Psicologo o Coaching?

Buongiorno
Le consiglio dei colloqui con uno psicoterapeuta per superare le sue problematiche. il Coaching non può curare. Solo Lo psicoterapeuta. E ' legge .
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologo Psicoterapeuta
Roma

Caro Trix,

a prescindere da ciò che sceglierà, coaching, consulenza psicologica e psicoterapia hanno un aspetto in comune: non sono mirate a dare consigli, ma mirano più a stimolare e guidare il paziente verso i valori di vita per lui importanti, i quali vengono raggiunti affiancando agli attuali comportamenti delle nuove modalità che potrebbero risultare più utili e funzionali.

Probabilmente in una prima fase riscontrerà un approccio più esplorativo e meno volto al fornire risposte immediate anche cambiando professionista: questo accade perché prima di intraprendere qualunque tipo di intervento, sia esso una "semplice" psicoeducazione sui meccanismi che ci recano malessere o un percorso più profondo sulla storia di vita e le condizioni che ci attanagliano, è necessario effettuare una valutazione (il cosiddetto assessment) su più aree della persona che si ha di fronte, al fine di avere un quadro quanto più completo possibile per non incorrere in interventi frettolosi poco adatti all'unicità dell'individuo che si ha di fronte.

Ad ogni modo, una buona relazione terapeutica con il professionista è il fattore più importante per il successo di un percorso di questo tipo, quindi si faccia semplicemente guidare dalla pancia, se non scatta provi a cambiare professionista.

Riguardo il coaching e la psicologia, in questa sede non possiamo che consigliarle la seconda, in quanto il livello di preparazione è decisamente differente. I coach possono avere qualunque tipo di background formativo, è sufficiente un corso, gli psicologi studiano 5 anni all'Università, sostengono un esame di abilitazione ed effettuano numerosi tirocini formativi e professionalizzanti, poi alcuni di questi scelgono di specializzarsi ulteriormente attraverso Scuole di Psicoterapia della durata quadriennale.

Le faccio i miei migliori auguri.

A presto
Damiano Pistone

Salve,
mi sento di fare specifiche riguardo i vari professionisti che ha nominato.
- lo psicologo lavora con il disagio psicologico e quindi con la persona che ha una personalità strutturata e le capacità per poter autonomamente fronteggiare le sue difficoltà; lo può aiutare a mettere in luce tutto ciò che ha già dentro di sé, per ampliare i suoi orizzonti, per favorire una rilettura della realtà attraverso la ricerca, la mobilitazione ed il potenziamento di risorse utili di cui non ha consapevolezza. Lo psicologo non ha una funzione terapeutica, non cura cioè una malattia perché non si rapporta con la patologia, è un esperto della salute e fa interventi mirati alla prevenzione, diagnosi, riabilitazione e sostegno. Si occupa del benessere psicofisico e crescita personale, interviene per risolvere situazioni conflittuali e per migliorare le relazioni.

- lo psicoterapeuta, invece, è necessariamente anche uno psicologo o un medico, però lavora anche con il disturbo. Avrà per questo una funzione terapeutica e disporrà di strumenti specifici per trattare la patologia. Ogni psicoterapeuta seguirà un approccio differente in riferimento alla scuola che ha frequentato ed ogni scuola, per raggiungere la salute ed il benessere del paziente, può prendere strade diverse.

È importante dunque documentarsi innanzitutto su chi si occuperà della sua salute e non avere timore di fare domande sul percorso, quindi sul suo approccio, perché ogni persona ha uno stile diverso e può sentirsi agevolato da professionisti differenti.

- il coach è principalmente indicato per il raggiungimento di uno specifico obiettivo, che può essere personale, professionale o sportivo.

Spero di essere stata esaustiva,
un saluto,
Roberta Del Monte

Gentile Trix,
Risponderò alla sua domanda parlandole in termini generali della figura dello psicologo. Lo psicologo sostiene la persona aiutandola a capire, riattivare e consolidare le proprie capacità, le proprie energie e risorse, permettendo così al paziente di trovare soluzioni e di attenuare il disagio che prova. Chiaramente tutto ciò deve essere fatto in linea con un obiettivo, che è quello che il paziente richiede, infatti uno dei capisaldi su cui poggia tutto questo lavoro è la relazione che si instaura tra psicologo e paziente.
Pertanto, tornando alla sua esperienza personale, probabilmente non si è riuscita ad instaurare quel tipo di "dinamica" utile a farle raggiungere ciò che lei stava richiedendo, tutti gli psicologi sono bravi e professionali, ma ognuno ha delle specifiche peculiarità e pertanto, come in ogni rapporto umano, ognuno avverte un'affinità diversa con le persone.
In virtù di ciò, se non ritiene che con l'altro psicologo possa essere aggiustata la rotta del percorso intrapreso, può rivolgersi ad un altro psicologo.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca

Caro Trix, ogni psicologo differisce dall'altro per modalità differenti di conduzione dei colloqui surrogate anche dall' orientamento formativo e professionale. In ogni caso è possibile che il primo incontro si svolga in modalità esplorativa, per raccogliere quante più informazioni importanti che ci aiutino a comprendere il paziente, nella sua totalità, e la motivazione sottostante la sua richiesta d'aiuto. Solo con il progredire dei colloqui, sarà possibile approfondire i temi caldi sottostanti la condizione di malessere del paziente stesso. È un percorso lungo, Co-costruito da entrambi (paziente-terapeuta) dove lo scopo non è dare la " soluzione immediata" al dato problema ma comprenderne la causa "scatenante", la cui origine solitamente è più latente.
Non mi sento di consigliarle il coaching bensì di orientarsi nella scelta di uno psicologo psicoterapeuta con il quale si senta accolto, a suo agio e con il quale si senta di esprimere anche le sue titubanze a riguardo.
Resto a disposizione,
Un caro saluto, dott.ssa Alessia Di Pancrazio