Ciao a tutti,mi chiamo Francesco e ho 21 anni sarò breve: circa 4 anni fa mi sono innamorato di una ragazza,Giulia. I primi mesi non vedevo altro che lei...vivevo la storia con esasperazione,credevo che fosse la persona della mia vita.Dopo un anno di relazione lei mi confessò di attraversare un momento difficile,di avere dei dubbi sulla nostra relazione,non sapeva più se mi amava. Mi cadde il mondo addosso:non mangiavo più ,non andavo a scuola e rimanevo tutto il giorno in camera a piangere e piangere. È da lo che non sono tornato più lo stesso: dopo questa "delusione" ho iniziato a pormi delle domande: la amo o no?? Sono attratto da altre quindi non la amo,non manca quindi non la amo. Questi pensieri mi balenavano in testa 24 ore su 24...si alternavano cicli in cui mi sentivo innamorato a cicli in cui non provavo niente solo tanta ansia che mi impediva di vivere il rapporto serenamente....io non provavo più le farfalle bello stomaco quindi,secondo la
Mia mente non ero innamorato. Ecco il bello arriva adesso: dopo sei mesi di sofferenze e tira e molla deciso di chiudere con la mia ragazza. Un anno dopo(estate 2013) ho conosciuto un'altra persona con la quale mi sto frequentando....non era niente di serio,sinceramente la frequentavo tanto per......ma con il tempo mi sono accorto che l avevo sottovalutata...è una persona matura,probabilmente anche più matura di me...una persona da stimare. Ma ecco che ricompare il mio disturbo D ansia anche se in forma molto più leggera: la amo davvero? Sono attratto da altre quindi non la amo.....questi dubbi mi impediscono di vivere la mia storia per quello che è...inoltre è come se avessi una specie di bisogno di litigare con lei per ravvivare quello che provo...non so cosa mi sta succedendo...so solo che non voglio perdere anche lei. Potrei essere affetto da doc? Da uno schema che mi creo solo io nella mia mente?
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19 AGO 2014
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Egregio signor Francesco solo uno psicologo clinico di persona dopo valutazione anche con test potrà diagnosticare un disturbo, accertarlo oppure escluderlo. Non a distanza. Solamente uno psicoterapeuta potrà infine curarlo e magari guarirlo.
dr paolo zucconi sessuologo clinico e psicoterapeuta comportamentale a udine
14 LUG 2017
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Carissimo,
capisco il suo disagio nel vivere in questa situazione ormai da diverso tempo. Le consiglio di non aver paura ad intraprendere un percorso con uno psicoterapeuta cognitivo-comportamentale, un approccio molto efficace in questi casi. Sono certa che ritroverà l'equilibrio e la tranquillità che desidera.
Un saluto
Dott.ssa Ilaria Albano
Psicologo a Roma
13 NOV 2014
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
scusatemi... ho letto tante domande sul DOC da relazione.. e la mia di domanda.. leggendo le vs numerose risposte ..mi viene naturale... se esistono delle patologie psichiche come questa.. alla quale si è dato un nome... sono scritte sui libri che voi dottori studiate .... perchè dite spesse volte che non è il caso di dare delle etichette ai sintomi che un paziente vi confida di avere?? se un paziente crede di essere affetto da una patologia .. perchè ne legge i sintomi e si ritrova in essi... perchè spesse volte (io la prima) sento e vedo risposte della serie:non dovrebbe fissarsi su ciò che legge... oppure ancora... non dia delle etichette ai suoi sintomi... anche se si ritrova non è detto che lei abbia quel disturbo... o un disturbo in generale..
come fa uno a capire se ha un disturbo reale? spero che la mia domanda venga accolta.
Ti è stata utile?
Grazie per la tua valutazione!
28 AGO 2014
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Salve Francesco,
da quanto scrive potrebbe trattarsi di un doc come di pensieri ossessivi senza compulsioni, sicuramente il suo è un funzionamento ansioso.
Le sue problematiche coinvolgono gli aspetti relazionali, per cui oltre all'ansia Bisogna Capirne Le Cause.
X esempio, mi sembra di capire che per lei è fondamentale il controllo, ma tutte
Queste considerazioni dovrebbe affrontarle in terapia.
Cordiali saluti.
Dott. Petrozzi.
28 AGO 2014
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caro francesco, in lei mi pare che ci sia tanta confusione, paura e incertezza...cerchi di vivere la sua vita e le sue storie con maggiore serenità , dandosi tempo e modo di conoscere e valutare le persone che frequenta.dott.ssa jessica baldin
21 AGO 2014
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Caro Francesco,
credo che cercare di dare un nome al suo disagio, incasellarlo in una classificazione diagnostica, non sia altro che un tentativo di arginare un'altra angoscia che sta vivendo in questo momento e che risiede, a mio avviso, nella confusione derivante dalle sue emozioni nei confronti delle sue partner. Non è mai facile dare un aiuto concreto attraverso un computer, ma credo che il porsi la domanda "la amo davvero?" non abbia niente di strano, di per sé. Quello che forse la preoccupa non è tanto la risposta, quanto appunto la domanda stessa. Quali paure cela? Quali dubbi si scatenano quando si pone questo quesito?
Mi sento di consigliarle di chiedere un aiuto faccia a faccia, a volte anche in una consulenza di breve durata è possibile attenuare alcune preoccupazioni, e riuscirà sicuramente a comprendersi meglio.
Un caro saluto,
Dott.ssa Martina Panerai
21 AGO 2014
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Salve Francesco, credo che al di la della diagnosi che lei cerca di darsi da solo, sia oggi più importante capire cosa può fare lei per stare meglio, uscire dalla confusione creata dalla sua prima delusione e cercare di vivere meglio. Una psicoterapia può aiutarla a diventare più sicuro ed autenticamente convinto delle due scelte.
Sono a sua disposizione, saluti
Dott. Dario Grigoli
Pinerolo
20 AGO 2014
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Caro Francesco,
l'hai detto tu stesso.... devi vivere le tue storie del momento per quello che sono, senza cercare di incasellarle dentro a schemi mentali precostituiti. Non chiederti se la ami o meno, frequentala se è una cosa che ti fa piacere senza porti particolari obiettivi; la direzione della vostra storia si dispiegherà spontaneamente. Anche riguardo l'attrazione verso le altre ragazze non me ne farei un cruccio, assecondala e vedi dove ti porta.
I DOC nel tuo caso non c'entrano.
19 AGO 2014
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve Francesco, un doc non e caratterizzato solo da pensieri ruminanti, ovvero che ricorrono. A me sembra che di sottofondo ci sia una grande paura, di cosa non so, che lei cerca di placare cercando risposte e schemi precisi. Forse puo considerare di farsi aiutare a contattare maggiormente e meglio le sue emozioni più che seguire i suoi pensieri. Buona strada, paolo
19 AGO 2014
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Carissimo.
a me non sembra ancora definibile come DOC, anche se per avere una maggiore certezza, dovrei conoscere un pò di più la tua storia personale.
Più evidente, invece una forma di insicurezza che si radica in una sorta di dipendenza affettiva (questa implica la lotta inconscia per l'indipendenza) che sarebbe da chiarire attraverso qualche colloquio psicologico.
Considera che la tua precedente ragazza è entrata nella tua vita quando eri adolescente e da qui si potrebbe verificare la qualità del rapporto che avevi stabilito con lei. Se credi, puoi ricontattarmi anche se il mio suggerimento e cercare qualche Collega della tua zona, qualora non si rendesse facile stabilire un adeguato setting da questa sede. Ciao
Dottssa Carla Panno
psicologa-psicoterapeuta