Desiderio o dipendenza dal sesso?

Inviata da Massimo · 13 set 2023 Problemi sessuali

Buongiorno,

mi scuso in anticipo per il lungo messaggio. Sono un uomo di 39 anni e da pochi mesi ho iniziato una relazione con un uomo di 45 anni. Per molti anni sono stato emotivamente indisponibile e disinteressato a una storia d'amore, prediligendo incontri occasionali o relazioni di solo sesso. Con lui, invece, è scattato subito un colpo di fulmine, un interesse reciproco davvero intenso che presto è diventato amore. Siamo agli inizi, ma stiamo costruendo un rapporto basato su affetto, rispetto, sostegno reciproco, condivisione, tante risate e, ovviamente, tanto sesso. Abbiamo interessi intellettuali diversi ed è bello imparare l'uno dall'altro modi nuovi di vedere il mondo; parliamo molto, usciamo spesso in coppia o con gli amici (sia miei sia suoi); dormiamo insieme quasi ogni notte a casa mia o a casa sua. Avendo passato molto tempo insieme, ci sono stati anche un paio di litigi come capita tra innamorati, ma niente di grave. Va tutto a gonfie vele, ma... c'è un aspetto relativo al sesso che mi ha messo in allarme.

Il sesso con lui funziona alla grande, c'è stata da subito grande affiatamento, anche se abbiamo livelli di desiderio differenti. Con lui io ho SEMPRE voglia di fare l'amore, anche più di prima di conoscerlo: mi basta uno sguardo e sono subito eccitato; se siamo lontani, cerco di fare sexting o chiamate erotiche; quando non ci vediamo, mi masturbo pensando a lui; quando siamo in intimità, capita molto spesso che dopo l'orgasmo mantengo l'erezione e vorrei continuare. Sono fortemente attratto da un punto di vista fisico e mi piace tutto di lui: il suo corpo, la sua voce, l'odore della sua pelle, tutto. Lui è lusingato e contento, anche se ha ammesso di sentirsi "un po' meno" di me nel confronto sia in termini di prestazioni sia per dimensioni (lui ha un pene normale, io sono molto dotato); inoltre, ha tempi diversi dai miei e ci vuole più tempo perché gli ritorni la voglia. Ovviamente accetto i suoi tempi senza forzarlo e sono pienamente soddisfatto dell'intesa che abbiamo: in media lo facciamo una o due volte al giorno in settimana, e 3/4 volte al giorno nei weekend; e soprattutto sono rapporti di qualità, non meccanici, ma divertenti e passionali.

Lo scorso finesettimana non mi sono trattenuto e ci abbiamo dato dentro un po' di più, finché domenica pomeriggio mi ha detto di no, aggiungendo con tono ironico che sono "compulsivo". Stava scherzando e ne abbiamo riso insieme, io gli ho detto che è lui ad accendermi, che con lui mi sento di nuovo un adolescente alla scoperta del piacere e che insieme a lui tutto è nuovo; poi la sera abbiamo rifatto l'amore prima di dormire. Tuttavia, quella conversazione mi ha messo un tarlo nella testa e da due giorni penso che forse ho un problema. Ieri sera ho finto di essere stanco e di non avere voglia di fare l'amore, per dimostrargli che non sono compulsivo; lui era molto contento di avere una sera di sole coccole. Anche per me è stata una serata davvero bella e dolce, ma ho molti dubbi sul mio rapporto con il sesso: non mi è piaciuto proprio dormire vicini senza unirci, avrei voluto la dolcezza e anche il sesso, come avviene tutte le altre volte che dormiamo insieme; ho fatto fatica a non masturbarmi ed ero comunque eccitatissimo e irrequieto. Soprattutto non mi è piaciuto mentirgli: perché l'ho fatto? Sto pensando di avere davvero una dipendenza: ogni rapporto sessuale per me finisce sempre con l'eiaculazione, anche quando faccio il passivo; sabato sono venuto sei volte, domenica mattina altre due... forse davvero è troppo.

