Come deve essere una famiglia per essere normale?

Inviata da Federica Zedda · 16 set 2020

Sono una 24 enne che va per i 25, prima di 3 figli. Mi reputo ottimista e allegra rispetto alla mia esistenza ma ci sono delle ombre che non riesco a contrastare. Una è sicuramente la mia famiglia. Amo molto mia madre e i miei fratelli, ho un rapporto conflittuale sin dalla tenera età con mio padre. Sento che però la mia devozione alla famiglia non viene nemmeno notata. Non che lo faccia per sentir complimenti, ma mi sento trascurata. Entrambi i miei fratelli hanno problemi di depressione, attacchi di panico e hanno causato diverse preoccupazioni. Per non caricare ulteriormente i miei genitori ho tenuto riservate preoccupazioni di minor rilievo rispetto alla condizione medica dei miei fratelli, che però mi hanno fatto soffrire e tutt'ora mi preoccupano, cercando di gestirle in autonomia. Ora sento di star soccombendo e ho provato più volte ad esporre i miei problemi ma mi è stato risposto che, appunto, sono di minor rilievo e spesso sono solo i """drammi""" della crescita ( e non meritano un colloquio con uno specialista).
Un'altra cosa che mi pesa è la situazione di perenne contrasto con i miei fratelli, che purtroppo condiziona la mia serenità in famiglia. In tutta onestà non mi sento amata da loro. Io invece sono molto affettuosa caratterialmente, mi prodigo in mille modi per le persone a me care. La vita con loro è sempre stata molto conflittuale.. i miei genitori non hanno mai cercato di pacificarla, anzi, molto spesso inconsapevolmente ci mettevano l'uno contro l'altra, per esempio punendo tutti per le colpe di 1 o dividendoci in diverse stanze quando eravamo troppo chiassosi. Adesso, da adulti, ogni loro richiesta è una pretesa, c'è molta prepotenza , rabbia e anche violenza fisica a volte nelle nostre dinamiche. Se prima avrei fatto un passo indietro per evitare lo scontro, adesso sono stanca di dover continuare a dover essere quella superiore a tutto, paziente, ritirata. Allo stesso tempo però non riesco veramente a gestire ( ne a sopportare) qualsiasi genere di conflitto. Sto male per giorni. Mi scervello e non ci dormo la notte. Vorrei vivere in una famiglia unita, invece non sento alcun sostegno se non economico..
La seconda ombra è sicuramente il mio carattere, impetuoso e difficile. In realtà sono molto fragile, ho una vita interiore logorante e do peso ad ogni cosa, vivo le emozioni con un'intensità che mi consuma, per questo sento che mi farebbe bene condividerle ma non c'è quel genere di intimità con i miei familiari. Affronto tutto con mille calcoli e riserve, spesso non mi sento all'altezza delle cose e cerco "compagnia" ogni volta che faccio qualcosa, dall'andare a lezione all'andare al cinema. Da sola rinuncio, anche se devo solo andare a comprare il latte. Ho portato la mia generosità e desiderio di condivisione al suo apice negativo che corrisponde appunto al non tenere né desiderare niente per me e non saper stare da sola con me stessa.
Il peso familiare più grande è lo studio. Vorrei diventare una fotografa, ma ho già rinunciato alla prospettiva di poter lavorare in questo campo perché a casa mia non è reputato dignitoso. Continuo a studiare, da ormai 6 anni e diversi cambi di corso, per una laurea triennale. Ho terrore degli esami, quando studio ho necessità di approfondire ogni parola, perché sennò non mi sento preparata a sufficienza. Sono lentissima. Cerco qualsiasi scusa pur di non mettermi a studiare perché ogni ora sui libri mi ricorda questo fallimento. Rincarano la dose i miei genitori, in particolare mia madre ( con mio padre non parlo) che, come sempre, nemmeno si accorge delle mie difficoltà. Per lei è solo distrazione. Vorrei mollare tutto e farmi la mia vita, andare a vivere con il mio compagno e avere un figlio e farmi la mia famiglia. Il mio desiderio più grande è questo.. una famiglia normale, affettuosa, unita.

Immagino comunque che tutta questa serie di piccolezze non sia altro che l'ingresso nel mondo degli adulti. In realtà non ho domande, se non una... È normale tutto questo? Grazie per il vostro tempo..

