Donna triste

Inviata da Josephine sorrenti · 5 lug 2023 Terapia di coppia

Buona sera a tutti, sono una donna di 32 anni, convivo da 3 anni e ho un bambino di 2 anni. Vi scrivo perché ho bisogno di aiuto, io vivo una situazione particolare in casa, io con il mio compagno non abbiamo più rapporti. All'inizio quando stavamo insieme da fidanzati era tutto meraviglioso, poi dopo 3 mesi abbiamo deciso di avere un bambino, ho comprato casa, mi sono accollata tutte le spese sia della gravidanza che della ristrutturazione perche la casa era intestata a me. Con tanti tira e molla il rapporto e andato avanti, io ho partorito a 32.2 settimane per il troppo stress, grazie a Dio siamo vivi e stiamo bene.purtroppo tra la ristrutturazione e l'arrivo dei mobili dalla nascita del bambino sono passati 2 mesi. Il mio compagno non aveva molta voglia di andare a convivere, sotto costrizione e venuto, e stato un anno bruttissimo, facevo sempre lite poi si è deciso ed è cambiato qualcosa premetto che lui è molto legato ai suoi genitori. Andando avanti con i mesi da quando siamo andati a convivere ci siamo raffreddati come coppia, anche i nostri rapporti sono sempre stati meno frequenti passavano anche i mesi, se non andavo io da lui, lui mi rifiutava il più delle volte, è mi ha sempre inventato secondo me scuse del tipo sono stanco, sta il bambino, sono stressato per il lavoro, non ci penso.. questa cosa mi sta ferendo tantissimo. Io faccio finta di niente. Ogni tanto sclero perche non mi sembra normale che una donna come me che porta avanti una famiglia lavorando facendosi un mazzo, il suo compagno il padre di suo figlio non la considera. Come devo fare? Non voglio arrivare il punto di tradire, non vorrei.a non è neanche normale che io debba sopportare questo. Come mi devo comportare? Ho provato a parlare ma mi rigira la cosa e da la colpa al bambino che dorme con noi,la verità non la dice. Ho controllato anche il suo cellulare non si sente con nessuna.ma non capisco perxhe fa così. Aiutatemi
Il mio compagno

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Miglior risposta 6 LUG 2023

Buonasera. Grazie per aver condiviso la tua situazione. Da ciò che descrivi, sembra che tu stia affrontando un periodo molto difficile e che tu senta un forte senso di solitudine e frustrazione nel tuo rapporto di coppia. Innanzitutto, vorrei sottolinearti che i tuoi sentimenti e le tue preoccupazioni sono completamente validi. Tutti hanno bisogno di sentirsi apprezzati e amati, soprattutto all'interno di una relazione. Il cambiamento che hai notato nel tuo rapporto con il tuo compagno, insieme alle difficoltà quotidiane della gestione della casa e del lavoro, potrebbe avere un impatto significativo sul tuo benessere emotivo. Un primo passo importante potrebbe essere cercare di comunicare apertamente e onestamente con il tuo compagno riguardo a come ti senti. Spiegagli le tue preoccupazioni, i tuoi sentimenti di tristezza e di frustrazione, e cerca di discutere insieme possibili soluzioni. È importante che lui capisca come ti stai sentendo.
Tuttavia, da come descrivi la situazione, sembra che tu abbia già tentato di comunicare con lui e non sia riuscita a raggiungere una soluzione. In questo caso, potrebbe essere utile ricorrere a un aiuto esterno.
Ecco dove l'importanza della terapia individuale e/o di coppia entra in gioco. Uno psicologo può fornirti un ambiente sicuro e non giudicante in cui esplorare i tuoi sentimenti e le tue preoccupazioni, e può aiutarti a sviluppare strategie per affrontare le sfide che stai attraversando. Una terapia di coppia, inoltre, potrebbe aiutare te e il tuo compagno a capire meglio le dinamiche della vostra relazione e a lavorare insieme per migliorare la comunicazione e risolvere i conflitti. Se decidi di cercare un aiuto professionale, ricorda che non c'è niente di sbagliato in ciò. Tutti abbiamo bisogno di aiuto a volte, e prendersi cura della propria salute mentale è un aspetto fondamentale del prendersi cura di sé.
E tutte le altre informazioni mi trovi online

