Blocco emotivo, difficoltà a relazionarmi con l’altro sesso

Gent.ma Francesca,
mi sembra di scrivere un'ovvietà nel dire che ciò che deve aver vissuto otto anni fa deve essere stato qualcosa di profondamente bello, importante, doloroso, totalizzante... legante.
Tuttavia, altra ovvietà, questo accadde otto anni fa.
Perciò, Francesca, ci chiediamo a chi tu sia legata OGGI, otto anni dopo.
Non alla persona che abbracciavi otto anni fa, perché questa persona, con la quale oggi magari sei ancora in contatto o forse no (conta relativamente) è cambiata, NON è più a stessa di otto anni fa.
L'unica persona che è, vagamente, identica a otto anni fa, è lei, Francesca. E lo è tanto più lei rimane adesa a quel'antico amore.
Forse, dunque, il problema è che non elaborare questo lutto significa, nel suo animo, non vedere morire quell'amore.
Un modo di non infangare lo stato dell'arte emotivo, sentimentale, che lei ha vissuto otto anni fa, è quello di non far sovrastare quel ricordo, quell'amore, da uno nuovo.
MI creda, Francesca, psicologi o meno, tutti la possiamo capire, poiché tutti abbiamo vissuto questo tipo di infestazioni che tengono la casa sotto l'assedio di un fantasma che non vuole lasciare le mure di una abitazione che noi, noi stessi, gli abbiamo costruito intorno.
Come uscirne?
Apra le finestre, faccia entrare aria nuova e con questo non intendo solo nuove esperienze (che come vede non fungono da leva) ma cambi prospettive, si faccia aiutare a farlo nel caso, e cerchi di comprendere come mai sta così disperatamente tenendo in vita qualcosa che, invece, vorrebbe essere lasciato andare nel suo passato. E non mi riferisco solo al ragazzo ma a lei stessa, a qualcosa di lei che deve essere liberata, lasciata libera, perdonata, abbandonata.
Trovi la sua pace e vedrà apparire davanti il suo nuovo percorso.

In bocca al lupo per tutto
dott. Alessandro Pedrazzi

Buongiorno, si sente dalle sue parole la forte sofferenza che prova, sicuramente la delusione che ha vissuto condiziona ancora la sua vita attuale, le consiglierei di cercare di superarla intraprendendo un percorso psicologico con lo scopo di alleggerirsi e voltare pagina, rimango a disposizione a tale scopo se volesse.

Cara Francesca, quanto dolore in queste parole.
Mi arriva forte il tema della fiducia. Una fiducia che, se violata, fa soffrire profondamente. Ogni persona che incontriamo nel nostro cammino ha degli insegnamenti da darci per poterci evolvere e proseguire oltre. Sarebbe utile poter riconoscere quale dono di crescita ti ha fatto la precedente e importante relazione e riconoscere il prossimo passo di crescita che ti attende. La fiducia va data a se stessi e all'amore di cui siamo portatori. Un percorso di crescita potrebbe aiutarti a riconoscere tutto questo.
Ti abbraccio

Gentile Francesca,
Lo capisco bene. Dobbiamo necessariamente togliere il piede dal passato per poter stare completamente nel presente, fare continuamente un passo avanti per poi tornare indietro non ci porta a nient'altro che rimanere sullo stesso punto.
La chiusura di una storia può essere elaborata con tatto, delicatezza e serenità con il supporto di uno psicologo, in maniera tale da riappropriarsi della sua tranquillità, che le permetterà di vivere intensamente il suo presente.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca

Buongiorno
Ti sarebbe utile dei colloqui con uno psicoterapeuta ed un training sulla comunicazione, per imparare a comunicare, bene con l'altro
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Gentile Francesca,
grazie per aver scritto, credo scrivere su questo portale sia un momento di inizio per uscirne, proverei a considerare un aiuto psicologico per conoscere ed esplorare aspetti che sfuggono alla sua conoscenza e che mi sembra nonostante i suoi tentativi la fanno essere ferma da tempo.
Rimango a disposizione.

Un cordiale saluto
Dr.ssa Elisabetta Ciaccia

Gentile Francesca,
forse lei interpreta male il senso e gli effetti di quella delusione amorosa di 8 anni fa in quanto, più che esserle rimasta nel cuore, quella persona le ha indotto un vero e proprio trauma emotivo che nonostante il lungo periodo di tempo trascorso non è stato ancora elaborato, cosa che è necessario fare in un percorso di psicoterapia preferibilmente cognitivo-comportamentale che le consiglio di intraprendere senza ulteriore indugio.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Gentilissima Francesca, grazie per la condivisione. Capisco la situazione che descrive, e comprendo ed immagino le fatiche che sta vivendo da anni a livello relazionale. Credo che intraprendere dei colloqui di terapia potrebbe aiutarla, in modo da esplorare e comprendere a fondo le motivazioni sottostanti la sua difficoltà.
Resto a disposizione!
AV

Cara Francesca,
mi pare di capire che otto anni fa c'è stata questa forte delusione, e da allora è in un doloroso lutto, che non le consente di andare avanti con la sua vita affettiva e relazionale. Il suggerimento è quello di affidarsi ad un terapeuta perché possa accompagnarla nel passare nel mezzo di questo dolore che ancora porta con se, fino ad uscirne completamente; toccarne il fondo per darsi la spinta e tornare a galla.
Le suggerisco un approccio breve strategico, per cucire su misura su di lei il miglior modo di aiutarla. Resto a disposizione online ed in sede qualora ci fossero domande, curiosità, nel frattempo la saluto cordialmente.
Dr.ssa Maria Beatrice Brancati

Gentile Francesca,
grazie per la sua condivisione.
Probabilmente quella che ha vissutocomedelusione e' anche stata una perdita per lei, che necessita di un'elaborazione.
La inviterei a prendersi cura di questo suo dolore attraverso la scelta di un percorso psicologico per poter in uno spazio accogliente di ascolto esprimere cio che prova e intraprendere la via di trasformazione .
Sono disponibile anche online.
Un caro saluto .
Dr.ssa Alessandra Petrachi .

Ciao Francesca, ogni fine relazione richiede un tempo di elaborazione per la "perdita" , tuttavia mi sembra di capire che questa relazione si è conclusa da molto e lei vive ancora con molta sofferenza questo. Le consiglio di rivolgersi ad un/un professionista che la aiuti ad affrontare tutto ciò, con I giusti mezzi.

Se ne prenda cura...

Dott.ssa Margherita Esposito