Capolinea? spero di no

Inviata da Siatevoistessisempre · 19 mar 2024 Terapia di coppia

Buongiorno, la mia situazione coniugale è davvero in crisi. Io 50 anni lei 46 Sposati da 17 anni, un figlio di 14 anni intelligente, sportivo a cui stiamo trasmettendo valori e principi. tra me e mia moglie però da tempo troppo tempo si è spento il desiderio. non ci cerchiamo in un certo modo da anni. e quando è successo , non è stato per come immaginavamo. Non ci tiriamo i piatti. Si è sempre riso tanto a casa nostra. condividiamo interessi per il cinema, lo sport, spesso tanta intesa critica su vari argomenti, stima reciproca per quello che siamo. ma adesso stiamo affrontando, e più si va aventi e peggio è, apertamente la crisi legata all'intimità (io purtroppo, sbagliando, per il bene della famiglia e per il timore che crollasse il castello ho preferito non affrontare adeguatamente il problema negli anni passati, passando sopra e facendo emergere tutti i lati belli della nostra famiglia). niente di più sbagliato.
Abbiamo due caratteri diversi. Ponderato, calmo e riflessivo io nel 99% dei casi ( anche se poi quando non riesco a trattenermi più sbotto, esagero nella mia manifestazioni, gridando). Lei invece in casa fa il bello e il cattivo tempo, e regolarmente ha presentato dei momenti di incontenibile nervosismo, che nascono da cose anche futili, e che evolvono in attacchi di ira e con aumento notevole del volume della voce. unico modo per farla calmare, è quello di non rispondere e di attendere con pazienza che sfoghi tutta la sua rabbia; ha un rabbia interiore che deve essere buttata fuori. Negli anni passati questi episodi erano frequenti e riguardavano di riflesso la nostra famiglia in quanto nascevano dalla famiglia di origine (non si è rivolta la parola per anni con la madre e con il fratello). Ha avuto un rapporto devastante con la madre ed il fratello (il padre è venuto a mancare una decina di anni fa). Devastante perché c'era un incomprensione costante, un' incapacità di dialogo, di comunicazione, di scontri caratteriali. La rabbia di mia moglie nasceva da giuste ragioni affettive. La madre, da ciò che mi raccontato mia moglie, sin da piccola non l'aveva mai veramente abbracciata, consolata, asciugato le lacrime.. Quanto piuttosto criticata e posta sempre sotto una cattiva luce ( si tiravano le cose e una volta Le ho dovute separare fisicamente), sminuendo le grandi capacità che invece ha. E' una donna con un grande cuore, di sani principi, molto religiosa, grande capacità di organizzazione. Che non ha paura di nulla ed affronta il mondo. A volte forse in maniera irruenta. Tutto questo secondo me per una rabbia recondita che ciclicamente prende il sopravvento e viene sputata fuori. E' una donna viscerale. In tutto e per tutto. Negli anni ho fatto da psicologo a mia moglie senza avere studiato ed averne le giuste competenze. Ho cercato di starle vicino nella gestione di questi suo disastrosi rapporti con la sua famiglia di origine. Ma ho sbagliato. per me era frustrante e mi rendeva evidentemente triste . Ma non ho parlato, ho tenuto dentro. Ho consumato troppe energie forse che ( insieme ad alcuni problemi di salute che per anni hanno toccato invece mio padre) mi hanno svuotato, distratto, spento non tanto esteriormente quanto interiormente. Spegnendo in me il desiderio verso mia moglie. L'attrazione fisica verso di lei. Ho fatto silenzio ed oggi ne pago le conseguenze. Mia moglie sta male interiormente e mi dice che giustamente non siamo più una coppia. Ed e' vero, sotto quell'aspetto non lo siamo più da tempo .ci siamo più concentrati sulla crescita di nostro figlio, sulla risoluzione dei rapporti di mia moglie con la sua famiglia di origine, dei problemi di mio padre, tralasciando noi, il ns rapporto intimo. Il ns essere coniugi. Lei ha fatto dei percorsi da psicoterapeuti che l'hanno aiutata. Ed è innegabile i miglioramenti che ha fatto oggi rispetto alla gestione dei rapporti con la mamma ed il fratello (ci sono rapporti formali, si incontrano, parlano, ma naturalmente una possibile tempesta può essere sempre dietro l'angolo). Quindi si cammina sulle uova. Oggi piango ripeto le conseguenza di tutti questi anni che forse mi hanno portato ad allontanarmi più fisicamente che mentalmente (non l'ho mai tradita o cercato soddisfazioni altrove). E' come se mi fossi un po' anestetizzato per anni. Mi rimprovera adesso altri aspetti oltre alla scarsa o nulla attenzione fisica.....che sono un tipo troppo accondiscendente, sono troppo disponibile e non la difendo abbastanza nei rapporti con vicini o conoscenti, che sono troppo leggero nella gestione di nostro figlio non rimproverandolo abbastanza e facendomi prendere in giro. Insomma prima ero una persona da esaltare ( infatti ha sbagliato idealizzandomi per anni) ed adesso vengono fuori tutti i difetti ( che naturalmente posso avere e nessuno lo vuole negare). Devo però guardare all'oggi, non solo e tanto al passato. Vorrei da oggi essere più me stesso. Non avere timore della reazione di mia moglie, dei sui scatti, delle sue letture. Ritornare a volermi bene, ad essere me stesso,. Forse non lo sono stato pienamente per anni ed questo è stato deleterio. Io non vorrei perdere mia moglie. C'è un sentimento vero, che sicuramente è cambiato negli anni come muta in tutti i matrimoni immagino. Potrei continuare a scrivere fiumi di parole ma mi fermo qui. Grazie dei consigli.

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