Dott.ssa Nicoleta Senni Pop-Span Psicologo a Asti

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10 LUG 2023

Buongiorno Josephine, la ringrazio per aver condiviso in questo spazio la sua storia e ciò che la preoccupa.
Dal racconto che riporta, emerge una gran fatica: fatica fisica per tutte le cose di cui nella pratica si occupa; fatica a livello di responsabilità; a livello emotivo e relazionale.
Dalla storia che ci presenta, sembra che lei abbia da sempre il compito di occuparsi di tutto: a partire dall'acquisto della casa, all'opera di convincimento nei confronti del suo compagno. Sarebbe utile capire da quanto ha cominciato a farsi carico delle situazioni in questo modo.
Mi chiederei, inoltre, a che prezzo per lei e per gli altri. L'aspetto emotivo, sessuale, infatti, non è meritevole in base alle responsabilità che si hanno. Rispetto alla domanda che ci porge, ci tengo a a chiedergliene una io: secondo lei, sarebbe opportuno che il suo compagno si avvicinasse a lei, avesse rapporti sessuali, fosse interessato a lei, si accorgesse, solo per il fatto che lei possiede le redini di tutto? Desidererebbe che il suo interesse arrivasse da un "pareggiamento" di conti?
Comprendo molto bene la sua difficoltà e la fatica che riporta; tuttavia, le auguro una vita relazionale ed affettiva di coppia che non sia merce di scambio, ma momento di condivisione, a prescindere da ciò che voi facciate, e non, quotidianamente.
Mi piacerebbe, inoltre, chiederle cosa rappresenti per lei l'essere cercata, avvicinata e cosa, se questo non avviene, le tolga. Ciascuno di noi attribuisce all'interesse del partner un personale significato, indaghi il suo e si chieda da dove arrivi.

Chiaramente questo spazio non consente di prendere sufficientemente in carico la sua domanda e, poterla aiutare tramite una breve risposta rischia di risultare frettoloso. Se ne sente il bisogno, non escluda la possibilità di chiedere aiuto.

Dr.ssa Francesca Bottazzi
Psicologa - Sistemico Relazionale

Dott.ssa Francesca Bottazzi Psicologo a Taggia

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7 LUG 2023

Cara Josephine,
descrive una situazione di profonda difficoltà e malessere. Ha raccontato molti passaggi e cambiamenti avvenuti negli ultimi 3 anni, in molti dei quali si percepisce una profonda solitudine.
Sicuramente è stata una donna molto forte nell' "accollarsi" (come dice Lei) molte responsabilità, e forse è arrivata ad un punto in cui sente che ha bisogno di qualcuno che le allevi questo peso, che a fianco a Lei il suo compagno le faccia sentire supporto e appoggio, ascolto empatico, aspetti necessari all'interno di un buon rapporto di coppia.
Quelle che riporta sono difficoltà relazionali che sarebbe opportuno affrontare insieme, all'interno di un percorso congiunto, al fine di portare entrambi i vostri stati d'animo, le vostre frustrazioni e le vostre aspettative nel rapporto, in uno spazio dove possiate essere ascoltati e possiate trovare modalità di comunicazione meno conflittuali e più funzionali.
Se se la sente, può provare a proporlo al suo compagno. In alternativa, anche un percorso individuale potrebbe aiutarla ad affrontare questo periodo molto difficile.

Resto a Sua disposizione, Cordiali saluti.

Dott.ssa Guerrato Francesca

Dottoressa Francesca Guerrato Psicologo a Padova

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7 LUG 2023

Gent.ma Josephine,
a me pare, dal suo racconto pieno di stanchezza e una comprensibile delusione, che le sue ragioni abbiano un buon fondamento. D'altra parte, non è ancora chiaro del tutto perché il suo compagno la rifiuti a questo modo e prenda quelle distanze, magari, dico magari, pur sbagliando nella forma, anche lui avrà le sue lecite motivazioni, fosse anche il doloroso fatto di non sentire più amore verso di lei. Non lo so, non lo sappiamo, nel senso che anche lei non è certa, dal momento che controlla sul suo cellulare per vedere se, magari, egli abbia un'amante.
Ad ogni modo, quello che sembra manchi e che, mi creda, è fondamentale, è una dichiarazione aperta e limpida del proprio malessere ma SOPRATTUTTO di ciò che si vuole e di ciò che ci si aspetta dal futuro di coppia. E' importante che lei possa parlare con il suo uomo e comprendere quale sia il suo punto di vista ma, ricordi, che il lavoro diplomatico di coppia ha senso nella misura in cui vi è un NOI sul quale lavorare diplomaticamente. Una persona può anche amarti, ma se ti ama in una maniera che non è in sintonia con il tuo modo di voler essere amata, allora può anche prevalere un punto di vista singolo e dirsi, e dire, che così non va.
Ora, queste sono considerazioni generali e prima di tutto ciò occorre comunicare in due ma, ancora prima, occorre comunicare con lei stessa e comprendere cosa LEI desidera.
Se volesse sostenere questo dialogo, io mi rendo disponibile e sa, qui, come trovarmi.
Spero di averle dato qualche spunto di riflessione valido.
In bocca al lupo per tutto
dott. Alessandro Pedrazzi

dott. Alessandro Pedrazzi Psicologo a Settimo Milanese

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6 LUG 2023

Buonasera, mi rendo conto che la situazione in cui si trova sia molto difficile e che stia attraversando un periodo di grande stress e insoddisfazione nella sua relazione di coppia. È comprensibile che desideri sentirsi apprezzata e amata dal suo compagno, specialmente considerando quanto si impegna nella gestione della famiglia e delle responsabilità domestiche.

