Come gestire il rapporto con uomo che non vuole assumersi responsabilità?
Buongiorno, sono una donna di quasi 40 anni e sto da cinque anni con un uomo che oggi ha 45 anni. Lui è figlio unico, con genitori divorziati (il matrimonio è finito a causa di un tradimento da parte del padre) e vive ancora in casa con sua madre. Io e lui viviamo in città diverse (Firenze io, Varese lui), per questo motivo ci vediamo soltanto nel fine settimana, ma senza continuità perché il mio fidanzato lavora molto e quindi dedica al rapporto soltanto pochi ritagli di tempo (quando viene a trovarmi il sabato sera alle 21, va via la domenica alle 15, quindi stiamo insieme meno di 24 ore!). In questi 5 anni non ha mai parlato del desiderio di convivere o di trovare un modo per accorciare la distanza, sono stata sempre io a prendere questo argomento. Addirittura, da due anni ha comprato una casa (perfetta soltanto per un single, viste le dimensioni!) senza però ristrutturarla e quindi creare una situazione che ci consenta di trascorrere più tempo insieme. Dice sempre che non ha tempo, che il lavoro gli porta via troppe energie, che la situazione così com'è a lui sta bene, perché se avesse una fidanzata nella sua stessa città avrebbe problemi a portare avanti un rapporto. Inutile dire che è molto legato a sua madre, nei confronti della quale non ha mai avanzato alcuna critica, a differenza di quanto fa invece con il padre. E' un uomo elegante, tiene molto all'abbigliamento, gli piace il lusso e la comodità. Quando usciamo insieme si guarda sempre intorno, guarda le altre donne con insistenza, non si tratta di sguardi distratti oppure occasionali, ma se vede una donna che lo incuriosisce la guarda e la riguarda, come se la studiasse! Nonostante gli abbia detto più volte che detesto questo atteggiamento giudicandolo poco rispettoso nei miei riguardi, mi dice che sono io ad esagerare, che non c'è niente di male in questo suo modo di fare, anche perché lo fa, lui dice, per curiosità rispetto all'abbigliamento delle donne e al loro modo di porsi. Con me non è mai stato prodigo di complimenti, anzi è più incline alla critica che all'apprezzamento. I suoi regali, scelti esclusivamente in base al suo gusto (dice che non mi regalerebbe mai una cosa che piaccia soltanto a me!), sembrano corrispondere più all'idea che si è fatto di me che a quello che sono veramente. La sua totale mancanza di progettualità mi fa stare male, mi crea insicurezza, mi fa credere che la distanza sia per lui una situazione di comodo. Quando parliamo di questo argomento dice che sono un'ingrata, che non apprezzo i sacrifici, anche economici, che ha fatto in questi anni per venirmi a trovare. Ora mi trovo ad un bivio, se continuare o chiudere questa storia . Non credo nel fatto che le persone possano cambiare, anche perché se non sono bastati cinque anni a fargli venire voglia di andare via dalla casa materna (preciso che non ha mai avuto in vita sua una convivenza neanche con le altre fidanzate!) e vivere una relazione più adulta con me, dubito che possa accadere un miracolo da qui in avanti. Vi sarei grata se poteste darmi un consiglio.