Crisi totale dopo ennesima relazione finita

Inviata da Francesco Cartolano · 18 ago 2023 Autorealizzazione e orientamento personale

Buongiorno, sono un ragazzo di 31 e mi trovo per l'ennesima volta ad essere lasciato dalla mia ragazza.
La ragazza in questione ha 20 anni, ci siamo conosciuti lavorando insieme..in poco tempo è nata una frequentazione molto intensa, ad ottobre 2022, che è diventata piano piano qualcosa di più serio, anche se lei ha sempre detto di non volere una relazione.
Ho conosciuto la sua famiglia e per dei mesi fino ad Aprile siamo stati felicemente insieme.
Ad aprile io ho iniziato un lavoro stagionale di 6 mesi lontano da casa e da lei, e prima di partire ci siamo dichiarati il nostro amore reciproco.
Io sono partito e ovviamente abbiamo continuato a mantenere il rapporto a distanza, scrivendoci, telefonando e anche cercando uno sfogo sessuale sempre mediato da cellulare.
In qualche frangente sono riuscito a tornare a casa per qualche giorno e tutto sembrava essere normale..voglia di stare insieme, voglia di fare l'amore ecc. Intorno ai primi di agosto lei eravamo d'accordo di vederci 4 giorni nella zona dove lavoravo io.
Prima di questa data lei mi invia un messaggio vocale in cui mi vuole rendere noto il fatto che con un suo collega di lavoro si è instaurato un feeling particolare ma mi assicura che lei è ancora innamorata di me ecc. Ci vediamo questi giorni ma le cose vanno peggio di come ci immaginavamo..niente di eclatante ma si percepiva un la differenza, anche se abbiamo fatto l'amore, siamo andati in giro a camminare, a cena fuori, riso sotto la pioggia ecc..fatto sta dopo questi 3 giorni inizia un lento ed inesorabile declino fino alla sua decisione di chiudere la relazione perché lei si è accorta di non provare più amore nei miei confronti, di essersi sentita nel posto sbagliato con me in quei 4 giorni. Da quel momento io sono entrato in una crisi totale.
Sono dovuto tornare a casa per cercare un confronto con lei, ma ho iniziato ad attuare dei comportamenti controllanti, andando nei posti dove facevamo l'amore in macchina, chiedendo di vederci svariate volte nonostante la sua decisione sia stata netta ed inequivocabile. Sono entrato in un loop ossessivo in cui sento di aver perso di nuovo un amore.
Voglio precisare che nella mia vita ho avuto svariate relazioni e che sono state tutte concluse non da me.
E riconosco di avere avuto sempre le stesse reazioni post rottura: disperazione, sensazione totale di abbandono, di non valere nulla, perdita di interesse verso le cose che mi piacciono, smania di controllo e ricerca di risposte anche quando erano state date tutte, controllo accessi whatsapp, social ecc..non ho rispettato il suo volere spazio e tempo perché preso dal terrore di perderla (ovviamente facendo cose di questo genere non facendo altro che peggiorare la situazione). Inoltre passo le giornate, se non lavoro, scandagliando internet cercando storie simili alla mia, storie di ritorno ecc..
E sono cose che ho sempre fatto, anche nelle rotture precedenti.
Inoltre lei ora credo frequenti questa persona di cui mi aveva parlato prima di venirmi a trovare e quindi si instillano immagini di lei che fa sesso con questa persona, che prova qualcosa che provava per me prima..insomma in incubo.
Mi chiedo perché succede questo?
Mi sono guardato dentro e temo di aver uno stile di attaccamento dipendente perché guardando nei dettagli di storie precedenti, a parte la mia prima in assoluto, sono stato con ragazze fondamentalmente "sbagliate". Partner con storie di depressione e con comportamenti tossici ecc, con persone con interessi totalmente diversi ecc..
Insomma piu volte ho avuto l'idea che forse sarebbe stato meglio chiudere la relazione, ma alla fine mi sono sempre trovato ad essere lasciato e a diventare (sempre post rottura) come ho descritto prima.
Mi rendo conto anche di non essere mai stato soddisfatto lavorativamente, ho cambiato molti lavori e quindi non ho mai raggiunto una stabilità anche materiale "definitiva"..quindi mi sembra di trovare equilibrio, energie e voglia di fare realmente solo quando qualcuno si degna di mostrare interesse o amore, come in questa ultima storia.

Mi scuso per la lunghezza ma sono un fiume in piena.
Aggiungo che ho già affrontato periodo di terapia e ora ho ricominciato ma sembra che non funzioni o meglio non arrivi ad una rivelazione.