In precedenza, ho sempre fatto molto sesso - compatibilmente alla disponibilità di un/una partner, altrimenti semplice masturbazione - e, sin da ragazzo, ho periodi di ripresa abbastanza brevi tra un rapporto sessuale e il successivo. Eiaculo almeno una volta al giorno, facendo sesso con qualcuno o masturbandomi. Ho avuto due relazioni importanti, entrambe finite prima dei 30 anni: una con una ragazza durata circa un anno e una con un ragazzo durata poco più di tre anni. In entrambi i casi, oltre all'affinità emotiva, il sesso era fondamentale e sono capitate delle discussioni perché io volevo farlo e lei/lui no. Poi mi sono concentrato sul lavoro, cercando principalmente rapporti occasionali e frequenti, sia con uomini sia con donne. Sono sempre stato focoso e i miei partener sessuali hanno sempre apprezzato le mie doti amatorie, la mia passionalità e il mio desiderio di farlo, ma non si trattava di rapporti continuativi. Aggiungo che il sesso resta per me una dimensione completamente privata, di cui non parlo praticamente con nessuno, se non eventualmente con l'amante del momento. La mia immagine pubblica è di uomo molto sicuro di sé, ma riservato e mi piace molto che il mio erotismo sia un qualcosa di intimo, di cui gli altri non sanno. Ora ho paura di essere malato, di essere un narcisista che usa il sesso per dimostrare la propria potenza, di avere una dipendenza di cui non mi rendo conto.

Dunque, il mio comportamento è patologico? Ho una dipendenza dal sesso? O è solo l'effetto di un innamoramento che mai avevo vissuto prima? Dovrei iniziare un percorso? E di che tipo? Credo nella nostra relazione, non ho mai provato nulla di simile, non pensavo nemmeno che potesse esistere un sentimento così e adesso ho paura di rovinare tutto, temo che questa asimmetria possa alla lunga minare il nostro rapporto. Ringrazio in anticipo chi mi risponderà.

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Miglior risposta 14 GEN 2024

Gentile Massimo,
dal momento che sembra esserle chiaro che le diversità caratteriali nella coppia possono essere causa di qualche contrasto ma sono anche occasione di arricchimento, dovrebbe esserle altrettanto chiaro che tra queste diversità ci può essere una differente carica erotica tra i due partners che spiega la differente esigenza per intensità e frequenza dei rapporti sessuali su cui sarebbe bene trovare sintonia ed intesa.
Lei dice testualmente che accetta i tempi del suo partner senza forzarlo ed è pienamente soddisfatto dell'intesa esistente con lui ma poi in pratica si contraddice e va in allarme per il semplice rinvio di alcune ore messo alla sua iniziativa.
Ad ogni modo, da quanto lei aggiunge nella sua mail tenderei ad escludere l'ipotesi di una vera dipendenza da sesso perchè in tal caso l'iperattività sessuale sarebbe soprattutto finalizzata a neutralizzare momenti di ansia e frustrazione ed inoltre interferirebbe sensibilmente con il suo normale funzionamento sociale e lavorativo.
E' invece più probabile l'ipotesi di una tendenza ad essere dominante nella relazione e avere poca tolleranza anche a piccole frustrazioni associata ad un lieve tratto ansiogeno ossessivo-compulsivo.
Pertanto, un approfondimento della tematica in un contesto di psicoterapia cognitivo-comportamentale è consigliabile per perfezionare la consapevolezza della sua personalità apportando qualche possibile miglioramento.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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17 OTT 2023

Gentile Massimo, grazie per aver condiviso con noi una parte così importante di sè. La sessualità è insita nell'essere umano sotto molteplici declinazioni, che creano un panorama estremamente variegato. Il tipo di rapporto che descrive con il suo compagno sembra basato sul rispetto reciproco e, infatti, sottolinea che pur desiderandolo non lo ha forzato al sesso quando lui si è rifiutato di avere un rapporto. Questo è già di per sè un indicatore positivo rispetto ai quesiti che si pone, che tuttavia non possono trovare risposta senza un lavoro alla base che la porti ad avere maggior consapevolezza di lei e delle proprie caratteristiche.
Le suggerirei di valutare un consulto psicologico centrato sulla sua storia e il suo rapporto con la sessualità e l'affettività.
Nella speranza che questo confronto possa esserle utile, resto a disposizione anche online.
Un caro saluto.
Dott.ssa Elena Sinistrero

