Come capisco come continuare all'università?

Buonasera, sono una ragazza di 21 anni e alla fine delle scuole superiori avevo le idee abbastanza chiare su cosa volessi fare all'università e nel mondo del lavoro ma, a causa del poco sostegno datomi dai miei genitori (che ritenevano le mie scelte universitarie poco serie) e dai miei insegnanti (che ritenevano non avessi le basi giuste per intraprendere quel determinato percorso), ho vacillato e mi sono ritrovata ad iscrivermi ad un corso universitario che non avevo mai preso in considerazione. Inizialmente, doveva essere una scelta temporanea mentre aspettavo di essere ammessa ad un altro corso di laurea che comunque non avevo mai preso in considerazione ma che i miei genitori volevano seguissi; comunque non sono mai riuscita ad essere ammessa al corso di laurea che i miei genitori volevano e mi sono ritrovata "costretta" a continuare il piano B. Adesso sto per cominciare il terzo anno ma non voglio rinnovare l'iscrizione: l'ateneo non mi piace, gli esami non mi interessano e non riesco a concentrarmi sullo studio perché non ci trovo nulla di interessante. Ogni volta dare un esame per me è una tortura non solo perché non mi attirano le materie ma anche perché non riesco ad avere voti alti e la cosa demoralizza sia me che i miei genitori che non capiscono come possa essere così calata nel rendimento rispetto alle scuole superiori. Ultimamente mi ritrovo sempre più spesso a leggere i piani di studio delle facoltà che avevo inizialmente tenuto in considerazione e vorrei sempre più fare la rinuncia agli studi per ricominciare da capo da un'altra parte. Nonostante ciò, ho paura di una reazione da parte dei miei genitori perché sono sicura che non accetteranno né la mia decisione di lasciare questa università né di cominciare un altro corso. In più sono sicura che mi rinfacceranno tutti i soldi spesi per prepararmi per il corso a cui alla fine non sono stata ammessa. Ho paura di perdere altri tre anni della mia vita dietro qualcosa che alla fine si rivelerà non essere per me e mi sento persa e sola dato che, nonostante abbia cercato di parlare con qualcuno di questi miei problemi, nessuno sembra capire la gravità della mia situazione. Tutti vanno avanti e io resto sempre più indietro. Cosa dovrei fare?