Ciao sono una ragazza di 20 anni Ultimamente mi sento molto sola mi sembra che a nessuno importi di me ho continue crisi di pianto, non riesco più a fare niente perché ogni cosa è estremamente faticosa quindi passo le mie giornate a piangere e guardare il telefono sono arrivata a tagliarmi per distarmi dal dolore mentale e ho continui pensieri suicidi perché mi sembra l’unica soluzione a questa sofferenza dato che non posso permettermi la terapia non so più cosa fare.
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29 APR 2022
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Cara Notpennysboat
il suo grido di aiuto arriva come un fiume in piena ed è ricco di sofferenza e di dolore. Aver chiesto aiuto scrivendo sul portale è già un primo passo verso la guarigione. In alternativa alla terapia privata esistono i Centri di Salute Mentale oppure i Consultori che sono spesso immediatamente più accessibili. Si rivolga a queste strutture il prima possibile, vedrà che riuscirá a trovare un sollievo e un aiuto e non si sentirà più sola.
Un caro saluto.
Dott.ssa Federica Bonivento
3 MAG 2022
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Buongiorno,
Dal suo racconto si percepisce tutta la sua sofferenza e immagino che momento delicato e difficile sia per lei. Emerge di sicuro il bisogno di un aiuto tempestivo e, qualora lei non possa usufruire di un servizio privato, le consiglio di rivolgersi nel pubblico, in modo da trovare un supporto immediato anche senza un grande dispendio economico. Ad ogni modo, sarebbe interessante capire quando sono insorti questi sintomi, se erano già presenti da tempo e si sono acuiti, anche rispetto ad un possibile evento o condizione precipitante e quali possano essere le sue risorse su cui fare leva, perché anche quando sembrano non esserci, in realtà vanno solo cercate e scoperte.
Le auguro tutto il meglio.
3 MAG 2022
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Buongiorno, sento la sua sofferenza e sarebbe utile iniziasse a trovare delle nuove modalità per prendersi cura di questo vissuto. Già che ha scritto qui è un primo passo in una nuova azione che ha messo in atto, ora è il momento di continuare.
Potrebbe parlare con le persone a lei care, i familiari, amici, colleghi o come le consigliava la mia collega rivolgersi a dei professionisti del sistema sanitario pubblico: medico di base, consultorio, reparti ospedalieri che la possano indirizzare e supportare in questo difficile momento.
Un abbraccio
Carolina
3 MAG 2022
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Buongiorno, quando la sofferenza diventa insopportabile si cercano dei modi per arginarla. Questi modi a volte diventano dei sintomi, cioè delle costruzioni che hanno lo scopo di far stare meglio ma che contemporaneamente causano ancor più sofferenza. Parlarne è sicuramente la via che può aiutare di più. È sicura che l'ostacolo al suo chiedere aiuto è il pagamento della psicoterapia? Difatto molti psicoterapeuti propongono pagamenti sostenibili alla persona e nei consultori un tot di colloqui è gratuito. A volte il "non me lo posso permettere" (economico) copre piuttosto una difficoltà a fare il primo passo verso un Altro che possa dare una mano, per timore, vergogna, paura del giudizio, non solo dello psicoterapeuta ma magari anche di amici e familiari che potrebbero venirlo a sapere. Queste sono tutte questioni affrontabili in un percorso di parola, per cui non esiti a telefonare, il suo tempo di domandare è già arrivato!
Un caro saluto,
Dott.ssa Veronica Rinaldo
A Firenze, Livorno e on-line
3 MAG 2022
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Cara Notpennysboat, la sua è un'età particolare, non è più una ragazzina e non è ancora una donna. Se ha finito la scuola superiore deve scegliere gli studi oppure avviarsi, se non l'ha già fatto, ad un lavoro... la sua età richiede uno scatto di crescita, di compiere delle scelte ed a volte, per molti motivi, non riusciamo a farle. Questo essere "impantanati" crea molta sofferenza ed a volte si ha bisogno di una mano per uscire da quello che sembra un banco di sabbie mobili. Alla sua età si è anche molto veloci, spesso, e la psicoterapia ha ottimi risultati. La incoraggio ad intraprendere un percorso, la aiuterà senz'altro. La capisco e la saluto con affetto.
