mi chiedo se potrei avere A.D.H.D
Ormai da almeno 3/4 anni mi chiedo se potrei avere A.D.H.D o meglio, disturbo dell'attenzione. Fin dai primi ricordi che ho so di aver avuto difficoltà nel concentrarmi abbastanza pesanti, le maestre ogni anno dicevano a mia mamma che non stavo mai, attenta, facevo altro... una volta l'hanno richiamata perché mi ero incastrata tra la sedia e il banco. Inoltre mi chiamavano "folletto" perché giravo sempre per la classe saltellando. Mi è stato raccontato poi, poiché ero troppo piccola per ricordare che da bambina ero "un'incubo", sempre che mi muovevo, ero in punizione perché non stavo ferma al tavolo a mangiare e non mettevo in ordine. Ora sono parecchio cresciuta, durante le scuola medie ero chiusa in me stessa ritrovandomi in una situazione di disagio in quanto cercavo di non parlare perché, tendendo a fare commenti senza pensare a volte venivo ritenuta stupida, sciocca e infantile dai miei compagni. Io tutt'ora anche avendo fatto un liceo classico per cui mi sono dovuta abituare alla concentrazione e allo studio trovo parecchie difficoltà non solo nella concentrazione in sé ma anche in molte altre cose. Ho cali drastici nei voti, e prendo spesso insufficienze. Ho crisi di nervi, di ansia e non riesco a raggiungere i miei obbiettivi. Ogni cosa che inizio non riesco a finirla. Sono molto disorganizzata, disordinata e dimentico tutto: perdo chiavi, portafoglio e vestiti; dimentico libri, materiale scolastico, documenti e circolari, mi dimentico anche quello che mi viene detto a volte; non riesco ad organizzarmi in tempo e sono sempre in ritardo. Ho poco autocontrollo, mi abbuffo, provo a regolarmi ma poi ci rinuncio e il fatto che ho un metabolismo veloce e sono magra aiuta a fregarmene e a mangiare male. Mi descrivono come sciocca, pigra, lavativa e a volte debosciata, e questo mi ferisce sempre tantissimo perché odio esserlo e non vorrei mai essere così. Non sono particolarmente iperattiva, anzi ci sono periodi in cui non ho voglia di fare nulla, non mi alzo dal letto e anche solo andare un bagno a lavarmi è un peso enorme (di solito dopo brutte esperienze da cui ci metto molto tempo a risollevarmi) Ci sono momenti però in cui sono euforica e felice, alcune volte c'è un motivo e lo so, altre non riesco bene a trovarlo. Quando sono in questi momenti, sorrido, cammino saltellando, parlo continuamente e corro di qua e di là. In generale però mi muovo sempre, ho muovo le gambe o le dita come fanno tutti nei momenti di stress, o tocco oggetti, li muovo, e ci gioco, mia madre ad esempio odia quando lo faccio e mi chiama "rumorista", oppure le dà noia quando metto in bocca oggetti, e li mordo, come tappi di penne, di bottiglie, qualsiasi cosa. Le più piccole insidie mi spaventano e provo a fingermi sempre ottimista quando in realtà temo sempre possa andare peggio. Spesso mi trovo in forti situazioni di ansia, per lo più in ambienti nuovi con persone che non conosco perché ho paura di come mi vedano di primo impatto, che io dica qualcosa di stupido o che sembri poco matura. Ho una mentre creativa ma se una cosa non mi viene subito bene mi innervosisco. Il fatto è che nessuno riesce a comprendermi, mi sento stupida perché per gli altri la mia e solo pigrizia ma io in realtà ho sempre voglia e le buone intenzioni per provarci e impegnarmi e mi fa un sacco male quando dico quello che provo e sento riguardo alla concentrazione ecc. e mi viene detto che "è per tutti così, è normale" e perché per me è un peso enorme che sento mi rovinerà i miei piani futuri? che non mi sembra di essere in grado di controllarmi e che andrà tutto a rotoli?