Sono indeciso sul da farsi

Inviata da Fredericus90 · 15 set 2022 Autorealizzazione e orientamento personale

Salve sono un ragazzo di 32 anni. Vivo in provincia di Salerno con i miei genitori e mio fratello e ritengo di essere giunto a una fase cruciale della mia vita. Ho avuto una giovinezza tormentata, inevitabilmente influenzata da una base d' ansia acuita dall'educazione familiare che a mio avviso mi ha impedito di crescere pienamente portandomi a un netto ritardo nei confronti dei miei coetanei. finito il liceo scientifico con buon profitto mi iscrissi alla facoltà di economia su consiglio dei miei genitori , non avendo la minima idea su che cosa fare della mia vita. Non avendo molti amici ne affetti particolari decisi di andare a studiare fuori a siena. Li vissi tre anni in isolamento quasi totale , dedicandomi allo studio e a vari hobby . Laureatomi in tempo ma con scarso profitto decisi di tornare a casa perchè la solitudine mi pesava , feci una magistrale in ambito economico a salerno laureandomi senza difficoltà col massimo dei voti.
a 24 anni la mia situazione non era cambiata: vivevo con i miei, non avevo alcuna amicizia e totalmente inesperto in fatto di donne . Non sapendo cosa fare iniziai a lavorare in azienda di famiglia ma presto scoprii che la situazione non mi piaceva . Dopo un annetto entrai in contrasto con mio padre , mi licenziai e iniziai a frequentare un corso di specializzazione gratuito finanziato dall'unione europea . In breve questo percorso non mi portò a nulla se non a una fugace esperienza da giornalista non retribuita durante uno stage di pochi mesi .
tornai a lavorare con mio padre ma la mia presenza in azienda presto si rivelò inutile. Mi isolai , non facendo praticamnete nulla , apssando il tempo nel mio ufficio a cazzeggiare su internet, a leggere e a fare cose non attinenti al lavoro. durante questi anni il mio pensiero era fisso sulle persone: volevo recuperare il tempo perduto, per cui mi misi alla ricerca di un modo per farmi tanti amici e vivere pienamente quell'adolescenza che anche per mia colpa non avevo vissuto. Mi iscrissi a varie associazioni di salerno tra cui il rotaract e riuscii a conoscere tante persone . gli anni pur essendo privi di un obiettivo concreto da raggiungere passarono spensierati, mi inserii in vari circoli e quelle problematiche di socializzazione che avevo sempre avuto sin dall'infanzia sembrarono sparire del tutto. All'età di 29 anni entrai in conflitto con alcune persone, lasciai il rotaract pur mantenendo buoni rapporti con parte del gruppo , ma qualcosa in me era cambiato. Mi resi conto che la mia vita era priva di scopi. Mi ero laureato con buon profitto per volere dei miei genitori ma nel concreto non lavoravo e passavo le mie giornate a contattare altre epersone che avevano una loro vita lavorativa e relazionale a differenza di me . Venne il covid e evitai di pormi domande per non soffrire . Mi dedicai allo sport a vari hobby e ai pochi amici rimasti. Adesso all'età di 32 anni sento che non posso piu andare avanti cosi . Nell'attvità di famiglia non faccio nulla ma percepisco un buono stipendio. La vita in famiglia non mi dispiace eprchè sono affezionato ai miei e a mio fratello ma sento che vi è bisogno di una svolta perchè sento l 'assenza di un obiettivo concreto. Di recente ho fatto domanda per un master fuori sede e sono stato preso. Potrei pagarmelo io ma non ho molti soldi e i miei non appoggerebbero in pieno questa scelta . so bene che mi riotroverei nuovamente a studiare con persone piu piccole di me ma non vedo alternative ...a mio avviso questo percorso di studi stage sarebbe l'unico modo per andare fuori di casa e provare a costruire qualcosa , avere uno scopo durante la giornata , trovare la propria indipendenza in qualche maniera, credo sia l'ultimo treno per me , devo prendere una decisone in pochi giorni ma non è facile . Mi frena la paura di fallire davanti ai miei genitori che sono restii ad appoggiarmi in questa scelta . Cosa dovrei Fare? ho il terrore di passare a casa in famiglia il resto della vita se non mi smuovo in qualche modo.

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Miglior risposta 19 SET 2022

Buonasera,
Credo che Lei stesso abbia ben evidenziato i punti su cui possa valere la pena soffermarsi prima di agire: torna spesso nelle Sue parole la volontà di allontanarsi e autonomizzarsi in netto contrasto con la comodità di casa, famiglia e stipendio buono, pur con lo scotto da pagare in termini di crescita personale.
Quello che noto è una divisione fra questi due grandi aspetti, che più che portarLa lontano da casa fisicamente Le suggerirei eventualmente di farlo ma in contemporanea ad un supporto psicologico.
Vuol fare questo master, ma ha timore dei suoi genitori.. vuole crescere dunque o restare ancorato al cordone genitoriale? Potrebbe essere questa la domanda?
Rimango a disposizione qualora decidesse di contattarmi.