Dott.ssa Elena Sinistrero Psicologo a Torino

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15 SET 2023

Carissimo,

sapessi come è varia la sessualità sia nelle donne, sia negli uomini, non faresti queste domande. Non esiste qualcosa che è normale e qualcosa che non lo è nella sessualità. Evidentemente sei una persona molto passionale e hai sviluppato una personalità che deve tenere conto di questa tua caratteristica. Un percorso te lo raccomando solamente per poterti rendere conto della normalità della tua sessualità, e non per altro.
Se lo desideri possiamo confrontarci ancora.
Per ora un caro saluto
Dott.Gabriele Lenti Psicoterapeuta Genova

Dott. Gabriele Lenti Psicologo a Genova

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15 SET 2023

Buongiorno Massimo,
lei scrive"Dunque, il mio comportamento è patologico? Ho una dipendenza dal sesso? O è solo l'effetto di un innamoramento che mai avevo vissuto prima? Dovrei iniziare un percorso? E di che tipo? Credo nella nostra relazione, non ho mai provato nulla di simile, non pensavo nemmeno che potesse esistere un sentimento così e adesso ho paura di rovinare tutto, temo che questa asimmetria possa alla lunga minare il nostro rapporto."
Per poter rispondere ai primi due quesiti sono necessari ulteriori approfondimenti specialistici e sì sarebbe opportuno per lei affrontare un percorso psicoterapeutico, non solo per giungere ad una valutazione della situazione, bensì per indagare gli aspetti più profondi delle sue dinamiche psicologiche, per raggiungere una maggior consapevolezza di sé.
Penso che proprio l'importanza che per lei riveste questa relazione ha instillato il dubbio e conseguentemente il desiderio di comprendere meglio, in fondo da quanto scrive, nei rapporti precedenti non si è mai posto questi interrogativi e ipotizzo che forse solo ora ha le risorse personali per poter esaminare più nel dettaglio quanto sta accadendo, infatti riconosce che vive con senso di colpa l'aver dissimulato il suo desiderio sessuale pur di rendere felice il suo partner. La invito a proseguire il cammino di esplorazione di sé e di autenticità.
Disponibile ad approfondire.

dott.ssa Sabina Aldrovandi

Sabina Aldrovandi Psicologo a Piacenza

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15 SET 2023

Gentile Massimo,

Innanzitutto, grazie per aver condiviso con tanta sincerità e dettaglio la sua situazione. La sessualità è una componente fondamentale della nostra esistenza e può manifestarsi in modi diversi a seconda delle persone e delle fasi della vita.

Da quanto ha descritto, sembra che la sua relazione attuale sia molto intensa e appagante, sia dal punto di vista emotivo che sessuale. L'innamoramento, soprattutto nelle fasi iniziali, può portare a un aumento del desiderio e dell'attrazione fisica. Tuttavia, è importante distinguere tra un desiderio sessuale elevato e una possibile dipendenza.

La dipendenza sessuale si manifesta quando il comportamento sessuale diventa compulsivo, interferendo con le normali attività quotidiane, con le relazioni e con il benessere generale. Se sente che il sesso sta avendo un impatto negativo sulla sua vita o sulla sua relazione, potrebbe essere utile consultare un professionista.

Tuttavia, è anche possibile che stia semplicemente vivendo un periodo di grande passione e desiderio, amplificato dalla novità e dall'intensità della sua relazione attuale. La comunicazione aperta con il suo partner è fondamentale. Condividere le proprie preoccupazioni e sentimenti può aiutare entrambi a comprendere meglio la situazione e a trovare un equilibrio che soddisfi le esigenze di entrambi.

Se decide di intraprendere un percorso terapeutico, un sessuologo o un terapeuta specializzato in problematiche legate alla sessualità potrebbe offrirle una prospettiva professionale sulla sua situazione e suggerirle eventuali strategie o interventi.

In ogni caso, è importante ricordare che la sessualità è un aspetto complesso e multifacettato della nostra identità. Non esiste una "normalità" universale, ma ciò che è importante è sentirsi in armonia con se stessi e con il proprio partner.

Le auguro il meglio per il suo percorso e per la sua relazione. Grazie per aver condiviso la sua esperienza.

Dr. Matteo Piccioni Psicologo a Torino

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14 SET 2023

Massimo, suvvia, si goda questa storia piena di passione senza finire in terapia.

