Buon giorno, sono Diego, quarantenne con esperienze di vita nella media, da parecchio tempo mi trovo nella situazione di saper dare consigli e stimoli ad altre persone in maniera più che soddisfacente, quando le stesse cose devo farle per me stesso faccio una fatica tremenda pur sapendo quello che devo fare. Come posso liberarmi da questa situazione?
Saluto ringraziano anticipatamente
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Prenota subito un appuntamento online a 44€
Ricevi assistenza psicologica in meno di 72 ore con professionisti iscritti all’ordine e scegliendo l'orario più adatto alle tue esigenze.
Miglior risposta
30 APR 2013
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Caro Diego,
lei sa di sapere cosa fare, ma non lo fa...e non sa come mai non lo fa...la sfera emotiva è difficile da gestire e talvolta si ha bisogno di qualcuno che ci aiuti ad affrontare delle situazioni difficili. Lei lo fa con i suoi amici...poi però mi sembra di capire che si ritrovi solo rispetto ai propri problemi. Provi a contattare uno psicologo della sua zona per una consulenza.
6 MAG 2013
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Diego,
parlare con un professionista potrebbe aiutarla a comprendere i motivi che la portano a non riuscire a mettere in pratica delle condotte che ritiene opportune per gli altri e per se stesso. Un lavoro terapeutico potrebbe metterla nelle condizioni di avere maggiore potere decisione e maggiore motivazione ad agire per se stesso e anche per gli altri.
Sperando di esserle stato d'aiuto, le porgo cordiali saluti.
3 MAG 2013
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve Diego, ha mai pensato di indagare con uno psicologo cosa si nasconde dietro questo suo "blocco"?
Non mi sento di darle un parere, ci ha detto poco, ma, Visto che ha contattato un sito di questo tipo, son convinto di si e la invito a farlo.
In bocca al lupo
Dr.Francesco Riccardi - Pesaro
2 MAG 2013
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buonasera Diego,
credo che la distanza emotiva in lei giochi un ruolo determinante: quando si deve analizzare una situazione, lei sa sempre che cosa si dovrebbe fare, sia che riguardi altri sia che riguardi se stesso. Se invece deve agire per sè e mettere in pratica ciò che comunque ha giá chiaro, é come rallentato, le sue motivazioni sembrano assenti. Credo che lei debba chiedere ad uno psicologo un colloquio di consultazione e indagare le cause profonde di una spinta motivazionale così bassa!!
Un saluto
Dott.ssa Luisa De Mari psicologa e psicoterapeuta
1 MAG 2013
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Diego, rispondo alla tua domanda perchè mi sono trovata anche io nella tua situazione. Ho passato un periodo in cui ero presa da mille pensieri, ero entrata in un circolo vizioso da cui non riuscivo ad uscirne.
La situazione mi creava problemi a livello emotivo e relazionale con il mio compagno. Ho deciso di iniziare un percorso per ritrovare la volontà e la forza di reagire ad una situazione di stallo che non mi portava a fare progetti di nessun tipo. Tanti auguri
Ti è stata utile?
Grazie per la tua valutazione!
1 MAG 2013
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Diego,
Quando, nonostante siamo consapevoli della direzione che dovremmo dare alle nostre scelte, non riusciamo ad agire di conseguenza può darsi che queste decisioni entrino in conflitto con altri bisogni che, mantenendo inalterata la situazione, stiamo soddisfacendo. Così non cambiamo le cose perchè non vediamo o non riteniamo che avremmo le risorse o la possibilità di gestire e affrontare le conseguenze che il cambiamento comporterebbe. Quella che lei descrive è un impasse in cui frequentemente le persone possono imbattersi. Se l'impasse dura poco e poi si trova un'alternativa le cose si sbloccano e si procede, se invece la situazione persiste può generare angoscia e la sensazione di essere impantanati. Potrebbe essere opportuno in questo caso rivolgersi ad un collega che possa aiutarla a vedere e riconoscere quali situazioni sta evitando di affrontare per fare poi una scelta più consapevole.
