Amore non corrisposto di un amico

Inviata da Vadalà Simona · 20 mar 2023 Relazioni sociali

Amicizia tossica
Da circa 3 anni e mezzo sono amica di un uomo di 38 anni (per questione di privacy lo chiamerò semplicemente C.), ma dal principio c'è stato un problema: lui si è infantuato di me, ma io non ho mai ricambiato il suo interesse amoroso. Sebbene sia stata sempre molto chiara con lui e non gli abbia dato speranze lui ha continuato ad illudersi, a sperare invano che col tempo io potessi cambiare idea e che l' amicizia si trasformasse in amore: io temo che la sua sia diventata un' ossessione, perché malgrado io sistematicamente lo rifiuti, o più semplicemente ignori le sue avance, lui persevera nel fare il cascamorto con me.
Dal un lato mi dispiace per lui, perché non voglio che si svilisca così tanto per conquistarmi, ma dall' altro mi sento insofferente alle sue attenzioni amorose e qualche volta finisco per essere scostante con lui.
A volte penso che quest' amicizia - se così si può definire - non abbia senso: non siamo sulla stessa lunghezza d' onda, lui cerca una cosa che io non gli posso dare perché io non provo attrazione e lo vedo solo come un amico, ma non è l' unico aspetto critico di questa situazione.
Io ho creduto nella sincerità della sua amicizia malgrado le circostanze sfavorevoli, ma da quando mi sono innamorata di suo fratello sono molto risentita con lui: tra me e questa persona c' era un' intesa amorosa molto evidente agli occhi degli altri, ma da quando C. è venuto a conoscenza del mio interesse per lui ha cominciato a fare di tutto per seminare zizzania tra noi e purtroppo ci è riuscito così bene che ad oggi io ed S. (il fratello) non ci parliamo più. Gli fa credere che io abbia un' ossessione nei suoi riguardi inventandosi fatti non veri sul mio conto, e per giunta ho constatato che C. gli attribuisce commenti negativi sulla mia persona che in realtà non ha fatto. Non si fa scrupoli a parlare di lui nel peggiore dei modi solo per sminuirlo ai miei occhi, ma la cosa peggiore è che per parecchio tempo mi ha fatto credere addirittura che mi avrebbe "aiutata" a mettermi con lui quando invece faceva il contrario.
Questo però non è tutto: C. l' ha fatto anche in altre circostanze in cui mi interessava o intrattenevo una frequentazione romantica con qualcuno: inventa delle maldicenze piuttosto pesanti per farmi allontanare dal tizio in questione ed io, ingenuamente, gli ho sempre creduto.
Io sono molto confusa, perché in fondo so che un amico sincero non si comportebbe così, e mi sento amareggiata per i problemi che mi ha causato, però poi mi confronto con altre persone e mi dicono sempre che sono io ad essere troppo dura con lui e a farne una tragedia, soprattutto la terapeuta che mi ha in cura: lei sostiene che io dubiti di quest' amicizia per via della mia rigidità mentale e dei miei pregiudizi, che non necessariamente un interesse amoroso debba minare la sincerità e profondità di un rapporto amicale. Dice anche che io me la prendo troppo quando C. fa il "piacione" con me, che non è la fine del mondo, però io spesso sento di non essere compresa.
Io ho sempre cercato di attenermi alle sue indicazioni, e non reputo nemmeno tanto sbagliato l' invito ad essere un po' più comprensiva verso il disagio che C. prova per quest' amore non ricambiato, però non posso comandare i miei sentimenti, e credo che lui superi certi limiti che mettono a dura prova la mia pazienza. Ho provato anche a prendere le distanze da lui, piuttosto che agire impulsivamente e mandarlo a quel paese come sono solita fare, ma lui sembra non cogliere la mia intenzione di allontanarmi e mi cerca ancora. So che lui ha la smania di trovare una ragazza e che il suo interesse morboso dipende molto da questo, ma a quante pare nemmeno le sue frequentazioni con altre donne riescono a mettere fine alle sue vane speranze: lo distraggono solo temporaneamente, infatti quando esce con qualcuna si ricorda a mala pena della mia esistenza, poi le cose gli vanno male e ritorna a provarci con me. Corteggia molte ragazze contemporanemente e ogni volta loro lo rifiutano: lui dà la colpa all'intero genere femminile e sostiene di essere rifiutato perché noi donne non apprezziamo i bravi ragazzi e vogliamo solo gli stronzi, ma ad essere sincera penso che dovrebbe mettersi più in discussione e capire dove sbaglia per non suscitare alcuna attrattiva.
Una volta mi ha anche fatto una scenata senza un vero motivo scatenante rinfacciandomi che lui una possibilità "se la meritava" e a suo dire io sarei ingiusta a non dargliela perché lui mi tratterebbe "come una principessa".
In quella stessa occasione mi ha fatto capire di essersi molto indispettito per l'interesse verso suo fratello, tanto che ne parlava come se fosse una vera e propria offesa alla sua persona: io mi sono molto infastidita, e da allora ho cominciato ad avere non poche perplessità.
Non è mai stata mia intenzione ferirlo, anzi non vorrei ferire proprio nessuno, però anch' io ho sofferto molto e a lui sembra non importare. Di sicuro è frustrante essere innamorati di qualcuno senza essere corrisposti, però francamente trovo infantile questo suo atteggiamento, e per certi versi anche un po' meschino: prima o poi ci si dovrebbe rassegnare, e se proprio non riesce ad accettare di non poter essere più di un amico potrebbe pure smettere di esserlo, eppure non vuole assumersi la responsabilità nemmeno per questo, perché sempre a suo dire io non gli avrei lasciato "altra scelta": riconosco di avergli detto di vederlo solo come un amico quando ci siamo conosciuti, ma temo che lui abbia preso alla lettera una semplice frase di circostanza.
L'unica certezza che ho è che con questo suo comportamento è riuscito a peggiorare una causa persa in partenza.
Mi fa pena e cerco di confortarlo quando ne ha bisogno, però mi rendo conto di come esista un limite in ciò che posso condividere con lui della mia vita. Temo che mantenere questo rapporto possa compromettere seriamente la mia vita sentimentale, che lui possa interferire in ogni situazione. Dovrei eliminarlo definitivamente, ma non trovo il coraggio di farlo.
Lui ha perso la mia stima e la mia fiducia già da parecchio tempo, eppure continuo a farmi trascinare dai sensi di colpa ed accettare quest'amicizia non più sentita almeno da parte mia. Per me è uno sforzo enorme comportarmi come se nulla fosse successo quando dentro mi ribolle il sangue, ma tutti mi dicono che se tagliassi di netto e gli dicessi quello che penso sarebbe troppo umiliante per lui.

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