In una relazione, la comunicazione è fondamentale. Se ha già provato a parlare con il suo compagno e non ha ottenuto risposte soddisfacenti, potrebbe essere utile considerare l'idea di consultare un consulente matrimoniale o un terapeuta di coppia. Questo potrebbe fornire uno spazio sicuro in cui entrambi potete esprimere apertamente i vostri sentimenti e preoccupazioni, e lavorare insieme per trovare soluzioni ai problemi che state affrontando.

Inoltre, è importante prendersi cura di sé stessa. A volte, quando si è coinvolti in una relazione e si hanno responsabilità familiari, è facile trascurare il proprio benessere. Trovare del tempo per se stessi, per fare le cose che la rendono felice e per coltivare i propri interessi può essere molto benefico.

Infine, se sente che la situazione sta avendo un impatto negativo sulla sua salute mentale, potrebbe essere utile parlare con un professionista della salute mentale per il supporto individuale.

Le auguro il meglio e spero che trovi il sostegno e le soluzioni di cui ha bisogno per migliorare la sua situazione.

Dr. Matteo Piccioni Psicologo a Torino

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6 LUG 2023

Gentile Josephine,
da quanto racconta è possibile ipotizzare che il suo compagno, benchè si dicesse d'accordo nel mettere al mondo un figlio, in realtà non era pronto per il ruolo di genitore e nemmeno per la convivenza che ha significato un distacco dai genitori a cui è molto legato.
Tutto ciò ha comportato per lui una forzatura con conseguente rabbia e risentimento nei suoi confronti.
Ovviamente lei ha buoni motivi per lamentarsi ma le sue lamentele non sembrano essere accolte nè incidere sul comportamento del suo compagno.
Non resta che dirgli con chiarezza che lei non è disposta ad accettare questa situazione proponendo un percorso terapeutico di coppia.
Qualora questa richiesta non venga da lui accolta, può intraprendere un percorso individuale per affrontare al meglio questo disagio ed essere guidata per le decisioni da prendere.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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6 LUG 2023

Buongiorno, grazie per aver condiviso con noi il suo problema. Tutto ciò che sente è lecito, ognuno di noi ha bisogno di avere attenzioni dall’altro e di ritagliarsi uno spazio intimo in questa vita frenetica. Da ciò che racconta, molto probabilmente il suo compagno non era pronto a tutto ciò.. non era pronto ad una convivenza, all’arrivo di un figlio.. ognuno di noi ha i suoi tempi, sono tappe fondamentali che come tali devono essere affrontate con consapevolezza. Il tradimento non è il mezzo idoneo per attivare il suo compagno e avere le attenzioni che chiede, credo che sia arrivato il momento di iniziare un percorso di terapia di coppia. La terapia di coppia porta a due strade: rinnamorarsi o lasciarsi con i giusti mezzi e in serenità. Rimango a sua disposizione, anche online.

Dott.ssa Angela Megale Psicologo a Reggio Calabria

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6 LUG 2023

Buongiorno
Forse il suo compagno non era pronto, per la convivenza.
Vi sarebbe utile dei colloqui di coppia, e a lei dei colloqui individuale.
La rabbia non ci porta da nessuna parte
E sempre meglio affrontarla.
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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6 LUG 2023

Buongiorno. Innanzitutto grazie per aver condiviso i suoi sentimenti e come si sente. Leggendo quello che ha scritto, sicuramente lei in questi anni è stata sottoposta a molto stress, e avrebbe bisogno di sostegno da parte del suo compagno, inoltre sembra che ci possa essere un problema di comunicazione.
Lei ha provato in più occasioni a parlare suo compagno ma lui è sempre un po’ distaccato, come se ci fosse una difficoltà a sintonizzarsi su quello che lei sta provando e gli sta comunicando.
Spesso, soprattutto in coppia può accadere, che ci siano difficoltà a sintonizzarsi a livello emotivo con quello che l’altro ci sta dicendo.
Credo che a volte, quando c’è una chiusura da parte dell’altro alla comprensione degli stati emotivi, sarebbe buono ricorrere ad un aiuto esterno, di coppia in questo caso, se l’ altro non vuole, si può fare un individuale, anche per imparare la modalità di comunicazione migliore per se stessi e per l’altro.
Potrebbe provare a parlare con il suo compagno, ma forse ci sarebbe sempre una chiusura.
Probabilmente anche il suo compagno ha vissuto o sta vivendo un periodo di difficoltà emotiva, sicuramente meno rispetto a lei, ma potrebbe avere anche lui delle difficoltà, che non riesce a comunicare.
Quello che chiede al suo compagno è legittimo, e credo che se non riesce sola può proporre una terapia di coppia o eventualmente iniziare lei un percorso. A volte anche iniziare a prendersi cura di sé stessi è un modo per iniziare a stare bene. Qualora volesse altre informazioni, mi trova online.

Dott.ssa Tanita Nori Psicologo a Paliano

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