3 MAG 2022
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Buongiorno,
In questo suo messaggio c'è un vissuto di grandissima sofferenza emotiva e dolore mentale.
Capisco benissimo che la terapia è costosa ma soprattutto se ha questi pensieri e mette in atto comportamenti di autolesionismo è fondamentale rivolgersi ai servizi sanitari della sua zona quanto prima (che rispetto ad una terapia nel privato ha costi molto più contenuti).
Le consigli quindi di rivolgersi a questi servizi quanto prima o attraverso il suo medico di base.
30 APR 2022
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Buongiorno.
Da ciò che racconta si coglie una grande sofferenza interiore che, credo, abbia bisogno di un contenimento immediato. Per prima cosa potrebbe rivolgersi al suo medico o direttamente ai servizi territoriali (Centro Salute Mentale).
E' poi in arrivo il bonus psicologico, di cui lei potrebbe forse usufruire. Non si sa ancora precisamente come si potrà richiedere ma si tenga informata e vedrà che potrà trovare una soluzione al suo disagio con l'aiuto di uno/a psicoterapeuta.
Cordiali saluti
Dott.ssa Monica Diamantini
30 APR 2022
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Gentile Notpennysboat, dal suo messaggio si comprende il forte disagio che lei sta vivendo e le consiglio innanzitutto di confidarsi con una persona matura, che potrebbe essere anche uno psicologo per un solo colloquio, perché gli parli bene della sua situazione e la sostenga. Lei parla di tagli per distrarsi dal dolore mentale, e deve fare un po' di chiarezza con se stessa sulle origini di questo dolore perché ne può uscire, può trovare sollievo e un orientamento parlando con un professionista e anche con le persone di fiducia. Se non riesce a confidarsi a voce, può scrivere, mandare messaggi come sta facendo a questo sito. Quei tagli e quella fatica che provoca quotidianamente si possono trasformare in un inizio per una dimensione in cui non si sente più sola. Guardi, in verità, non siamo veramente soli, la solitudine è data tante volte dalla difficoltà a fare il primo passo e chiedere aiuto. Ma lei ha già iniziato a chiedere aiuto con questo messaggio ed è sulla buona strada. Continui così, legga anche i messaggi che le arrivano di risposta da questo sito, che sono animati dall'intenzione di aiutarla. A vent'anni il mondo lo scopriamo, ci fa paura, ci fa sentire anche in gabbia. Ma le ripeto, non siamo soli, lei non è sola. Troverà poi nella sua zona servizi pubblici che offrono servizi di sostegno e consulenza, a cominciare dal medico di base. Si faccia sentire. E le auguro che un giorno questo periodo sarà solo un momento da ricordare e che potrà tornare il sorriso suo suo volto. Coraggio e un carissimo augurio. Dott. Roberto Lasagna, Alessandria
29 APR 2022
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Cara Notpennysboat, mi rendo conto che stai attraversando un periodo di grande difficoltà e sofferenza e che senti il bisogno di farti aiutare da uno specialista. Questo è già di per sé molto positivo: capire che da soli non si riesce a uscire da una situazione difficile è un primo passo indispensabile per trovare una soluzione. Come ovviare, allora, al problema economico che tu metti in primo piano? Un primo tentativo che puoi fare è quello di ricorrere al Servizio Pubblico che, A VOLTE, offre la possibilità di ricevere un aiuto di buona qualità. La decisione va, però, valutata attentamente con il proprio Medico di base perché vi sono differenze talvolta sostanziali tra una ULS e un'altra. Un altro canale non trascurabile è quello delle Associazioni no profit specializzate nel supporto psicologico: anche qui bisogna però sincerarsi che dispongano di psicoterapeuti esperti. Anche le Parrocchie spesso sono in grado di orientare un persona che soffre verso Servizi validi. Buon ultimo, molti professionisti accettano di prendersi in terapia anche persone che hanno difficoltà economiche: basta chiedere.