Cordiali saluti,
Marcella Scamporrino.
30 APR 2013
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno Diego,
dalle sue parole emerge l'esistenza in lei di una parte saggia, consigliera, che sa indicare e scegliere strade buone. Questa è una grande risorsa. Sarebbe importante per lei effettuare un percorso per comprendere come mai non la rivolge a sè ma la destina soltanto agli altri. Mi sembra che, dalle sue parole, emerga un desiderio di cambiamento. Questo potrebbe essere un buon momento per attuarlo.
Se le fa piacere ricevo a Milano e a Bergamo, mi contatti per un colloquio conoscitivo/diagnostico. Dott.ssa Rossella Grassi
30 APR 2013
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Purtroppo dare consigli agli altri può essere piu' facile di scegliere per se stessi. Questo comporta, infatti, tutta una serie di dinamiche che sono totalmente diverse le une dalle altre. Pertanto si tranquillizzi sul fatto che è molto piu' facile consigliare che decidere per se e se lo ritiene opportuno può contattarmi via mail per avere una prima consulenza psicologica via skype gratuita. Cordialmente, dott. Ingrid Bersenda.
30 APR 2013
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Diego,
Quando, nonostante siamo consapevoli della direzione che dovremmo dare alle nostre scelte, non riusciamo ad agire di conseguenza può darsi che queste decisioni entrino in conflitto con altri bisogni che, mantenendo inalterata la situazione, stiamo soddisfacendo. Così non cambiamo le cose perchè non vediamo o non riteniamo che avremmo le risorse o la possibilità di gestire e affrontare le conseguenze che il cambiamento comporterebbe. Quella che lei descrive è un impasse in cui frequentemente le persone possono imbattersi. Se l'impasse dura poco e poi si trova un'alternativa le cose si sbloccano e si procede, se invece la situazione persiste può generare angoscia e la sensazione di essere impantanati. Potrebbe essere opportuno in questo caso rivolgersi ad un collega che possa aiutarla a vedere e riconoscere quali situazioni sta evitando di affrontare per fare poi una scelta più consapevole.
Cordiali saluti,
Marcella Scamporrino.
Ti è stata utile?
Grazie per la tua valutazione!
30 APR 2013
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno gentile Diego,
forse fà parte della sua personalità il venire incontro ai bisogni e alle domande emotive degli altri e questo è senz'altro un punto a suo favore nel gestione delle relazioni. In rapporto con se stesso, forse il suo bisogno comprende il ricevere anche Lei strategie per superare difficoltà proprio come fà con gli altri, il chè non è segno di fragilità ma riconoscere che da soli alcune volte è difficile consigliarsi. Provi a riflettre su queste considerazioni e ad accettare che ha bisogno di una guida. Richieda una consulenza psicologica con uno psicologo psicoterapeuta per fare chiarezza sui temi accennati.
Cordialmente
30 APR 2013
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
salve, diego,
bisognerebbe avere qualche informazione in più, sa i dettagli sono tutto e fanno la differenza tra un caso e l'altro... perché pensa ad un blocco emotivo? le difficoltà coinvolgono forse l'ambito relazionale?
se le va scriva qualcosa di più, magari aprirsi un pò su questo blog potrebbe essere un primo tentativo di sperimentarsi in qualcosa di nuovo,
saluti
30 APR 2013
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Diego,
bisognerebbe capire in quale sfera della sua vita questo accade e quali sentimenti e pensieri emergono quando deve affrontare determinate situazioni. Inoltre, come si è originato il disagio ? Dice che è da parecchio tempo, può riflettere riguardo alla prima volta che si è verificato il "disastro", come è avvenuto e se ci sono stati eventi precedenti che l'hanno in qualche modo toccata.
Cordialmente
dott.ssa Cristina Mencacci