Buongiorno, sono una donna di 34 anni e da circa 3 mesi mi sto frequentando con un uomo di 35 che 3 anni fa ha perso la moglie di tumore. Tra di noi si è creata una certa sintonia, il rapporto necessita di moolta pazienza, vedo passi da parte sua tutti i giorni. Sono forte, ma delle volte no mi rendo conto di essere la seconda scelta, e so che mai sarò la prima, questo mi fa male, ha momenti in cui ci pensa mentre stiamo insieme, non mi ha mai parlato di lei, sono io a capirlo quando viaggia con i pensieri perché gli occhi cambiano. Mi dice che vorrebbe non arrivare a natale e ieri gli ho detto che delle volte è egoista nel dirlo, perché ovviamente mi ferisce.
Come devo comportarmi in generale?
Grazie mille
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8 NOV 2022
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Cara giovane donna, piacere di conoscerla.
Mi parla di una frequentazione di circa tre mesi con un uomo leggermente più grande di lei con cui si è instaurato un gradevole feeling. La sua richiesta è comprendere come comportarsi, quello che le suggerisco in un primo momento è di ascoltarlo silenziosamente, supportarlo quando lo vedo triste, tuttavia non porgli troppe domande o aspettative. Ha detto bene..."pazienza" è la parola chiave in questo rapporto e mi permetto di aggiungere anche "tenacia". Lui c'è...e non ha intenzione di abbandonarla.
Ho solo un quesito da porle, se desidera rispondermi, le è già capitato nella sua vita di non sentirsi una prima scelta? A quali episodi relazionali lo collega, così istintivamente?
Grazie per l'apertura e buon proseguo,
Dott.ssa Giorgia Barretta
8 NOV 2022
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile utente, non deve vivere questa relazione come se dovesse svolgere un compito particolare. E' il suo compagno che dovrebbe farsi aiutare, attraverso un percorso psicoterapico, ad elaborare il lutto. Probabilmente non è ancora pronto ad avere un'altra relazione e vive con un senso di colpa questa vostra storia. Comprendo molto bene quanto la questione sia complessa, ma non è giusto che lei si senta, in questo vostro rapporto, come se fosse di troppo, o come si trattasse di un ripiego; chiaramente questo la fa sentire insicura e priva di importanza. Credo che lei dovrebbe parlarne con lui, in maniera chiara, suggerendogli di farsi aiutare e comunicandogli, sempre in maniera chiara, che il suo comportamento è inadeguato e ingeneroso nei suoi confronti. Può fare questo perché è veramente l'unico modo che può aiutare sia il suo compagno sia la vostra relazione. Le faccio tanti auguri e rimango a disposizione per eventuali ulteriori suggerimenti. Dott.ssa Daniela Noccioli.
8 NOV 2022
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gentilissima Sista, grazie per la condivisione. Capisco la situazione che descrive, e ne comprendo dubbi e fatiche.
Parlare con un terapeuta potrebbe aiutarla ad individuare delle strategie per poter proseguire in questa relazione.
Resto a disposizione
8 NOV 2022
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Buongiorno,
posso capire la sua difficoltà a sentirsi parte di questo rapporto, in cui l'immagine della povera moglie è ancora molto presente e si palesa in una veste di tristezza e amarezza per la prematura perdita. Probabilmente, in questo momento iniziale del vostro rapporto, potrebbe esserle utile sentirsi come la nuova possibilità di amore e vitalità per il suo compagno, che se non riuscisse ad elaborare il lutto potrebbe eventualmente farsi aiutare da uno psicoterapeuta. Da parte del compagno potrebbe esserci anche la paura di perdere di nuovo l'amore e l'affetto e per questo essere ancora ancorato a ciò che lo rendeva felice e sicuro. In questo caso esternare ed esplicitare il proprio sentire con tenerezza nei momenti di contatto e vicinanza fra di voi potrebbe riuscire a sciogliere qualche nodo e a far proseguire la vostra relazione in modo positivo.
Le auguro il meglio.
Dott.sa Elisa Zappini
8 NOV 2022
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Buongiorno cara, mi sembra di aver capito che la sua posizione soggettiva è di colei che non arriva mai prima. Di qualcuno che non è desiderato abbastanza. Questa potrebbe essere una delle chiavi di lettura della sua questione personale. . Siamo noi che scegliamo col nostro fantasma, dove situarci nel desiderio dell’altro
8 NOV 2022
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Forse sarebbe utile che lui qualche volta potesse parlare liberamente di lei e raccontarle tutto il cammino del loro amore e della malattia. In fin dei conti non è una rivale, ma una sua alleata, che probabilmente veglia benevola su di voi.
8 NOV 2022
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Buongiorno,
È comprensibile la sua difficoltà perché da un lato soffre per la sofferenza del partner e dall’altra soffre per non poterlo aiutare come vorrebbe. Ma questo è fatto apparente perché in realtà lei lo aiuta costantemente con la sua presenza standogli accanto. Il lutto necessita di elaborazione e tempo, tuttavia può essere importante a volte ricorrere ad un aiuto esterno di tipo psicoterapico se rimangono delle aree interne di rappresentazioni psichiche che premono influenzando il tono dell’umore.
Dott. Pietro Salemme
