Domande e complessi di inferiorità

Salve a tutti, sono una ragazza di 24 anni e da qualche mese a questa parte, ho dei dubbi che mi attanagliano e continuano a farmi stare male, più che altro perché non riesco a capirmi.
Sono sempre stata la classica persona del: “chi fa da sé fa per tre”, ho sempre pensato di poter risolvere i miei dubbi e le mie preoccupazioni da sola, imparando a conoscermi nel corso degli anni. Da qualche tempo, però, continuo ad avere dei pensieri che non riesco a capire, ma non capisco se non riesco proprio a comprenderli o se non vorrei comprenderli.
Ho sempre avuto dei problemi nelle relazioni con gli altri, più che altro nelle relazioni amorose. In 24 anni di vita, non sono mai riuscita a trovare una persona che mi coinvolgesse emotivamente davvero tanto e che, ricambiando, avrebbe fatto cambiare la mia idea di vita in solitaria e “piatta”.
Mi sono sempre definita una persona che sta bene da sola, perché effettivamente mi trovo molto bene con me stessa, ma nello stesso tempo non posso negare il mio essere estremamente sensibile, che mi porta sempre a dispiacermi per i cattivi/superficiali comportamenti degli altri, proprio per questo ormai cerco di evitare il più possibile relazioni sia amorose che semplici amicizie, per evitare di restarci sempre male.
Sono una persona che rimugina spesso anche sulle cose passate, mi rimprovero spesso ma alla fine mi accetto per come sono, anche se continuo sempre ad idealizzare tutto ciò che mi succede, restandoci sempre male quando le cose vanno chiaramente diversamente. Ormai sono passati 2 anni da quando conobbi un ragazzo di cui, oggi, considero l’unico in grado di farmi provare dei forti sentimenti. Venuto a conoscenza del mio interesse nei suoi confronti, decise di snobbarmi totalmente iniziando a frequentare una mia cara amica, con cui tuttora continuo a parlare come se nulla fosse, nascondendo in realtà una grossa invidia e tanti “perché?” che non riesco ad esprimere né tantomeno a spiegare.
Il problema è che, ripenso a questo ragazzo tuttora, nonostante mi renda conto di “non volerlo” realmente, dati i suoi pessimi comportamenti.
Continuo a ripetere a me stessa di essermi forse innamorata di “un’idea”? O invece, semplicemente, non accetto il fatto che lui mi abbia snobbata senza alcun motivo, senza neanche conoscermi, interessandosi ad una persona che tuttora reputo amica?
Mi turba essere consapevole di questa sorta di “invidia” che provo nei confronti di questa ragazza, un’invidia che non riesco a spiegarmi e che mi fa vergognare. Mi fa vergognare perché mi sono sempre reputata una persona intelligente ed interessante, forse un po’ nel mondo dei sogni dato che a 22 anni credo di avere dei valori un po’ “fiabeschi” e poco realistici, ma ormai ho imparato ad accettarmi e ad apprezzarmi...ma non mi spiego questi sentimenti che ormai mi stanno logorando dentro, sentimenti che spesso e volentieri mi intristiscono, sto iniziando ad avere anche dei forti complessi di inferiorità e mi intristisce sapere anche di non poterne parlare con i diretti interessanti, anche perché non vorrei rovinare l’amicizia. Il fatto è che, non saprei neanche a chi dare la colpa: a lui, che senza motivo ha deciso di frequentarsi proprio fon una persona così vicina a me oppure a lei che, nonostante tutto, con lui ha intrapreso una sorta di relazione durata circa un mese, nonostante continuasse a dirmi: “ma no, non ho nessun interesse in lui”.
Non so più come comportarmi, a volte vorrei non parlare con nessuno e dimenticarmi di tutta questa storia, ma continuo ad immaginare (e forse sperare) cosa sarebbe successo se il tutto fosse andato diversamente, se mi fossi fidanzata con la persona in questione.
Per quanto possa sembrare una storia assurda e stupida, vi chiedo se avete qualche consiglio per accettare questa situazione surreale, che forse passerà col tempo?
Spero di ricevere una vostra risposta, distinti saluti.