Vorrei solo andare via, mi sento persa
Buongiorno a tutti! Scrivo per avere qualche consiglio sulla situazione che sto vivendo e che da tempo ormai mi fa stare veramente male, scusandomi in anticipo per la lunghezza. Sono una ragazza di 23 anni, vivo con mia mamma e con i miei nonni (che sono tornati da noi da un paio di mesi). La mia situazione famigliare è un po’ complicata: mia madre è una donna che adoro e che stimo sotto tanti punti di vista, ma esce da 20 anni di tossicodipenza curata poco prima della mia nascita e alla quale io -forse erroneamente- attribuisco io suo essere una brava persona ma una madre completamente assente. Lei c’è in casa, non ha mai lavorato, però oltre a questo non va. Non ha passioni, amici, e non mi ha mai seguita sotto il profilo “emotivo-psicologico”, complice anche (purtroppo) una grave malattia che l’ha colpita anni fa, dalla quale ora è fortunatamente guarita. Molto spesso da essere tuttavia una persona a parole molto cattiva -non solo con me-, e questo alla lunga mi ha ferito profondamente, anche se sono consapevole del fatto che non sia cattiva, solo molto sola e triste (e questo è uno dei motivi per cui non riesco a fare qualcosa che, direttamente o indirettamente, secondo i suoi “schemi mentali”, potrebbe ferirla). I miei nonni anche, sono persone buone ma logicamente segnate dal burrascoso passato della nostra storia. Hanno sempre fatto di tutto per me, nonostante siano persone caratterialmente un po’ difficili da gestire (mio nonno è sempre stato veramente molto severo, ad esempio. Mia nonna è emotivamente provata e molto fragile: quando avevo 14 anni tentò il suicidio davanti a me, stavamo litigando, avevamo saputo da poco della malattia di mia madre -che era ricoverata- e lei era veramente distrutta). Io ho sempre cercato di vivere la mia vita in funzione loro. Non ho mai fatto tardi la sera per non farli preoccupare, ho scelto il liceo che loro avrebbero voluto e così per l’università. Ho sbagliato. Adesso sono indietro di due anni, non riesco ad andare avanti. Vorrei fare tutt’altro nella vita, ma economicamente dipendo da loro. Vorrei trovare un lavoro, ma loro cercano di fare qualsiasi cosa per impedirmelo, facendomi sentire sbagliata, dicendomi che sono praticamente una nullità, non in grado di fare determinate cose, una delusione. È difficile riassumere i rapporti che ho con loro. Dopo anni sento di aver interiorizzato questi pensieri (ho perso anche un anno al liceo) e di non essere in grado di poter diventare indipendente. Io vorrei trovarmi un lavoro per avere delle mie finanze (ma fare la cameriera part time o mestieri simili è da “persone che non hanno sogni”) e studiare ciò che mi piace, però non ho il coraggio di farlo e senza la loro approvazione è praticamente impossibile. È come se nel tempo avessi accumulato una sorta di “disperazione” nei loro confronti e al tempo stesso l’affetto che nutro per loro mi impedisce di ferirli con le mie scelte, più di quanto lo siano già stati dalla vita e nonostante personalmente reputo il loro modo di ragionare su certi argomenti completamente sbagliato. Mi sento una stupida perché mi sembra di essere una quattordicenne nell’affermare queste cose. Vorrei solo riuscire a capire la mia strada e vivere serena, però purtroppo non so da dove iniziare. Scusate la lunghezza del mio sfogo, grazie mille se risponderete. Spero di poter far tesoro di qualche consiglio.