Salve, sono una ragazza di 19 anni e cerco disperatamente un aiuto. Al momento il problema che mi preoccupa è la mancanza di concentrazione, che noto maggiormente nello studio. Per studiare anche solo un argomento, in genere, ci metto giornate intere, facendo riassunti e schemi e ripetendo l'argomento svariate volte. In quest'ultimo periodo, però, ho difficoltà anche solo nel fare un riassunto o uno schema. Spesso non capisco alcune frasi e devo riscriverle in mille modi diversi e semplificarle al massimo per comprenderle. Non riesco ad assimilare le cose che studio, è come se le dimenticassi appena chiuso il libro. Non riesco nemmeno ad organizzare un discorso lineare per affrontare un'interrogazione.
Riguardo le interrogazioni, ho parecchi problemi nel parlare e attacchi di panico o d'ansia continui, ma di queste cose già conosco i motivi, avendo già alle spalle un percorso di psicoterapia di sei anni, interrotto bruscamente questo settembre.
Nell'attesa di riuscire a convincere mia madre del fatto che ho ancora bisogno di andare in analisi, spero che qualcuno riesca a darmi un consiglio su cosa fare riguardo questo mio problema.
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13 MAG 2016
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Cara Sara
innanzitutto c'è da dire che il tuo modo di studiare, seppure giusto, andrebbe un poco snellito perché mi sembra molto perfezionista e "pignolo" e dispendioso di forze mentali.
Nello studio l'impegno dovrebbe essere più sciolto e più anche basato sulla fiducia in te stessa che aiuta tanto la mente ad assimilare.
Credo che tu sia assai sotto stress e di qui ansia e blocchi.
La ripresa della terapia può essere buona cosa e certo puoi fare la richiesta ai tuoi genitori, ma ciò non deve indurti a pigrizia e non devi rinunciare a trovare da sola valide strategie per la scuola e per le tue situazioni di vita.
Studia anche coi compagni e chiedi consiglio ai professori.
Soprattutto aumenta la fiducia in te stessa.
Un caro saluto
Dott. Silvana Ceccucci Psicologa Psicoterapeuta.
10 MAG 2016
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Gentile Sara,
la mancanza di concentrazione può senz'altro essere una conseguenza dell'ansia da prestazione forse riacutizzata a seguito dell'interruzione del trattamento di psicoterapia in corso e di cui non specifichi l'indirizzo teorico di riferimento.
Un percorso di psicoterapia di 6 anni, se fatto con continuità, mi sembra di durata adeguata anche in caso di terapia psicoanalitica e mi auguro che ti abbia aiutato almeno a migliorare ansia e attacchi di panico che, a quanto pare, ancora persistono.
Ti suggerisco pertanto di riprendere la psicoterapia prediligendo però, nel tuo caso, quella cognitivo-comportamentale.
Nel frattempo ti suggerisco di studiare non da sola ma in compagnia di qualche collega e di non evitare le interrogazioni ma anzi dii ricercarle accontentandoti del risultato che ottieni.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
9 MAG 2016
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Gentile Sara,
Occorrerebbe capire da quanto tempo hai problemi a concentrarti, per quale motivo hai cominciato la psicoterapia e cosa l'ha fatta terminare bruscamente.Se infatti una relazione per noi significativa viene interrotta magari da forze esterne il risultato puó essere ansia diffusa anche in settori della.vita trasversali.
Il training autogeno può esserle utile se non dovesse riprendere la psicoterapia ma potrebbe aiutarla anche creare nuove relazioni per le significative che la possono far sentire realizzata. Lo sport può aiutare, ma anche altre attività creative. Cerchi una passione in lei è la sviluppi.
7 MAG 2016
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Ciao Sara
Sono d'accordo con la collega, soprattutto se non ci sono mai state problematiche legate a disturbo dell'attenzione o difficoltà di apprendimento di qualche tipo.
Nel caso aveste reali difficoltà ad intraprendere un percorso terapeutico ti suggerirei di iniziare a meditare...
Ci sono dei buoni libri e anche tutorial su internet che possono spiegare come iniziare. Ovviamente sarebbe bene poter avere l'aiuto di qualcuno o partecipare a dei seminari che spesso si tengono presso centri qualificati o addirittura monasteri buddhisti.
Ti suggerirei di appoggiarti alla minfulness.
Che è meditazione vypassana occidentalizzata.
Ci sono tutti i libri di kabat zin. C'è anche un bel manuale fatto bene che si chiama "mindfulness for dummies" in italiano dovrebbe essere "mindfulness per principianti o meditazione per principianti "
Ciao
In bocca al lupo
6 MAG 2016
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Carissima Sara,
la mancanza di concentrazione che tu lamenti la ricondurrei al tuo tratto ansioso che dovresti imparare a controllare. Hai già fatto psicoterapia ma, ha quanto capisco dalla tua lettera, non ha dato il giovamento sperato. Nella mia formazione il tratto ansioso che ti contraddistingue, e che non ti fa "funzionare a dovere" nei tuoi ambiti di vita, più che "eliminato" dovrebbe essere adeguatamente controllato per mantenere i "sintomi" sottosoglia. Un po' d'ansia si può gestire, aiuta a tenerti allerta, pronta ad affrontare le sfide, come la gazzella pronta a fuggire all'arrivo del leone, è uno stato di attivazione del nostro cervello che ci ha aiutati a sopravvivere nella storia dell'uomo; troppo ansia invece "blocca" le nostre attività, è quello che succede a te (mancanza di concentrazione, probabilmente un'ansia da prestazione, più pensi di dover andare bene a scuola meno riesci a concentrarti per paura del fallimento e la tua mente si svuota); se la tua famiglia non è disposta a pagare un terapeuta prova ad iscriverti a qualche corso di Training Autogeno, è una tecnica di rilassamento indicata agli studenti.
Tanti auguri!
Dott.ssa Sabrina Fontolan