18 anni single
Sarà ormai forse la quinta volta che riposto lo stesso consulto ma non ricevo mai replica, apparte in un tentativo ma la domanda è stata cancellata ed il sito appare irraggiungibile. Dunque spero almeno questa volta vada bene....
Salve, avevo già scritto un consulto circa questo aspetto ed ho ricevuto varie risposte, e vorrei qui confutare i consigli che mi sono stati scritti, siccome non li reputo comunque pertinenti alla mia condizione. In realtà da quando ho pubblicato la domanda che ho descritto prima è passato un mese e mezzo ma ancora mi trovo a mani vuote, nonostante sia sempre stato gentile con tutti e presto sempre elementi, tempo e non riesco quindi a trovare risposte sulla mia privazione. In ogni caso vorrei commentare anche ciò che è stato scritto nei commenti: "Nel post:"18 anni, nessuna ragazza si è mai interessata a me" che ho scritto ho notato 4 risposte, vorrei ribattere ad ognuna: nella prima è scritto: 1)"Nessuno si interessa a noi se noi non ci interessiamo a loro" Risposta: mi dispiace ma non è così, è possibile anche ricevere interesse senza necessariamente essere ricambiato; poi un'altra affermazione è che dovrei:"capovolvere il "nessuno si interessa a me" a diventare parte attiva", in verità il punto centrale è il discernimento della donna e non il mio essere attivo, perché si può anche essere l'uomo più socievole del mondo ed essere single come il tizio più isolato ed avercela comunque, solo perché sei reputato:"idoneo" arbitrariamente. 2) "Come tu stesso sottolinei, credo sia inutile e fuorviante dirti che hai una vita davanti a te perché dovremmo concentrarci, piuttosto, sul tuo vissuto attuale ( un vissuto doloroso e frustrante) e mi sembri spaventato dal fatto che tale vissuto possa continuare ad estendersi anche più in là con il tempo." Un commento che ho apprezzato molto, non ho repliche particolari per questo. 3)"Un indizio si percepisce dal suo lamento riguardo alle ragazze: “non hai neanche una che ti viene dietro”. Manca qualche elemento nella sua analisi che le porta a provare un certo senso di fatalità." Penso che alla fine sia proprio la fatalità a determinare il successo o meno in questo ambito, le azioni non servono infatti, e anche se sei molto motivato il semaforo lo danno le ragazze, ed io sono comunque sempre stato rifiutato. Diciamo che c'è poco da commentare in questo, così come nel punto dopo, perché sono gli stessi concetti che possono essere usati per commentare qualunque condizione esistente dall'epoca dei giovani da Pericle fino ad oggi, senza che mai si analizzi il perché serio della sua privazione, in frasi come:"Manca qualche elemento nella sua analisi che le porta a provare un certo senso di fatalità" o "No? Il suo messaggio esprime anche sfiducia e ci scrive aspettando delle risposte." 4)"Per farsi voler bene bisogna volersi bene.", stesso discorso di prima; valide sempre in ogni epoca e giuste finché si vuole, ma poco aderenti e profonde al caso di specie.". Senza contare che è anche falso ciò che scrivete, perché se una donna è interessata certamente non sta a calcolare se il ragazzo è sfiduciato o triste, si avvicina a prescindere dall'atteggiamento del piaciuto, ed infatti quando ad esempio un tizio fidanzato medio un giorno è sconsolato la sua ragazza, nella maggioranza dei casi, non gli dice:"Siccome non ti vuoi bene e sei triste ora me ne vado", bensì:"Cosa hai che ti turba?", con me questo non accade mai, perché? Quindi è sbagliato pensare che la colpa sia mia, perché molti ragazzi nonostante abbiano le mie identiche difficoltà e personalità sono consolati ed apprezzati dalle ragazze ed io no. Perché?