio. Tutta questa (da parte mia) stabilità è venuta meno circa cinque giorni fa. Non ci vedevamo da circa una settimana perchè lui era via, al suo ritorno lo vado a prendere in stazione, parliamo abbastanza normalmente a casa e dopo un'oretta mi dice "ti devo parlare di una cosa, forse ti arrabbierai".
Ha iniziato a vomitarmi addosso parole che mai avrei pensato di poter sentire da lui. Premetto che la sua situazione è un po' complicata. Si è laureato in lingue lo scorso luglio dopo essere andato fuori corso di un anno. E' una persona estremamente pessimista, davanti al primo problema si abbatte e smette di crederci. Io, l'esatto opposto, mi ritengo una persona positiva e solare e soprattutto davanti a un problema mi abbatto ma poi cerco una soluzione. Lui è da settembre che cerca lavoro e dopo svariati colloqui ancora niente. La ragione della sua richiesta di stare solo è appunto data da questa situazione. Ha affermato di non essere più lo stesso, che questa situazione lo ha cambiato, che non prova più le stesse cose per me e che per quanto faccia male anche a lui ma non vuole starmi accanto perchè "mi merito di meglio, mi merito qualcuno che mi possa dare quello che mi serve", cosa che lui non riesce a fare. Tutto ciò lo raccontava piangendo e con profondo dolore. Mentre diceva questo mi crollava il terreno sotto i piedi, il mio cuore si infrangeva e non riuscivo nemmeno a piangere tanta la doccia fredda. Ero cosciente che stesse passando un brutto momento, ma mai avrei immaginato niente di ciò. Ho provato a dirgli che in una relazione ci possono essere degli alti e bassi, che non ci possono essere solo momenti positivi ma che anzi la vera sfida è passare i momenti negativi insieme, ma lui mi sembrava convinto delle sue idee. Mi diceva che avrebbe fatto male a entrambi ma era la decisione giusta. Io gli ho esplicitamente detto che non ero d'accordo e che ero dispiaciuta, ma se quella era la sua scelta io potevo solo aspettare. Ha iniziato il discorso dicendomi che aveva bisogno di una pausa, di stare solo, ed è finita con lui che abbracciandomi e piangendo mi dice "è finita". E' andato via piangendo, e guardandomi, in una scena strappalacrime. Inutile dire che piango senza sosta da quel giorno. Io sto cercando di lasciarlo stare, di farlo sbollire nella speranza che si renda conto di aver forse fatto il passo più lungo della gamba, ma dalla mia parte posso solo egoisticamente pensare a questo. Gli ho anche detto che pensavo di essergli d'aiuto portandogli positività in questa realtà un po' complicata, ma lui ha ripetuto che sta vivendo un periodo triste e questa sua tristezza ha intaccato tutto, togliendo qualunque gioia. Io ripeto per il momento sto evitando il più possibile di scrivergli, anche se non nego che le scorse mattine gli ho mandato un messaggio dandogli il buongiorno e dicendogli quello che avrei fatto nella giornata.
Eravamo abituati a essere quasi sempre insieme e a sentirci sempre. Ora mi sento persa, da un giorno all'altra mi ha imposto questo, mi sembra un incubo dal quale non riesco a svegliarmi. So che tutto questo non può finire così, che sicuramente ho bisogno per la mia sanità mentale vederlo e parlarci ancora, ma ho seriamente paura che mi dica che la sua è una scelta definitiva. Io mi illudo che sia una situazione momentanea, ma dentro di me sono distrutta.
Grazie per l'attenzione, questo è forse solo un modo per sfogarsi e per cercare di trovare una soluzione razionale. I nostri amici dicono che passerà, che lui ha bisogno di tempo. Io sono realista e temo che possa non essere così. In più tutti i nostri amici sono comuni. Da quando mi ha parlato lui ha visto pochissimo altri nostri amici e si è rinchiuso in una sorta di eremitismo, o così mi ha fatto capire che avrebbe fatto.
Vi ringrazio ancora per l'attenzione.

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Miglior risposta 16 MAG 2019

Gentile Sunflower,
innanzitutto mi sembra evidente che tra lei e questo ragazzo alla fine è emersa una scarsa compatibilità caratteriale sfociata anche in una sua personale e velata insoddisfazione sebbene non vi siano mai stati conflitti acuti e pesanti.
Personalmente poi, non credo che il vero motivo del distacco voluto da questo giovane sia dovuto all'altruismo spiegato col fatto che "lei merita di meglio".
Penso infatti che questa sia solo una scusa per addolcirle la pillola e che il pianto sia dovuto prevalentemente al senso di colpa per il colpo basso inferto.
In ogni caso, un uomo simile effettivamente a lei non porta bene e non è il caso di rimpiangerlo troppo e nemmeno di stare ad aspettare sperando che gli passino le paturnie.
Pertanto le suggerisco di voltare pagina, magari chiedere un sostegno psicologico per superare meglio questa dolorosa delusione e fare appello alla sua solarità e positività per guardarsi intorno e trovare una persona più affidabile e con lei più compatibile.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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