Chi è amico di tutti non è amico di nessuno?

Inviata da Nature · 19 ott 2015 Relazioni sociali

Buongiorno, sono una ragazza di 20 anni e faccio l'università. Ed è proprio questa che mi dà qualche problema.
Da quando ho iniziato gli studi universitari, la mia vita è cambiata. Innanzitutto studio quello che mi piace, e poi ho trovato persone con cui vado d'accordo. Invece al liceo sì andavo bene, ma non avevo amici, nella mia classe praticamente ero esclusa, la "secchiona" della classe. Avevo solo delle amicizie fuori dalla scuola, queste sono rimaste anche oggi, coi miei compagni di liceo invece ho tagliato i ponti completamente.
All'università invece ho il problema opposto. Di amici me ne sono fatti troppi! Forse reagendo al fatto che al liceo non avevo amici, qui ho legato con tutti, con tutti parlo e vado d'accordo. Il punto è che così non ho un vero e proprio gruppo, ci sono i gruppetti piu o meno chiusi e io partecipo a molti, ma senza farne parte. Mi trovo bene, si, ma non ho il gruppo con cui ci vediamo anche fuori dall'università, né degli amici così stretti da confidarsi e così via (sono poco propensa a confidare le cose, di mio, comunque).
Dal punto di vista sociale poi non va molto meglio. Non ho mai avuto un ragazzo, le mie amiche lo hanno ed escono solo con lui, una addirittura ha già un figlio e convive.. risultato? Esco sempre meno.
Volevo solo tranquillizzarmi: mostro qualche segno, qualche problema mio di socializzazione? O sono cose che bene o male possono capitare? Vorrei solo avere di nuovo un gruppo con cui uscire e magari anche un ragazzo, non chiederei tanto...

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Miglior risposta 19 OTT 2015

Gentile Ela
mi colpisce la descrizione che fa di se stessa: per un motivo o per un altro lei si percepisce "ai margini", come se esperienze affettive davvero appaganti le fossero per un qualche motivo precluse. "Esclusa" dai compagni del liceo, "amica di tutti e dunque di nessuno" all'università. Per di più, anelerebbe ad un rapporto amicale o sentimentale profondo.
Forse è questo suo percepirsi "diversa" che le crea dei problemi. Infatti esce poco perché si percepisce "sbagliata" e forse "inadatta".
La invito ad avere pazienza, a non scoraggiarsi se i suoi desideri non si realizzano in tempi brevi: le relazioni sono fili da tessere con delicatezza, senza scossoni.
Si goda e cerchi di apprezzare intanto quello che ha.
Un caro saluto
Dott.ssa Stefania D'Antuono

Dott.ssa Anna Stefania D'antuono Psicologo a Venezia

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4 NOV 2015

Grazie per le risposte.
Io le amicizie strette, la compagnia di amici stretti la ho, così come ho la migliore amica; però le altre amicizie non sono così strette..
Forse è vero, mi sento diversa dagli altri: e questo mi porta a non legare così tanto, ma solo superficialmente.. Forse non voglio che gli altri sappiano tutto di me (tra le altre cose mi pesa che non abbia ancora avuto nessun ragazzo e sia ancora vergine alla mia eta) e quindi appena la relazione si fa più stretta tendo a scappare..
Quindi i miei unici amici stretti sono quelli di lunga data, che ormai mi conoscono bene e con cui non ho segreti...
Inoltre tendo a legare perché non voglio sentirmi esclusa come al liceo, ma a legare troppo e quindi superficialmente.
Per quanto riguarda le relazioni di fidanzamento, stessa cosa: secondo molti sono anche carina, ho anche dei "pretendenti" ma nessuno mi va a genio completamente, piuttosto mi getto nei brevi flirt senza capo né coda. Tra l'altro questa situazione comincia ad andarmi stretta, sono in una fase in cui comincio a desiderare qualcuno accanto...

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20 OTT 2015

Cara Ela,
le due descrizioni che fa di se stessa (la liceale e l'universitaria) si somigliano di più di quanto sembri. In entrambi i casi descrive relazioni che non riescono ad essere profonde. Al liceo era "eslusa" e lei stessa ha tagliato i ponti dopo la conclusione del liceo; all'università riesce ad avere relazioni che non diventano strette.

Potrebbe esserci un meccanismo che la protegge e la fa essere sfuggente, ma che ora le va stretto.

Ci sarebbero diversi aspetti da approfondire.

Sarebbe interessare esplorare le sue amicizie di vecchia data, comprendere cosa funzioni, in queste relazioni, cosa, vi abbia mantenuti uniti. Riesce, con loro, a confidarsi?

Mi sono chiesta, anche, se l'atteggiamento amichevole che le sta consentendo di avere molti conoscenti all'università possa essere un meccanismo per compensare la preoccupazione di essere esclusa, come al liceo. Questo spiegherebbe la ragione di tante relazioni sebbene tutte superficiali.

Si chieda cosa succede quando una relazione si fa più stretta, quali siano i suoi pensieri ed emozioni in proposito. Si chieda se la relazione stretta le piace o se sente il bisogno di autonomia.

Conoscere se stessa la aiuterà a scegliere consapevolmente chi frequentare e su che livello impostare le relazioni.

Un saluto
Dott.ssa Francesca Fontanella


Dott.ssa Francesca Fontanella Psicologo a Rovereto

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19 OTT 2015

Gentile Ela,
mi sentirei di rassicurarla dicendole che già l'essere riuscita a costruire legami di amicizia con parecchi suoi colleghi e colleghe di Università è un fatto positivo che deve essere mantenuto e che dimostra che lei non ha problemi di socializzazione.
Tuttavia amicizie strette (tipo l'amica/o del cuore) o anche un rapporto esclusivo di fidanzamento sono qualcosa di diverso che richiede uno scambio di sentimenti più profondi e qui forse lei si riconosce carente.
Tenga però conto che costruire questo tipo di relazione non si può fare "a comando" perchè deve scattare una affinità e una empatia particolare che non càpita con tutti.
Non deve perciò avere fretta e, se dovesse accorgersi di essere in difficoltà relativamente all'area delle competenze emotivo-affettive, può prendere in considerazione l'idea di fare una esperienza di psicoterapia che le sarà molto utile per la sua vita futura.
Cordisali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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19 OTT 2015

Salve,
ora è consapevole che riesce a fare amicizia con molte persone, superato l'entusiasmo iniziale di avere tanti amici cosa che a scuola non era possibile si dedichi al secondo step:trovare una sintinia interessi in comune tra la cerchia delle persone che frequenta, es dal gruppo di studio ci si può vedere la sera per andare a ballare. Non abbia fretta di fare, l'ansia è una cattiva consigliera!

Anonimo-122284 Psicologo a Roma

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19 OTT 2015

Cara Ela,
da quello che racconta sembra che lei viva con una certa difficoltà l'esperienza di intimità, di vicinanza con le persone. Non mostra, infatti, problemi di socializzazione, anzi come ci dice ha tanti amici e partecipa a tanti gruppi, senza mai legare strettamente con nessuno. Semmai le manca di vivere un rapporto speciale ed esclusivo.
Ma, alla fine, le stiamo ripetendo cose che lei sotto sotto sa già; sarebbe importante riuscire ad approfondirle a superarle. La cosa migliore che può fare, anzi il regalo più grande che potrebbe farsi, è di parlarne con uno psicoanalista. E' un investimento per il futuro.
Cordiali saluti
L'équipe del PdT

Porto di Telemaco Psicologo a Bergamo

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