Dott.ssa Michela Dicosta

Dott.ssa Michela Dicosta Psicologo a Cantù

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16 SET 2022

Gentile Fredericus,
sembra che ci sia davvero bisogno di guardarsi dentro e capire chi é lei, quali sono i suoi desideri, i suoi bisogni, le sue paure, le potenzialità e le parti più fragili. Provare a guardare a chi é stato ed é Fredericus all'interno dell'ambito familiare e chi é al di fuori e quali spazi di movimento ci siano nei due contesti. Sembra ci sia bisogno di prendere un "ultimo treno salvifico", ma credo che innanzitutto non sia il suo ultimo treno e che prima ancora di fare qualcosa possa essere importante fermarsi un attimo, ma non a rimuginare, bensí a interrogarsi su di sé e sulle possibili scelte da prendere con l'aiuto di un professionista, che la possa accompagnare in questo viaggio provando a mettere la luce su aspetti che magari non ha considerato prima, su sue modalità di funzionamento e su copioni tipici della sua vita che mette ormai in atto in modo automatico, al di fuori di una piena consapevolezza. L'aiuto di un professionista può essere importante per avere uno sguardo esterno e per riuscire lei stesso a vedere la situazione con quel distacco che permette di uscire da inevitabili meccanismi che fanno sí che ripercorriamo una situazione difficile inseguendo sempre gli stessi ragionamenti, considerando sempre gli stessi aspetti e arrivando sempre alla medesima soluzione. Faccia un respiro e rifletta sulla possibilità di chiedere aiuto e avere così un alleato in questo momento così delicato e per lei decisivo.
Cordialmente,
Dott.ssa Martina Pazienti, Psicologa e Psicoterapeuta a Torino

Dott.ssa Martina Pazienti Psicologo a Torino

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16 SET 2022

Buongiorno Federicus90,
Mi spiace per ciò che sta vivendo e ha vissuto in passato.
Si trova ora nel difficile conflitto tra rimanere in una famiglia che le dà sicurezza ma non gratificazione e il buttarsi in un'avventura fuori casa con un master che non offre certezze ma può aprire una strada.
Al di là della scelta che dice di dover fare in pochi giorni le consiglio un percorso con uno psicologo che la possa aiutare ad approfondire i suoi vissuti le sue emozioni e certi schemi ripetitivi della sua vita.
La saluto caramente.

Dott.ssa Elisa Oliveri Psicologo a Torino

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16 SET 2022

Buongiorno, lei dice di dover agire in fretta, alludendo quasi al fatto di essere all'ultima spiaggia rispetto alla possibilità di dare una svolta alla sua realizzazione lavorativa. Al contrario credo che quando si sbanda bisogna frenare, rallentare e rimettere la prima.
Innanzitutto, credo che sarebbe importante per lei recuperare fiducia in se stesso e nelle sue capacità lavorative. Negli anni ha dimostrato di saper stare molto bene sul compito studiando sempre con un ottimo profitto. Non ha quindi bisogno di altra formazione, ma piuttosto di migliorare le sue capacità relazionali.
Da quello che ci ha scritto rispetto al suo percorso accademico, durante gli studi si è completamente isolato denotando un'idea che relazioni e studio/lavoro siano in contrapposizione. Invece, è esattamente vero il contrario: bisogna saper mantenere un corretto bilanciamento tra relazioni-piacere e lavoro-studio, in quanto non si può vivere di solo impegno e dovere e l'affettività è importante è praticamente il carburante della nostra motivazione. Non solo, ma anche il successo lavorativo è una questione di relazioni e di capacità relazionali. Per trovare lavoro bisogna avere una buona rete di conoscenze e per mantenerlo bisogna essere capaci di relazionarsi positivamente. Le competenze tecniche e le nozioni non bastano da sole. Ancora, per costruire relazioni significative è importante condividere qualcosa. Le relazioni più importanti nella vita si costruiscono mentre si svolge insieme una qualche attività. Le relazioni possono iniziare nei club o siti di incontri, ma poi hanno bisogno di una base di condivisione.
Rispetto al conflitto con la sua famiglia, io non credo che vorrebbero che lei passi la vita a prendere uno stipendio per non fare alcun lavoro. Visto il suo valore negli studi e le sue capacità, credo che sia un peccato che non le sfrutti per fare qualcosa che la faccia sentire realizzato. Ne consegue che al di là di un problema di comunicazione che probabilmente avete e che vi ha portato a discutere, credo entrambi vogliate il suo bene e vederla felice. La invito a considerare di iniziare un percorso con un* professionista, in presenza o on-line, al fine di migliorare le sue capacità relazionali e migliorare i suoi rapporti con familiari e amici, nonché per imparare a costruire relazioni significative.

Dott. Lelio Bizzarri Psicologo a Roma

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16 SET 2022

Buongiorno Fredericus,
da ciò che riferisce emerge sofferenza e desiderio di “riscatto”, ma anche tanta buona strada percorsa e risorse interne da poter ancora impiegare. Mi sembra di capire che parte del suo disagio nasce nel non sentirsi partecipe o utile nell’attuale impiego nell’azienda di famiglia. Cosa le impedisce di dedicarsi attivamente in tale impiego? O se sente una forte spinta motivazionale a voler continuare gli studi con lo stage, cosa potrebbe succedere se ci provasse?
Comprendo che sta attraversando un momento di indecisione e confusione e ritengo potrebbe esserle utile dedicarsi uno spazio d’ascolto per far chiarezza sulle sue aspettative e opportunità. Resto a disposizione se ne vorrà parlare. Un caro saluto
Dott.ssa Myria Laghi

Dott.ssa Myria Laghi Psicologo a Porto d'Ascoli

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16 SET 2022

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott Logiudice

Anonimo-181068 Psicologo a Roma

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