Mi sento sola, allontanata dalle persone e non riesco a creare legami

Inviata da Giulia · 22 feb 2018 Relazioni sociali

Salve, mi chiamo Giulia e ho 22 anni. Non so neanche davvero perchè sto scrivendo, forse perchè ho paura. Sto diventando consapevole del fatto che forse potrei avere un problema. Periodicamente mi trovo ad affrontare dei momenti di buio totale, tristezza infinita, mancanza di voglia di vivere, mancanza di iniziativa. Mi sento inutile, non interessante, credo che le persone non si interessino a me probabilmente proprio perchè non sono una con cui si sta bene, anche se le mie amiche dicono il contrario. Se ci penso razionalmente, io so di non essere sola, ho una famiglia e delle amicizie intorno a me, all'apparenza non mi manca proprio niente, ma purtroppo ciclicamente riscontro questa problematica in me stessa. Questi "cicli di tristezza" (non so come definirli) li provavo anche in passato, magari più marginalmente, ma cercavo di nasconderli e coprirli con l'orgoglio. Da settembre scorso, però, sento che qualcosa si è accentuato e probabilmente ciò è dovuto anche al fatto che in famiglia ho avuto alcuni problemi: mio fratello ha avuto un grave incidente in auto con ripercussioni su di lui e sugli altri ragazzi che erano in macchina, il ragazzo con cui mi frequentavo mi ha lasciata pochi giorni dopo l'incidente dicendo che non aveva tempo da dedicarmi in una situazione del genere; qualche mese dopo, mio nonno ha avuto 4 infarti e mia zia è stata operata per un tumore. Dopo l'incidente e dopo essere stata lasciata, sono sprofondata in un periodo nero, inizialmente pensavo che potesse essere un po' di semplice malinconia come sempre, ma non è stato così. Stavo veramente male, mi svegliavo la mattina e non avevo nessuno stimolo, avrei solo voluto risvegliarmi dopo 100 anni. Dopo un po' ho cominciato a cercare di risolvere questa situazione, è come se avessi costruito un muro intorno a me che mi protegge dalle cose brutte e me le fa dimenticare.. il problema è che questo muro qualche volta si sgretola, e dalle fessure passa tutto il male che c'è dall'altra parte e mi torna addosso, facendomi sprofondare. Tra alti e bassi mi son impegnata affinchè le cose andassero un pochino meglio, finchè è arrivato il periodo buio e stressante in cui mio nonno e mia zia hanno avuto rispettivamente 4 infarti e un tumore. In questo momento, seppur fossi stressata e preoccupata, mi sono sentita capita e aiutata da alcuni ragazzi con cui uscivo qualche volta in compagnia, che mi hanno tirata molto su di morale. In un periodo del genere credo che questa cosa mi abbia aiutato a non sprofondare di nuovo nell'oblio, seppur non stessi del tutto bene ed abbia avuto una crisi simile ad un attacco di panico. Stare insieme a loro e sentirmi in qualche modo "accettata" mi faceva stare bene, mi faceva pensare un po' di meno a quello che stava succedendo ed ero contenta del fatto che qualcuno si interessasse a me. Il rapporto con uno di loro nelle ultime settimane aveva preso una piega diversa, ci siamo avvicinati e abbiamo cominciato a frequentarci non più come due amici ma come "coppia". Lui è un ragazzo che soffre di crisi depressive, è il primo a dire che non si sente del tutto normale e non sa come affrontare questa situazione perchè sa che è fatto così e non può cambiare. Per questo motivo, qualche giorno fa ha deciso di chiudere questa specie di relazione che stava nascendo perchè nonostante lo avessi fatto stare tanto bene, è convinto che lui potrebbe solo farmi del male. E' stata una scena piuttosto brutta, in cui lui piangeva e tremava, contemporaneamente mi allontanava ma non voleva allontanarmi. Io vorrei aiutarlo ma lui non vuole farsi aiutare. Adesso mi trovo in una situazione di angoscia, ho paura infatti di sprofondare di nuovo in un periodo nero, sento che il muro intorno a me si sta sgretolando, sto di nuovo cominciando a sentirmi sola, inutile, non interessante. Sento la mancanza delle attenzioni che mi dava lui e che mi davano gli altri ragazzi del gruppo. Ho paura di stare da sola, di non poter uscire più con loro, che nessuno si interessi a me, ho paura di non avere più un rapporto con lui e con le altre persone, soprattutto perchè credo di non essere in grado di instaurare legami veri e duraturi. Tutto si riduce al fatto di vederci in giro, per caso, mi fa stare male che nessuno mi chiami per fare qualcosa e di conseguenza non chiamo nessuno nemmeno io perchè ho paura di disturbare. Mi fa stare male il fatto che le persone intorno a me mi allontanino, mi escludano, non vogliano più stare con me, e mi fa sentire tanto sola e inutile. Mi fa stare male anche voler aiutare una persona che ha aiutato me, ma che non vuole essere aiutata. Ho paura che torni di nuovo il vuoto intorno a me. Come posso fare?
Chiedo scusa se mi sono dilungata troppo.
Grazie in anticipo.

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Miglior risposta 26 FEB 2018

Cara Giulia, ti immagino a guardare il mondo di fuori da una finestra chiusa, con la mano poggiata sul vetro, quasi sperando che qualcuno lí fuori possa mettere la sua mano sulla tua...tanta sofferenza, tanti eventi traumatici nella tua vita, la speranza di un amore disattesa e negata. Troppo dolore? Parli di questo muro protettivo che in alcuni momenti ti aiuta a non sentire dolore: ma sei cosí sicura che tu non abbia tutte le carte in regola per guardarlo in faccia questo dolore? Che se lo "tocchi" ne resterai segnata tanto da non poterti riprendere? Io credo che questo "mal di vivere" che vivi ciclicamente arrivi per dirti delle cose, se solo decidi di ascoltare. Non avere paura, hai tutte le risorse per gestire il tuo dolore e le tue difficoltâ...impara a fidarti di te stessa, e paradossalmente anche di questo dolore. Avvicinalo con il sostegno di un professionista che ti ispiri fiducia e impara piano piano a trasformarlo. Un augurio di cuore, dott.ssa Daniela Cannistrá.

Daniela Cannistrà Psicologo a Seregno

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23 FEB 2018

Ho visto una decina di relazioni simili.
Non se ne esce bene per entrambi.
Lei non è mai stata in terapia? Ho fatto un corso di alta formazione in elaborazione del lutto alla Sapienza. Il lutto può stravolgere ogni cosa.
Le consiglio vivamente di affrontare questi eventi che le hanno sconvolto la vita (incidente, lutto, essere lasciati) in.una terapia magari relazionale. È la più idonea.
Di che città è?
Io mi appoggio in studi a roma, bari e padova.
Dott.ssa Antonazzo Floriana Zora Psicologa e specializzanda in Psicoterapia sistemico familiare al 4' anno.

Anonimo-169958 Psicologo a Bari

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23 FEB 2018

Cara Giulia il problema di cui parli è molto ben conosciuto e risolvibile attraverso un percorso abbastanza veloce che sia in grado di farti sentire protetta in modo da diminuire gradatamente la necessità di erigere quel muro che se inizialmente ti mette in salvo successivamente corre il rischio di trasformarsi in una prigione che ti isola è che si ripercuote negativamente su di te.
Occorre uno psicologo sensibile e competente

Dott.Carlo Paradisi Miconi Psicologo a Roma

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