Buon pomeriggio ho 36 anni, sono mamma di due bellissimi bambini, una separazione alle spalle, ma da un po di anni che ho paura di tutto se rimango sola in casa, se devo fare la spesa. Non vado da nessuna parte se non sono accompagnata, anche a lavoro ogni tanto ho paura di svenire, di sentirmi male. Non riesco ad andare da nessuna parte sola e se vado in dei posti mi capita di star male... ho paura di svegliarmi la mattina perché credo sempre di sentirmi male.. non ce la faccio più...vorrei essere autonoma, uscire sola, fare la spesa sola... grazie anticipatamente
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2 MAR 2016
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Cara Mary
credo che in quello che le succede ci sia espressa "un'ansia da prestazione" per l'impegno e la grande responsabilità che comporta essere mamma e dover accudire e gestire i suoi figli, credo, all'incirca da sola.
A questo punto della situazione i suoi sintomi però le parlano di un bisogno di elaborare anche emozioni profonde che, probabilmente, non sono state del tutto comprese nelle loro implicazioni emotive.
Col non essere autonoma, lei esprime il bisogno di essere accudita e aiutata e forse, nella realtà quotidiana, non riesce a chiedere l'aiuto che le serve.
Un percorso di psicoterapia l'aiuterà a ritrovare equilibrio.
I suoi sembrano sintomi somatici da "crisi d'ansia", però è anche vero che, delle verifiche mediche risultano importanti e necessarie.
Quindi non perda tempo e si attivi in tal senso.
Un caro saluto
Dott. Silvana Ceccucci psicologa psicoterapeuta
8 MAR 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Mary
le ragioni di tanta ansia e insicurezza possono essere molte e ci vorrebbe del tempo e un incontro diretto per comprenderle insieme.
Le risposte ad un problema non sono mai univoche e la soluzione non è quasi mai immediata. Un processo di conoscenza di sè e della propria storia è il punto di partenza, per andare alla ricerca delle possibili soluzioni. Nessuna soluzione a tavolino sarà mai corrispondente ai suoi bisogni reali, perchè la migliore soluzione possibile può trovarla solo lei. L'aiuto di un professionista potrebbe aiutarla a consolidare i suoi punti di forza, per poi andare insieme verso la ricerca di una nuova strada da percorrere.
Tatiana Sicouri
Psicoterapeuta
4 MAR 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Mary,
di sicuro, la separazione coniugale e la responsabilità di accudire e crescere due bambini hanno contribuito all'emergere del suo disturbo d'ansia.
E' molto probabile però l'incidenza di altri fattori precedenti e inerenti ai suoi eventi di vita e alla sua struttura di personalità, fattori tutti che andrebbero analizzati in un percorso di psicoterapia.
E' evidente il disagio che lei vive nell'essere vittima delle sue fobie, specie quelle di tipo ipocondriaco e di incapacità a fidarsi di se stessa e quindi stare da sola, cosa che la rende fragile e potenzialmente manipolabile col rischio di reiterare circoli viziosi patogeni.
Urge un percorso di psicoterapia preferibilmente cognitivo-comportamentale per guadagnare la agognata autonomia personale come base per relazioni future più mature.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
3 MAR 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Mary, è ben comprensibile che il carico di responsabilità nell'accudimento dei Suoi bamabini e nel fronteggiare la realtà odierna che è oggettivamente difficile per tutti possano produrre uno stato di stress che può manifestarsi con le paure che Lei descrive.
Ma è pur vero che, nonostante tutto Lei ce l'ha fatta. Io credo che un supporto psicologico, una terapia breve, Le sarebbero certamente di aiuto per ritrovare fiducia in Lei e nelle Sue forze. Lei è giovane ed ha tutto il diritto di vivere una vita piena e felice. Una psicoterapia molto efficace in situazioni quali quella che descrive è la psicoterapia ipnotica neo eriksoniana.
Con simpatia
Dr. Marco Tartari,
Asti
2 MAR 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Mary, dalle sue parole emerge la grande sofferenza che vive in questo momento, deve essere proprio difficile sentirsi così impotente. Detto questo vorrei ricordarle che ha cresciuto due figli e che può riprendere in mano la sua vita, un passo alla volta con l'aiuto di qualcuno. Perché restare sola in questo momento? Si affidi ad un professionista. Sono certa che ritroverà la sua energia se si prenderà cura delle sue paure. Osservando i suoi figli le sarà capitato che uno di questi abbia avuto paura di qualcosa, tipo del buio, cosa ha fatto lei? Faccia la stessa cosa per se stessa.
Un abbraccio.
2 MAR 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno carissima Mary,
Il suo potrebbe essere un disturbo d'ansia. Le consiglio cosi come scritto dai colleghi di iniziare un percorso psicoterapeutico: non è importante l'indirizzo e la formazione del terapeuta. Credo che il primo passo lo abbia fatto scrivendo in questo spazio: Si prenda cura di lei!
Un abbraccio e buona vita.
1 MAR 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Mary,
dalle sue parole traspare tutta l'ansia ma anche tutta la frustrazione del vivere in questa "trappola emotiva". Probabilmente essa ha una sua origine, vari fattori concomitanti potrebbero aver innescato questi timori, e altrettanti possono aver dato vita a circoli viziosi che l'hanno mantenuta ed amplificata nel tempo, restringendo la sua qualità di vita.
Credo che per il suo benessere in primis, e per quello dei suoi bambini, in modo da poterli crescere serenamente, accompagnandoli ed essendo presente nelle loro attività quotidiane, nonché per esprimere se stessa, i suoi bisogni, prendersi i suoi spazi ed arricchire la sua vita, le sia necessario un percorso psicoterapeutico. Attualmente l'approccio cognitivo comportamentale risulta particolarmente valido per il trattamento degli stati ansiosi e per la gestione dell'emotività. Personalmente, come altri colleghi, offro anche servizi di consulenza online, per varie situazioni, tra cui ad esempio l'iniziale impossibilità di raggiungere studi di ricevimento per timore di uscire soli.
Resto a disposizione per ulteriori informazioni,
un caro saluto,
dott.ssa Chiara Francesconi
1 MAR 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Mary,
per risolvere questo problema, che sembra essere causato dall'ansia, Le consiglio di rivolgersi ad un terapeuta, bello specifico le consiglio un analista lacaniano.
Uno stato d'ansia così forte, se non trattato, potrebbe peggiorare.
A disposizione.
Un caro saluto.
Dott.ssa Fornari Daniela
1 MAR 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Mary,
il suo è presumibilmente un disturbo d'ansia e come tale abbisogna di una cura psicologica, oltre eventuali farmaci, se il medico li riterrà opportuni.
Le consiglio anzitutto di recarsi dal medico o da uno psicologo per la diagnosi e, se la mia fosse confermata, di non limitarsi assolutamente ad una eventuale cura farmacologica perchè lascerebbe quasi inevitabilmente i fattori psicologici che sostengono i disturbi invariati con le ovvie conseguenze.
Scelga perciò uno psicologo psicoterapeuta con cui si senta a suo agio.
Tenga anche presente che la solitudine in generale peggiora i disturbi d'ansia.
La Terapia Strategica Breve è molto efficace, ma un 'integrazione di essa con un approccio più attento anche al passato è altamente consigliabile.
Sul mio sito può trovare articoli sul trattamento degli attacchi di panico che sono anch'essi disturbi d'ansia e quindi analoghi per trattamento.
Cordiali saluti