Buongiorno, sono una studentessa, ho 20 anni e nell'ultimo periodo sto riscontrando diverse "problematiche"/disagi che in precedenza non percepivo:
- quando resto da sola con qualcuno con cui io non abbia un rapporto molto stretto inizio a sentirmi in difficoltà nell'intrattenere un discorso di qualunque tipo; inoltre, quando parlo inizio a pensare ad altro o avverto del disagio perché, ad esempio, non so dove mantenere lo sguardo durante la conversazione, inizio a notare mille dettagli o a pensare a cosa dire successivamente (la somma di queste cose mi porta spesso a perdere il filo del discorso e a dire cose non intenzionalmente che sono frutto di un discorso superficiale al quale ho smesso di pensare);
- ho difficoltà nel trovare discorsi di cui parlare, fattore che mi causa ulteriore disagio;
- difficoltà a socializzare in generale;
- perdo velocemente la concentrazione;
- sento di avere un generale livello di tristezza più elevato rispetto a qualche anno fa.
Da cosa potrebbero essere stati causati questi problemi?
Grazie
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6 FEB 2023
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Le sarebbe utile un percorso di psicoterapia per superare tale problematica......
11 GEN 2023
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Cara Emma, un po' di insicurezza che la mette in soggezione. Credo sia capitato a tutti in qualche momento della vita. Faccia un bel respiro e si impegni ad apprezzarsi ogni giorno di più. Gli altri impareranno a volerle bene anche per la sua delicatezza.
11 GEN 2023
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Gentilissima,
senza conoscere meglio il suo caso è difficile rispondere in modo esaustivo.
Posso però lasciarle qualche spunto di riflessione:
- ha la sensazione che interagire con altre persone le crei ansia o timore di essere giudicata negativamente?
- oppure le sembra di aver perso interesse nell'interfacciarsi con altre persone e che questo le comporti uno sforzo eccessivo?
Mi sembra di intuire che questa fatica, unitamente alle difficoltà di concentrazione e alla deflessione dell'umore che riporta, le causi un disagio significativo. Per questo, il mio suggerimento è quello di prendere in considerazione un percorso psicologico, che le consenta di esplorare le cause di questa difficoltà e tornare a vivere le relazioni con serenità.
10 GEN 2023
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Gentilissima Emma, grazie per la condivisione. Comprendo la situazione difficile che descrivi, e immagino la fatica che stai facendo. Credo che parlare con un terapeuta ti potrebbe aiutare ad esplorare e comprendere a fondo le motivazioni sottostanti le fatiche relazionali che stai vivendo, in modo da individuare insieme delle strategie per fronteggiarle.
Resto a disposizione!
AV
10 GEN 2023
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Buongiorno
Mi dispiace molto del suo disagio, e della sofferenza in cui si trova.
Penso che il suo problema, e dovuto all'ansia, che la porta alla difficoltà di relazionarsi con l'altro.
E ad avere problemi di concentrazione.
Le sarebbe utile un percorso di psicoterapia per superare tale problematica
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma
10 GEN 2023
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Ciao Emma,
Per poter star bene quando s'incontra "l'altro" bisogna in qualche modo che ci affidiamo all'altro nel senso che siamo tranquilli che non ci fara' del male.
Mi colpisce la tua lettera perche' ti poni verso te stessa come un problema da analizzare in cui hai individuato alcuni punti. Quindi da una parte ti metti costantemente sotto osservazione e quindi hai una buona conoscenza di te stessa ma questa si rivela limitante nel senso che eserciti su di te un eccessivo controllo che impedisce di viverti bene qualunque incontro, niente risulta spontaneo.
Non so da cosa nasce questa tua esigenza ma ti consiglio di iniziare un percorso che ti possa aiutare ad essere piu' rilassata.
Resto a disposizione
Dott.ssa Emanuela Tornabene
10 GEN 2023
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Buongiorno Emma,
Credo che ci sia un eccessivo controllo su di sè e sulla situazione. È come se lei si guardasse costantemente e questo la inibisce e la mette sotto un riflettore di giudizio. Non è semplice stare sempre sotto esame, soprattutto se l’esaminatore è sè stesso ed è intransigente. Sarebbe opportuno che lei vedesse queste cose in un rapporto di psicoterapia. La solleverebbe moltissimo.
Dott. Pietro Salemme