Tiziana Viol Psicologo a Vittorio Veneto

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14 SET 2023

Gentile Massimo,
La miglior cosa da fare in questi casi, per poter rispondere alla sua domanda, è quella di esplorare, con il supporto di un professionista, la tematica della sua sessualità. In tal modo sarà possibile capire in maniera più profonda la situazione da lei descritta e, in ogni caso, sarà possibile trovare insieme delle strategie utili per vivere serenamente la situazione.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca

Dott.ssa Deborah De Luca Psicologo a Monterotondo

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14 SET 2023

Buonasera Massimo
lei é , da come si descrive, molto esuberante in termini sessuali e questo può portare, nel tempo, al'insorgere di qualche difficoltà nel seguirla, da parte del partner che non abbia la stessa esigenza erotica. Aver fatto finta di non richiedere di fare l'amore dopo le coccole (anche questo sono un aspetto dell'amore) é stato un segno di comprensione verso il suo amato. Le chiedo però quanto spazio occupa, nella sua mente ,questa dimensione sessuale? Quanto tempo passa tra un pensiero di ordine sessuale ed un altro?
Questo perchè, a parte l'esigenza fisica che sente, sarebbe interessante per lei parlarne con un/a professionista, per vedere se la richiesta si sesso é anche figlia di un continuo pensarci ( che genera la compulsività), o bisogno autentico del suo fisico dovuta ad una forte presenza di testosterone. Naturalmente se lei è molto innamorato del suo partner, ed avendo questo bisogno fisico, la voglia di fare l'amore cresce e per lei, che già è attivo indipendentemente da questo, diventa difficile resistere limitarsi alle sole coccole o altre dimostrazioni amorose come il baciarsi o accarezzarsi. Se comincia però avere questi pensieri che la turbano e cioé di essere affetto da una dipendenza o altro, allora un aiuto ad indagarsi con un aiuto professionale glielo consiglio, così si tranquillizza e si vive la propria sessualità esuberante cercando di adattarla anche alle non esigenze del suo amato.
Cordialmente
Dott. Giancarlo

Dott. Giancarlo Mellano Psicologo a Padova

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14 SET 2023

Buongiorno, grazie mille per la condivisione.
Prima di tutto è fondamentale ribadire che ognuno di noi vive la sessualità a suo modo, con tempi, ritmi e modalità strettamente personali. Ciò significa che tali differenze tra lei e il suo attuale partner, o quelli precedenti, non devono immediatemente e acriticamente condurre alla definizione di qualcosa di patologico.
Etichettarsi a priori tali diagnosi, senza verificarne l'effettiva veridicità, potrebbe solo alimentare le sue preoccupazioni.
In virtù di ques'ultime però sarebbe consigliabile iniziare un percorso terapeutico, che la aiuti ad esplorare se stesso e a comprendere meglio tali aspetti della sua sessualità.
Soprattutto dal momento che ha sentito il bisogno di mentire al partner e di opprimere un suo bisogno, una terapia potrebbe aiutarla a capire come gestire tutto ciò che sta attraversando.

Cordiali saluti

Dott.ssa Bassan Marcella Psicologo a Parma

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14 SET 2023

Buongiorno
Le consiglio dei colloqui con uno psicoterapeuta, per comprendere meglio la sua situazione.
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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14 SET 2023

È importante innanzitutto riconoscere che l'erotismo e la sessualità possono variare notevolmente da persona a persona, e ciò che ti eccita e ti coinvolge potrebbe essere diverso da quello degli altri. Non è necessariamente patologico o indicativo di una dipendenza dal sesso.

Tuttavia, è anche importante essere consapevoli delle proprie dinamiche relazionali. Se stai vivendo preoccupazioni o dubbi riguardo al tuo comportamento sessuale o se temi che possa influenzare negativamente la tua relazione, potrebbe essere utile cercare il supporto di uno psicologo o terapeuta sessuale.

Un professionista esperto può aiutarti a esplorare questi sentimenti, a comprendere meglio te stesso e a valutare se ci sono aspetti della tua sessualità o della tua relazione che richiedono attenzione o modifica. Potresti anche discutere questi dubbi e preoccupazioni con il tuo partner per avere una comunicazione aperta e sincera.

Non è necessario giudicare immediatamente il tuo comportamento come patologico. Spesso, è benefico cercare il supporto di un esperto per ottenere una comprensione più chiara di se stessi e delle proprie relazioni, e per lavorare su qualsiasi aspetto che potrebbe causare problemi o preoccupazioni.

Dott. Fabrizio Toti Psicologo a Todi

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