Sono una ragazza di 20 anni. Spesso mi capita di avere una comunicazione inefficace con mio padre (60enne) per il fatto che manipola la situazione quasi sempre come fa comodo a lui e non ascolta mai il mio punto di vista. Mi fa sorgere una rabbia repressa, che non posso esprimere altrimenti si arrabbia di più lui. Se chiedo consiglio a mia mamma, mi dice di ignorarlo. Insomma… io vorrei che invece di manipolare vittimizzandosi ascoltasse anche quali sono i miei fastidi quando mi parla (piuttosto che dire “ma stavo solo scherzando”, “non hai senso dell’umorismo” e non ascoltare il mio: “a me non fa ridere, mi infastidisce”). Spesse volte è per cose da nulla, altre per tasti molto sensibili per me. Come posso fare per avere una comunicazione sana con lui? Dovrei piuttosto, semplicemente, ignorare totalmente quando dice cose che mi infastidiscono? Grazie
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5 MAG 2023
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Gentile, comprendo le sue difficoltà nella comunicazione con il padre. In queste situazioni purtroppo non è semplice lavorare sull'aspetto relazionale in quanto per farlo sarebbe necessario fare un lavoro in due (sia lei che suo padre), eventualità che dalla sua descrizione mi sembra al quanto remota. Dunque sarebbe utile per lei lavorare individualmente sulle proprie emozioni e sulla loro gestione attraverso un percorso di terapia che posso aiutarla sia a comprendere meglio i meccanismi che muovono la sua insofferenza verso l'atteggiamento del padre sia ad imparare a comunicare in maniera più assertiva lavorando sul senso di consistenza e autostima personale.
Un saluto
6 MAG 2023
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Cara “forzaecoraggio” mi spiace per le difficoltà di comunicazione che esistono tra te e tuo padre. Dalle frasi che tu riporti, si nota che durante la comunicazione emergono rabbia, critica e comportamenti manipolatori. Dal tuo racconto si evidenzia la tua sofferenza per tutto ciò e il bisogno di maggiore ascolto e comprensione da parte di tuo padre.
Molto probabilmente anche tuo padre sente il bisogno di comunicare meglio con te, creando maggiore vicinanza.
Un professionista potrebbe aiutarvi a migliorare il vostro modo di comunicare, nel caso tuo padre fosse disposto a svolgere delle sedute con uno psicologo.
Diversamente, potresti iniziare un percorso individuale. Spesso in una relazione è sufficiente il cambiamento dei comportamenti di una parte affinché si creino cambiamenti nella relazione stessa.
Un caro saluto
Dr.ssa Anna Capriati
5 MAG 2023
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Buongiorno, non ritengo sarebbe utile ignorare qualcosa che le provoca così tanto malessere e rabbia, piuttosto sarebbe efficace cercare di analizzare le sensazioni ed emozioni che prova, che sottostanno alla rabbia, e trovare un modo per esternarle che possa incastrarsi bene con le dinamiche comunicative di suo padre.
Se tra le mura di casa i suoi tentativi di dialogo dovessero risultare inconcludenti potreste valutare l'ipotesi di affrontare tutti insieme delle sedute familiari in cui l'ambiente neutrale e la presenza di un terapeuta può facilitare la valorizzazione dei diversi punti di vista, l'assunzione dei panni dell'altro e lo scardinamento di determinate dinamiche relazionali che compromettono l'ascolto reciproco.
5 MAG 2023
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Ciao, mi sembra che tu stia attraversando un momento difficile nella comunicazione con tuo padre e capisco quanto possa essere frustrante quando si cerca di esprimere un punto di vista che non viene ascoltato o quando si sente manipolata. Sarebbe importante per te esprimere i tuoi sentimenti e bisogni in modo chiaro e assertivo, ma capisco che ti senti bloccata nel farlo, in quanto hai paura di come tuo padre possa reagire. Una terapia individuale potrebbe essere un'opzione per te per esplorare questo problema e trovare modi efficaci per gestirlo. In terapia, puoi imparare come comunicare in modo assertivo e come gestire le tue emozioni, come la rabbia repressa, in modo sano ed efficace. Inoltre, uno psicologo può aiutarti a sviluppare strategie per interagire con tuo padre in modo più costruttivo e meno conflittuale, senza dover ignorare completamente i suoi commenti. In alternativa, potresti considerare la possibilità di coinvolgere tuo padre in una terapia familiare. In questo modo, potreste lavorare insieme per migliorare la vostra comunicazione e risolvere i conflitti in modo più efficace. In ogni caso, è importante ricordare che la terapia può essere un processo impegnativo ma anche molto gratificante, che può aiutarti a crescere e svilupparsi come individuo. Se sei interessata a iniziare una terapia, mi trovi online.
5 MAG 2023
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Cara,
Grazie per aver condiviso questo tuo vissuto familiare, dal quale emerge il tuo profondo desiderio di vicinanza affettiva con il papà. Non è sempre semplice mantenere nel quotidiano una connessione empatica, capisco. Potrebbero esserti d'aiuto alcune strategie assertiva previste dalla CNV.
Osservare ciò che sta accadendo in quel momento negli scambi verbali con il tuo papà, senza introdurre inferenze, valutazioni o giudizi è un primo passo fondamentale, non facile lo so: la mente è "costruita" proprio per formulare giudizi.
Potresti quindi soffermarti su ciò che provi, sui tuoi sentimenti e sui tuoi bisogni.
Avresti poi una richiesta specifica da proporre a tuo padre in una certa situazione, che possa migliorare la vita di entrambi?
Ecco questi sono i quattro pilastri comunicativi, che possono aiutarti a a rinsaldare il profondo legame affettivo con tuo padre e migliorare le relazioni in genere.
Per approfondimenti sulla CNV rimango a disposizione.
Un abbraccio
Dr.ssa Ornella Peloso- Psicologa Pedavena (Belluno)