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Miglior risposta 17 SET 2020

Cara Diana,
La normalità è un concetto molto contraddittorio e suscettibile di interpretazione. Consideriamo normale ciò che è tipico, in senso di molto frequente oppure ideale, come vorremmo che fosse. Ecco che si apre un ampio tema su quanto la nostra vita si discosta da come vorremmo che fosse.
A me sembra che la tua famiglia in questo momento, come te d'altronde, stia soffrendo molto, forse perché vorreste essere tutti in un modo ma ognuno di voi non ci riesce. I tuoi fratelli vorrebbero essere sani ma non riescono da soli, i tuoi genitori, sono sicura li vorrebbero sani, ma non sanno cosa fare e quando sentono che anche tu desti preoccupazione probabilmente la cosa migliore che gli viene da fare è sminuire, normalizzare il tuo dolore. Solo che questo fa ancora più male, perché come dici tu, non fa sentire visti.
Riesco a capire la tua preoccupazione e voglio dirti che sono sbalordita dalla tua capacità introspettiva, dall'uso delle parole che fai e da come riesci ad esprimere perfettamente le tue emozioni, tanto che mi chiedo se tu non sia più grande o non stia studiando psicologia!
Non so se sia possibile riparare questa crepa che si è creata nella tua famiglia poiché immagino che la loro difficoltà nell'accettare i problemi non gli permetterebbe di seguire una terapia familiare, ma puoi provare a proporla. In alternativa puoi cercare un supporto per te, per crescere curando questa ferita interna che non è nemmeno così comune: a prescindere che loro ti amino o meno, il fatto che tu non ti senta amata dalla tua famiglia è qualcosa di molto doloroso. Non devi fare tutto da sola, se hai bisogno di sentirti accompagnata in questo momento (in tutti i sensi) non c'è nulla di male.
In abbraccio virtuale




Michaela Mortera

Dr.ssa Michaela Mortera Psicologo a Civitanova Marche

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17 SET 2020

Buongiorno Federica,
pone un buon quesito. La “normalità” di un adulto sta nel riconoscere che il bambino pensa e pensa bene.
La famiglia è un nucleo psicotico perché regna l’imperativo : devi amare.
È una questione enorme ed è difficile dare una risposta in questa sede.
Se volesse approfondire l’argomento tengo un seminario online quest’anno proprio sulla famiglia.
Rimango a disposizione.
Un cordiale saluto.
Dott. G. Gramaglia

Gramaglia Dr. Giancarlo Psicologo a Torino

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17 SET 2020

Buongiorno, non esistono famiglie normali, soprattutto se per normali intendiamo senza problemi. Esitono famiglie con tante situazioni differenti. Sicuramente il contesto e le dinamiche da lei descritte, incidono pesantemente. È probabile che i suoi genitori si trovino in difficoltà nella gestione del tutto. Occorrerebbe approfondire alcuni aspetti, per una maggiore comprensione. Posso comprendere la sua sofferenza e le sue necessità, sarebbe opportuno per lei affrontare un percorso psicologico che le permetterebbe la presa di consapevolezza nei confronti di situazioni che non possono essere modificate, ma accettate e rivalutate, per poi ripartire verso obiettivi che riguardano la sua vita. Potenziando le sue risorse personali, per imparare ad interagire in modo funzionale e adattivo. Forza. Cordiali Saluti

Dott.ssa Nicoletta Massa Psicologo a Quartu Sant'Elena

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17 SET 2020

Cara Diana,
Sicuramente il passaggio ad una vita adulta così come tu la definisci non è sempre lineare e povero di insidie. Non entrerò nel dettaglio della tua storia, poiché ritengo che abbia diritto di essere raccontata e condivisa con un orecchio attento, pronto ad un ascolto unico e dedicato. Ti invito quindi a rivolgerti ad un professionista, che può aiutarti a comprendere e costruire insieme un percorso verso il benessere.
Vorrei rispondere davvero alla tua domanda "è normale?" ma penso si ponga la questione di cos'è la normalità. Certo molte persone affrontano difficoltà simili alle tue, ma tu sei una persona unica, con il tuo mondo, le tue strategie, il tuo modo di funzionare e il tuo personale modo di raccontarti. Sempre con l'aiuto di un professionista puoi cercare di fare chiarezza in tutto questo.
In bocca al lupo
Dott.ssa Taddio

Mind Lab Psicologo a Trofarello

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17 SET 2020

Carissima, I conflitti famigliari sono normali e quando si entra nell'età adulta e si è tutti a casa con i genitori è normale che tra fratelli possano esserci tensioni dovute ad una serie di cose che stanno cambiando.. Capisco li vorrebbe un clima famigliare diverso, ma forse sarebbe il caso di capire da cosa esattamente nascono questi conflitti. Se forse la sua eccessiva disponibilità non la metta nella posizione di persona su cui scaricare tutto.. In ogni caso è giusto anche avere dei desideri di unità famigliare alla sua età, ma pensi che certe cose sono difficili da raggiungere e se un sistema in torno non si può cambiare conviene cercare noi di affrontarlo in modo diverso, cercando di diventare più forti. Se lo studio è un peso prenda la decisione di lasciarlo e con coraggio faccia le sue scelte, quelle che la porteranno verso la SUA strada e la renderanno serena, una vita poco soddisfacente a livello professionale può essere la causa di conflitti interni che poi si ripercuotono anche in famiglia. Affronti con coraggio la sua vita e vada incontro ai suoi progetti con coraggio, vedrà tutto sarà poi più chiaro, magari sarà anche un esempio per i suoi fratelli e le incomprensioni presto passeranno quando anche loro avranno un futuro davanti più certo e più sereno. Cari saluti.
Dott.ssa Barbara De Luca

Dott.ssa Barbara De Luca Psicologo a Catanzaro

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