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Miglior risposta 19 AGO 2023

Caro Francesco,

sarebbe bene che lei approdondisca l'origine del problema alla luce dei contesti di appartenenza in cui è stato ed è attualmente inserito, di cui il prioritario fra tutti da indagare è la sua famiglia d'origine.
Sono a sua completa disposizione per qualsiasi approfondimento, anche online.

Dott.ssa Francesca Orefice

Dott.ssa Francesca Orefice Psicologo a Bologna

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21 AGO 2023

Caro Francesco,
mi dispiace per la situazione che sta affrontando.
Purtroppo è molto difficile in questa sede riuscire ad esserle d’aiuto in modo concreto.
Sarebbe opportuno analizzare questa sua tendenza ad instaurare relazioni disfunzionali cercando di fare luce sul suo passato familiare, al fine di comprendere in che modo dinamiche passate possano influire su quelle attuali inficiando negativamente sulla qualità delle sue relazioni.
Il supporto di un professionista può sostenerla e supportarla in un percorso di consapevolezza maggiore.
Posso consigliarle di parlare con il/la suo/a terapeuta
delle sensazioni che nutre in merito alla terapia, se non dovesse trovarsi può pensare di rivolgersi ad un altro professionista.
Resto a disposizione, anche online, qualora ne avesse bisogno.
Un caro saluto,
Dott.ssa Ilaria Tempesta

Dott.ssa Ilaria Tempesta Psicologo a Roma

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19 AGO 2023

Caro Francesco,

La fine di una relazione, specialmente quando si è profondamente coinvolti, può essere estremamente dolorosa e destabilizzante. È comprensibile che si senta in un loop ossessivo e disperato.

Lei ha mostrato una grande consapevolezza di sé nel riconoscere i suoi schemi comportamentali e emotivi, non solo in questa relazione, ma anche nelle precedenti. Questa è una capacità molto preziosa. Riconoscere uno stile di attaccamento che tende al dipendente è un passo importante. Le persone con un attaccamento di tipo ansioso o dipendente spesso temono l'abbandono e possono diventare molto preoccupate per le relazioni, il che può portare a comportamenti controllanti e ossessivi quando percepiscono che la relazione è in pericolo.

È positivo che abbia deciso di intraprendere un percorso di terapia. La terapia può essere un processo lento e, a volte, può sembrare che non stia funzionando, ma è importante continuare e essere aperto con il terapeuta riguardo ai propri sentimenti e alle proprie esperienze. Potrebbe essere utile discutere con il terapeuta delle sue preoccupazioni riguardo al fatto che la terapia non sembra essere efficace al momento; potrebbero essere in grado di adattare l'approccio per meglio soddisfare le sue esigenze.

Inoltre, potrebbe essere utile esplorare, con l'aiuto del terapeuta, le ragioni per cui tende a formare legami con partner che, come ha detto, potrebbero essere "sbagliati" per lei. Comprendere le radici di questo schema potrebbe essere la chiave per interromperlo.

Infine, è importante che si prenda cura di sé durante questo periodo. Cerchi di circondarsi di supporto, che sia attraverso amici, famiglia o gruppi di supporto. Trovi attività che la fanno sentire meglio e la aiutano a distogliere la mente dalla situazione, anche se solo temporaneamente.

Lei sta affrontando molto, e il fatto che stia cercando aiuto e supporto è un segno di forza. Le auguro il meglio nel suo percorso di guarigione e crescita.

Dr. Matteo Piccioni Psicologo a Torino

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19 AGO 2023

Gentile Francesco, la fine di una relazione costituisce un momento doloroso ed è associabile ad uno stato di sofferenza psico - fisica legate alla perdita e al distacco dalla persona amata. E' un momento in cui si è maggiormente vulnerabili e si vivono tante emozioni assieme, alle volte contrastanti che spesso non aiutano ad elaborare quanto è accaduto.
Da ciò che hai scritto, mi sembra di capire che, dalle tue esperienze relazionali, hai tratto delle riflessioni e hai avuto modo di osservare delle reazioni tipiche che si presentano quando vivi una rottura col partner, questi comportamenti non solo ti danno da pensare ma sono esse stesse oggetto di sofferenza. Sarebbe utile, in questo caso, approfondire due aspetti: che significato ha per te la rottura e il distacco, quali sono le credenze che accompagnano questo tuo stato mentale e quali rivelazioni ti aspetti da una terapia (e in che modo queste sarebbero funzionali a risolvere il tuo problema). Lavorerei quindi sui tuoi significati personali legati alla relazione e sulle tue aspettative circa la terapia. Sarebbe utile per te riportare questi dubbi al tuo terapeuta perchè anche questo tipo di riflessioni possono essere materiale di lavoro clinico. A presto Francesco e in bocca al lupo!

