Dipendenza emotiva identità

Buongiorno
Sono una ragazza di 34 anni. Da 8 anni sono in una relazione con mio attuale partner per cui ho lasciato l italia per trasferirmi all estero (lui e tedesco). Anni fa dopo un crollo emotivo importante ( cominciato con un doc ossessivo omosessuale ( e se fossi lesbica?) e di relazione (amo o non amo il mio ragazzo?) ho ricominciato la terapia con la psicologa che mi conosce da tanti anni e lei mi ha fatto capire che non amo piu il mio ragazzo e sto con lui perche sono una persona che soffre di dipendenza affettiva. Io ho questa domanda in testa: e la persona giusta per me o meno? Sono io sbagliata rispetto alla relazione o sono io che faccio la vittima e non so essere indipendente?
L inizio della nostra relazione e stato molto bello ma ci sono state anche tante ombre ... Mi diceva che se non mi fossi trasferita per lui all estero la nostra relazione non sarebbe andata avanti e io ci rimasi molti male per cui mi trasferii.
O nella sfera sessuale mi ha posto piu vv dei ricatti emotivi dicendomi che se la donna non fa sesso prima o poi l uomo se ne va!
Mi sono trasferita all estero solo per lui ma l' ho fatto nonostante con un po' di paura per questa scelta anche con amore per un progetto comune di famiglia ma con l' intento un GG di tornare perche il mio lavoro è in italia come i miei affetti. E lui era d' accordo.
a parte questi episodi il mio compagno si è sempre prodigato per cercare di far sì che questo trasferimento andasse tutto bene e che trovassi un lavoro nello stesso campo etc e mi sono sentita veramente amata per ciò. Ma passati i primi anni di scoperte, sono caduta in una specie di depressione (doc ossessivo pianti etc) poiché il lavoro non era come me l'aspettavo anzi ho fatto fatica a trovare un equilibrio perché le cose qui sono diverse rispetto all'Italia e ancora oggi e dura. Mi è cominciata a pesare la lontananza dalla mia famiglia dagli amici dalla mia la lingua e dalla mia cultura nonostante qui abbia conosciuto delle persone bellissime e mi sia arricchita da un punto di vista culturale. Forse ero troppo immatura all epoca per affrontare tutto questo ... Forse non ho mai accettato il fatto che avessi messo da parte la mia identità per un altra persona .. mi sono accorta stando qui e osservando diversi expat che una cosa e trasferirsi per se stessi per il proprio lavoro un altra cosa in funzione di un altra persona, anche se per amore! sono diventata una persona lamentosa e vittimista. Inoltre abbiamo provato ad avere un bambino ma dopo un anno di tentativi ho scoperto di avere un problema alle ovaie per cui si potrà ricorrere solo in fiv. Ho vomitato tutta questa mia frustrazione sul mio compagno per anni cosi nell ultimo anno mi ha detto che non se la sente di avere un bambino con una persona problematica e vittimista come me e anche questa cosa mi ha fatto male e nell ultimo periodo ha deciso di lasciarmi a causa del mio comportamento frustrato. Ho molti dubbi mi sembra a vv che decida tutto lui che mi manipoli emotivamente dall altro invece penso a tutti i lati buoni che ha e mi sento in colpa nell essere come sono!