Desiderio o dipendenza dal sesso?
Buongiorno,
mi scuso in anticipo per il lungo messaggio. Sono un uomo di 39 anni e da pochi mesi ho iniziato una relazione con un uomo di 45 anni. Per molti anni sono stato emotivamente indisponibile e disinteressato a una storia d'amore, prediligendo incontri occasionali o relazioni di solo sesso. Con lui, invece, è scattato subito un colpo di fulmine, un interesse reciproco davvero intenso che presto è diventato amore. Siamo agli inizi, ma stiamo costruendo un rapporto basato su affetto, rispetto, sostegno reciproco, condivisione, tante risate e, ovviamente, tanto sesso. Abbiamo interessi intellettuali diversi ed è bello imparare l'uno dall'altro modi nuovi di vedere il mondo; parliamo molto, usciamo spesso in coppia o con gli amici (sia miei sia suoi); dormiamo insieme quasi ogni notte a casa mia o a casa sua. Avendo passato molto tempo insieme, ci sono stati anche un paio di litigi come capita tra innamorati, ma niente di grave. Va tutto a gonfie vele, ma... c'è un aspetto relativo al sesso che mi ha messo in allarme.
Il sesso con lui funziona alla grande, c'è stata da subito grande affiatamento, anche se abbiamo livelli di desiderio differenti. Con lui io ho SEMPRE voglia di fare l'amore, anche più di prima di conoscerlo: mi basta uno sguardo e sono subito eccitato; se siamo lontani, cerco di fare sexting o chiamate erotiche; quando non ci vediamo, mi masturbo pensando a lui; quando siamo in intimità, capita molto spesso che dopo l'orgasmo mantengo l'erezione e vorrei continuare. Sono fortemente attratto da un punto di vista fisico e mi piace tutto di lui: il suo corpo, la sua voce, l'odore della sua pelle, tutto. Lui è lusingato e contento, anche se ha ammesso di sentirsi "un po' meno" di me nel confronto sia in termini di prestazioni sia per dimensioni (lui ha un pene normale, io sono molto dotato); inoltre, ha tempi diversi dai miei e ci vuole più tempo perché gli ritorni la voglia. Ovviamente accetto i suoi tempi senza forzarlo e sono pienamente soddisfatto dell'intesa che abbiamo: in media lo facciamo una o due volte al giorno in settimana, e 3/4 volte al giorno nei weekend; e soprattutto sono rapporti di qualità, non meccanici, ma divertenti e passionali.
Lo scorso finesettimana non mi sono trattenuto e ci abbiamo dato dentro un po' di più, finché domenica pomeriggio mi ha detto di no, aggiungendo con tono ironico che sono "compulsivo". Stava scherzando e ne abbiamo riso insieme, io gli ho detto che è lui ad accendermi, che con lui mi sento di nuovo un adolescente alla scoperta del piacere e che insieme a lui tutto è nuovo; poi la sera abbiamo rifatto l'amore prima di dormire. Tuttavia, quella conversazione mi ha messo un tarlo nella testa e da due giorni penso che forse ho un problema. Ieri sera ho finto di essere stanco e di non avere voglia di fare l'amore, per dimostrargli che non sono compulsivo; lui era molto contento di avere una sera di sole coccole. Anche per me è stata una serata davvero bella e dolce, ma ho molti dubbi sul mio rapporto con il sesso: non mi è piaciuto proprio dormire vicini senza unirci, avrei voluto la dolcezza e anche il sesso, come avviene tutte le altre volte che dormiamo insieme; ho fatto fatica a non masturbarmi ed ero comunque eccitatissimo e irrequieto. Soprattutto non mi è piaciuto mentirgli: perché l'ho fatto? Sto pensando di avere davvero una dipendenza: ogni rapporto sessuale per me finisce sempre con l'eiaculazione, anche quando faccio il passivo; sabato sono venuto sei volte, domenica mattina altre due... forse davvero è troppo.
In precedenza, ho sempre fatto molto sesso - compatibilmente alla disponibilità di un/una partner, altrimenti semplice masturbazione - e, sin da ragazzo, ho periodi di ripresa abbastanza brevi tra un rapporto sessuale e il successivo. Eiaculo almeno una volta al giorno, facendo sesso con qualcuno o masturbandomi. Ho avuto due relazioni importanti, entrambe finite prima dei 30 anni: una con una ragazza durata circa un anno e una con un ragazzo durata poco più di tre anni. In entrambi i casi, oltre all'affinità emotiva, il sesso era fondamentale e sono capitate delle discussioni perché io volevo farlo e lei/lui no. Poi mi sono concentrato sul lavoro, cercando principalmente rapporti occasionali e frequenti, sia con uomini sia con donne. Sono sempre stato focoso e i miei partener sessuali hanno sempre apprezzato le mie doti amatorie, la mia passionalità e il mio desiderio di farlo, ma non si trattava di rapporti continuativi. Aggiungo che il sesso resta per me una dimensione completamente privata, di cui non parlo praticamente con nessuno, se non eventualmente con l'amante del momento. La mia immagine pubblica è di uomo molto sicuro di sé, ma riservato e mi piace molto che il mio erotismo sia un qualcosa di intimo, di cui gli altri non sanno. Ora ho paura di essere malato, di essere un narcisista che usa il sesso per dimostrare la propria potenza, di avere una dipendenza di cui non mi rendo conto.
Dunque, il mio comportamento è patologico? Ho una dipendenza dal sesso? O è solo l'effetto di un innamoramento che mai avevo vissuto prima? Dovrei iniziare un percorso? E di che tipo? Credo nella nostra relazione, non ho mai provato nulla di simile, non pensavo nemmeno che potesse esistere un sentimento così e adesso ho paura di rovinare tutto, temo che questa asimmetria possa alla lunga minare il nostro rapporto. Ringrazio in anticipo chi mi risponderà.