Problemi con mio padre

Inviata da Jessica · 7 ago 2022 Terapia di coppia

Buongiorno, scrivo questo post perchè mi trovo in una situazione molto complicata e devastante per me. Sono una ragazza di 23 anni e studio all'università da qualche anno, lontano dalla mia città. Ho un forte problema con la mia famiglia, in particolar modo con mio padre: non riusciamo a comunicare. Da quando ho 8 anni i miei genitori sono separati, all'inizio è stata molto difficile come situazione per me poichè affrontai da sola il tutto: mi allontanai da mia madre (vidi con i miei stessi occhi un suo tradimento verso mio padre) e la delusione della separazione portò mio padre a chiudersi in sè tanto che non potè darmi il supporto emotivo di cui avrei avuto bisogno in quel momento difficile. In ogni caso le cose sono migliorate nel corso degli anni: mio padre si riprese, si prese cura di me tanto che per me lui (a livello familiare) è diventato il mio unico supporto e ho ripreso ad avere un rapporto pacifico con mia madre. Le cose migliorarono anche perchè a 16 anni soffriì in maniera molto grave di anoressia nervosa ed entrambi mi furono veramente molto vicini e mi aiutarono a riprendermi. Dopo questa  premessa, vorrei spiegare quale sia il mio problema attuale. Da un paio di anni non riesco ad avere una relazione pacifica con mio padre e questo per me è veramente un enorme peso in quanto lui per me è veramente essenziale e la cosa che più al mondo non sopporto è avere nuovamente litigi e problemi in famiglia (forse per via del passato problematico che abbiamo già avuto). Purtroppo di carattere lui è molto nervoso, per via delle numerose cose alle quali deve badare: in primis i miei nonni, lui ha dovuto fare molte rinunce e sacrifici per loro che ogni giorno gli chiedono qualcosa portandolo addirittura a dover dare più attenzioni a loro che a sè stesso, a me e a mio fratello...insomma la sua vita è devota a loro. Questa cosa per lui è un enorme fattore di stress che ultimamente non riesce più a gestire e che sfoga in maniera sbagliata: gioca troppo alle slot machine, certe sere beve troppa birra (mai fino ad ubriacarsi però diventa ancora più scorbutico quando beve) e, soprattutto, sfoga questa rabbia verbalmente con me. Da 2/3 annetti circa, è costantemente arrabbiato con me...non riusciamo più a comunicare. Mi urla per qualsiasi cosa sbagliata che faccio o che dico (es. l'ultima volta è partita una discussione perchè a detta sua non ero vestita bene e appena mi sono messa a piangere perchè ero stufa di quei discorsi, ha iniziato a urlarmi contro perchè piangevo...). Per un lungo periodo sono riuscita a sopportare questo nervosismo, queste urla, questi rimproveri insensati, rimanendo nel mio e soffrendo silenziosamente perchè so quanto è difficile la vita di mio padre, ma mi sto accorgendo che non ce la  sto facendo più...che non riesco più a starmene zitta perchè non ce la faccio più a subire tutta questa  rabbia. (lui stesso ha ammesso che sfoga questa sua rabbia con noi, senza farlo di proposito...ovviamente si tratta solo di discussioni, lui non si è mai permesso di alzare le mani perchè non è assolutamente un violento...ha solo una vita molto difficile che non riesce più a gestire, è  lui la prima vittima).  Quando rispondo è solo per dirgli che non merito questo, che il suo è solo uno sfogo...ma questo lo porta ad arrabbiarsi di più e a continuare a litigare. Quasi ogni giorno è così e io non ce la faccio più, tra l altro mi ritrovo gli altri familiari che mi dicono su a loro volta perchè per loro dovrei tollerare e basta, non dovrei permettermi di rispondere. Sono devastata, in parte vorrei scappare per trovare la serenità (quando ero via per studiare stavo bene, ero felice di stare lontano da casa) ma dall'altra parte vorrei fare qualcosa per salvare il nostro legame. Fino a ieri avevo programmato di fermarmi un anno a casa per risparmiare un po di soldi prima di andare via di nuovo, ma data la situazione sto pensando di andarmene nuovamente...voglio andamene, ma lui sicuramente cercherà di farmi cambiare idea perchè non vorrebbe che io vada via solo per lavorare (purtroppo devo aspettare un anno per iniziare la magistrale e andare via) e ho paura di lasciarmi convincere perchè mi sentirei in colpa verso di lui, ma solo andando via posso essere serena...cosa posso fare?

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Miglior risposta 8 AGO 2022

Gentile Jessica,
Comprendo la difficoltà di stare in questa situazione che racconta con dovizia e generosità. I contenuti preziosi che trascrive sono molti e in questo contesto non posso offrigli il giusto spazio e tempo che meritano.

Mi permetto solo di riportare la sua significativa riflessione finale: stare dove è perdendo la sua serenità, o partire sentendosi in colpa. Le premesse della sua storia non sono accessorie e anzi, sono importanti per comprendere le ragioni che l’hanno portata ad occupare proprio questa posizione con suo padre, così, oggi, e a porsi la domanda “cosa posso fare?”
Non lo so e non posso rispondere per lei, ma posso pensare che un percorso personale la aiuterebbe a far emerge la via che, comprese le ragioni che la abitano, lei possa scegliere e portare avanti libera da sensi di colpa, rimorsi o rimpianti, perché autenticamente sua.

Un gentile saluto,
Rimango a disposizione
Dott.ssa Tessarolo


Dott.ssa Elena Tessarolo Psicologo a Verona

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8 AGO 2022

Salve Jessica, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Anonimo-181068 Psicologo a Roma

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8 AGO 2022

Buongiorno Jessica,
Seguo con attenzione la tua preoccupazione e richiesta.
Non è facile e semplice gestire questa situazione delicata a complessa e prendere una decisione.
Resto disponibile se vorrai crearti uno spazio tuo personale di ascolto e supporto per gestire al meglio questa situazione che ti fa soffrire emotivamente.
Cordiali saluti.

Dott.ssa Margherita Romeo

Dott.ssa Margherita Romeo Psicologo a Roma

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