Dottoressa Valeria Pecoraro Psicologo a Reggio Calabria

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19 AGO 2023

Caro Francesco, mi spiace proprio, sento l'ansia che sale dalle righe che leggo, lo stato proprio da fiume in piena come dici tu.
Quello che succede è dovuto ad uno stile di attaccamento insicuro, dipendente ma soprattutto credo che nella tua terapia tu debba indagare e parlare del fatto che le partner erano sempre " sbagliate". Per capire quali sono le persone migliori per noi si parte dal capire chi siamo noi, se abbiamo bisogno di sapere chi siamo attraverso gli altri si va avanti aumentando il senso di vuoto.
Non so da quanto hai iniziato il periodo di terapia ma il percorso non è breve o a pronta presa come il cemento.
Ci vuole tempo. Leggendo quello che scrivi mi viene in mente i libro 2 donne che amano troppo". Sono le donne che si legano a partner che hanno bisogno di essere salvati, ma potrebbe essere tranquillamente declinato oggi al femminile. "Uomini che amano troppo", che si legano a donne che hanno storie pesanti alle spalle e chiedono di essere salvate, magari.
Sicuramente anche il fatto che tu non abbia una identità lavorativa fata da stabilità e riconoscimento non aiuta il formarsi di una tua forza interna. Ci sono tante cose da affrontare. Parla con la tua terapeuta del fatto che senti che non la terapia non funziona e vedrai che potrai fare un salto.
Un caro saluto
dott.ssa Silvia Chiavacci

Dott.ssa Silvia Chiavacci Psicologo a Firenze

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19 AGO 2023

Sembra che tu stia attraversando un periodo molto difficile e che stia cercando di affrontare sfide personali legate a dinamiche relazionali, ansia e stress emotivo. È positivo che tu abbia intrapreso un percorso di terapia, perché lavorare su te stesso con il supporto di un professionista può aiutarti a comprendere meglio le tue emozioni, i tuoi comportamenti e le tue reazioni in situazioni di separazione.

Ci sono alcune considerazioni importanti che potrebbero aiutarti a gestire questa situazione e a lavorare sul tuo benessere:

Ataccamento e autostima: Riconosci il tuo stile di attaccamento dipendente e come potrebbe influenzare le tue relazioni. Lavorare sulla tua autostima e sulla consapevolezza dei tuoi bisogni può aiutarti a sviluppare relazioni più equilibrate.

Focalizzati su te stesso: Piuttosto che cercare equilibrio e stabilità attraverso le relazioni, concentrati su te stesso. Cerca di costruire una base di autostima, benessere personale e interessi che ti rendano soddisfatto e completo, indipendentemente dalle relazioni.

Gestisci l'ansia e l'ossessione: Cerca di sviluppare strategie per gestire l'ansia e l'ossessione post-rottura. Puoi fare esercizio fisico, praticare la meditazione, leggere, impegnarti in attività creative o sociali, o qualsiasi cosa ti aiuti a distogliere l'attenzione da pensieri negativi.

Cognizioni distorte: Riconosci e sfida le tue cognizioni negative. Ad esempio, il pensiero che tutte le tue relazioni siano destinate a fallire potrebbe essere una generalizzazione distorta. Impara a identificare e contestare queste distorsioni cognitive.

Sviluppa la resilienza emotiva: Impara a tollerare meglio le situazioni difficili, a gestire le emozioni intense e a ristabilire un senso di equilibrio anche in momenti di turbolenza emotiva.

Comunicazione con te stesso e gli altri: Lavora sulla tua comunicazione interna e verso gli altri. Impara a esprimere le tue emozioni in modo assertivo, a porre limiti sani e a rispettare le decisioni degli altri.

Continua con la terapia: La terapia può essere un processo graduale e richiedere del tempo prima di ottenere risultati evidenti. Lavora con il tuo terapeuta per esplorare in profondità le tue esperienze, le tue emozioni e per sviluppare strategie pratiche per affrontare queste sfide.

Ricorda che non esiste una soluzione unica per tutti e il processo di crescita personale richiede pazienza e impegno. Continua a lavorare sulla tua autocomprensione, sulla gestione delle tue emozioni e sulla costruzione di relazioni più sane, sia con gli altri che con te stesso.

Dott. Fabrizio Toti Psicologo a Todi

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