Un caro saluto.
Dott. Gabriele Andreoli - Psicologo psicoterapeuta - Isola della Scala (VR)
29 APR 2022
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Buongiorno Notpennysboat,
Percepisco una grande sofferenza, che risulta quasi tangibile nonostante le poche righe che ha scritto. Accolgo questa Sua sofferenza.
Parlarne con un* professionista potrebbe aiutarla a dipanare ciò che prova, dandogli un senso e trovando insieme strategie per alleviare ciò che la fa soffrire.
Per quanto riguarda l'aspetto economico, esistono sul territorio servizi pubblici legati al sistema sanitario nazionale che le permettono di prendersi cura di sé senza doversi necessariamente rivolgere a qualcuno nel privato.
L'attesa per un colloquio potrebbe essere maggiore, certo, ma, pur di poter trovare l'aiuto che cerca, potrebbe provare a fare un tentativo.
Potrebbe provare a cercare il servizio a lei più vicina (ad esempio un CPS, centro psicosociale, o un consultorio), che saprebbe poi indirizzarla verso il luogo più adatto alle Sue esigenze. Altrimenti, potrebbe anche parlarne con il medico di base, facendosi indirizzare direttamente da lui.
Non lasci che tutto questo finisca con il sovrastarla, non deve necessariamente gestire tutto da sola, provi a farsi aiutare.
29 APR 2022
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Mia cara rivolgiti al tuo medico di famiglia il/la quale saprà indicarti la via da seguire. In base alla sintomatologia deciderà quale è la via da seguire. Potrà prescriverti degli antidepressivi o se lo terrà opportuno inviarti ad un centro per la salute mentale del S.S.N. dove potrai essere seguita con terapia farmacologica e/o con terapia psicologica. Piangere non serve, per uscire da questa situazione devi reagire tempestivamente, segui il mio suggerimento vedrai che ne troverai giovamento.
Auguri
Dott.ssa M.A. Consalvi
29 APR 2022
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Cara Notpennysboat,
quella che racconti è davvero una grande sofferenza, che merita di essere accolta, ascoltata e che ha bisogno di un aiuto concreto per defluire. Se le possibilità economiche non ti permettono il settore privato, prova a rivolgerti ai servizi del territorio come ad esempio i consultori familiari della tua zona, come anche alle associazioni di seiche offrono percorsi a tariffe agevolate o anche pro bono: un esempio è Psicoterapia aperta.
Un caro saluto
Dr.ssa Maria Beatrice Brancati
29 APR 2022
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Gentile utente,
la condizione che descrive necessita di un contenimento e il suicidio non ne rappresenta la soluzione.
Condivida innanzitutto il suo malessere con chi le sta accanto, con la sua famiglia di modo che possiate trovare insieme un contesto pubblico entro il quale lavorare sul disagio che sperimenta.
E' necessario che lo faccia.
Restiamo a sua disposizione per qualsiasi informazione in merito.
Cordialmente,
Studio Associato Dott. Diego Ferrara Dott.ssa Sonia Simeoli
29 APR 2022
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Cara Notpennysboat,
Innanzitutto mi preme dirle che mi é arrivata molto la sofferenza che sta vivendo in questo periodo della sua vita e mi dispiace che non ci sia nessuno ad aiutarla. Purtroppo quando si cade in questi periodi bui si fa fatica a rialzarsi per vedere un po' di luce. Mi sento però di consigliarle delle vie alternative alla terapia privata, come i dipartimenti di salute mentale che sono capillari in tutti i territori. Si informi bene sul tipo di servizi che offrono e valuta le opinioni dell'utenza, dopodiché faccia la richiesta di aiuto che é il primo step necessario per rialzarsi dalla condizione di sofferenza che sta vivendo. Parlare con qualcuno dei nostri problemi senza nasconderli, é già un primo atto di cura.
Le mando un caloroso saluto
Dott. Simone Tetti