Dubbi su un vecchio amico.

Inviata da Sabrina · 30 gen 2023 Relazioni sociali

Salve, scrivo qui perché è da molti giorni che sto esperendo stati d’animo negativi, attacchi di panico e molti dei sentimenti che provavo quando stavo vivendo uno stato depressivo (4/5 anni fa).
Ad oggi ho 20 anni e credo di dover tornare in terapia a causa dei sentimenti di cui parlavo prima (ho già fatto terapia quando avevo 15 e 16 anni a causa di uno stato depressivo). Vorrei spiegarvi in breve cosa provo per poter contestualizzare la mia richiesta e chiedervi di focalizzarvi su un punto in particolare. Io studio psicologia, ho una migliore amica da quando avevo 5 anni e un fidanzato da quando ne avevo 14. Oltre loro pochi altri amici che non frequento spesso. Ho un rapporto leggermente conflittuale con i miei genitori a causa di una “visione del mondo” differente. Abbiamo una buona situazione socio-economica e non mi piace come la pensano a riguardo e nei confronti degli altri. In questo periodo questa situazione mi sta stretta perché sembra che proprio loro, le poche persone che ho scelto, non sappiano capirmi in un momento di difficoltà. Non vorrei diventare troppo prolissa per cui evito di riportare gli episodi che mi hanno condotto a questa riflessione. Questo mi porta a pensare spesso al mio ex migliore amico ed è quello di cui vorrei parlare. È una persona che ha portato diverso scompiglio nella mia vita. Eravamo migliori amici da quando avevamo dodici anni fino a quando ne ho compiuti 15. A lui raccontavo tutto, mi portava a mangiare il gelato se ero triste e provava sempre in qualsiasi modo a tirarmi su di morale. Il problema è che in una pausa con il mio ragazzo è successo qualcosa con lui e da quel momento il mio ragazzo ha voluto che interrompessi i rapporti con lui definitivamente. Onestamente ero molto vulnerabile in quel momento, a questo mio amico già piacevo, ed il fatto che abbia approfittato di quel mio momento mi ha fatto arrabbiare con lui ed è quello che mi ha portato ad accettare la rottura dell’amicizia con lui. Ogni tanto ci siamo sentiti per messaggio o ci siamo visti ad esempio quando è morto suo nonno l’anno scorso perché ero stata informata del decesso dai membri del nostro vecchio gruppo e sapendo che ci teneva volevo dargli conforto.
Lui mi ha chiesto varie volte di riprendere l’amicizia, ma io gli ho sempre detto di no perché il mio fidanzato odia anche solo sentirne parlare e litighiamo ancora oggi per lui. Gli ho detto di no anche perché so che prova ancora qualcosa per me ed è fidanzato da qualche anno con una ragazza che frequentava il nostro gruppo e non vorrei mai causargli problemi. Dal mio gruppo mi allontanai dopo poco che mi ero fidanzata perché il mio ragazzo non riusciva ad integrarsi con loro e gli dava fastidio che avessi diversi amici maschi, in più iniziarono a sorgere problemi con il mio amico perché suppongo fosse geloso. L’ultima volta lui ha reagito male al mio rifiuto, ma da una parte lo capisco perché il mio fidanzato mi ha chiesto di bloccarlo ovunque una sera in cui abbiamo discusso per lui in seguito a un contatto. Ad ogni modo ha detto alla mia migliore amica che mi conveniva non farmi più sentire perché era stufo e che mi avrebbe “fatta nera” se mi fossi fatta sentire ancora. Ho provato a raccontare tutto nel modo più breve possibile. Ora non capisco perché vorrei parlarci (come amica ovviamente, per me non ha mai rappresentato niente di più). Cosa si è scatenato in me da volerci parlare? Forse è il fatto di sapere che non posso? Secondo me la nostra amicizia sarebbe finita lo stesso perché lui non accettava che si trattava solo di quello, un’amicizia. Credo che il fatto di non aver deciso autonomamente questa rottura mi porti a pensarci ancora, come se ci fosse qualcosa in sospeso. Non capisco se dovrei essere arrabbiata con lui o lui dovrebbe essere arrabbiato con me? Dovrei essere arrabbiata con il mio fidanzato o lui dovrebbe esserlo con me? E soprattutto perché lui pensa ancora a me dopo tutti questi anni (ha contattato di recente la mia migliore amica)? E perché io ci sto pensando a distanza di tutto questo tempo? Ormai non siamo nemmeno più le stesse persone di prima, nessuno dei due quindi in realtà si tratta di rimanere affezionati ad un’idea. Vorrei una mano a sciogliere questi dubbi per favore.

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