Salve, ho 30 anni. Un anno e mezzo fa conosco un ragazzo di 34 .è subito intesa tra noi è ci innamoriamo. Lui viene da una storia difficile, era stato fidanzato 10 anni e la ex purtroppo era venuta a mancare per un grave malattia. Io ero la prima con cui si apriva. Tutto sembrava procedere bene ma entrando a far parte della sua vita mi rendo conto che c'è ancora molto di lei. Le sue migliori amiche ,tra l'altro abbastanza invadenti ,erano le amiche di "lei" e gli ex suoceri ed ex cognati lo invitano frequentemente a cene e feste di famiglia a cui lui va sempre. Lui sostiene che tutto ciò non influisce sulla sua serenità , che ha ormai metabolizzato il tutto e che sono persone importanti per lui ma io avverto frequentemente la sua difficoltà nel gestire il nostro rapporto in quel contesto di amicizie, e che non riesce mai a negarsi a queste amiche quando lo chiamano mettendo spesso da parte me. Tra l'altro in loro presenza, in particolare di una che lo chiama 50 volte al giorno, ho anche la sensazione che lui sminuisca il nostro rapporto. Loro sono tutte gentili con me, ma la situazione a me non appare ottimale per il nostro rapporto e lui invece sembra essere completamente a suo agio. All'improvviso si allontana, glielo faccio notare e dice di non sentirsi più preso da me anche se tra di noi va tutto bene. Dopo due giorni mi richiama in lacrime e sostiene di aver avuto soltanto un momento di paura. Torniamo assieme, ma dopo qualche mese si ripresenta la stessa situazione ma stavolta è davvero convinto di voler chiudere. È paura oppure come io credo, dovrebbe liberarsi del passato e mettere da parte queste persone che lo fanno vivere nel ricordo perenne della ex? Ovviamente potrebbe anche non essere più innamorato di me, o forse non esserlo mai stato veramente, lo metto in conto, ma data la situazione credo che tutto ciò comunque abbia influito. Posso convincerlo in qualche modo che il problema non siamo io e lui ma la sua vita?
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22 AGO 2014
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Cara Franca,
mi sembra di capire che il suo ex compagno sia come rimasto intrappolato all'interno di una situazione più grande di lui, sicuramente difficile da gestire. Di fatto dopo 10 anni di storia e dopo l'accaduto è possibile che lui avverta un forte senso del dovere verso le vecchie amicizie e la famiglia di lei quasi come, se non facesse determinate cose, "tradisse" la relazione precedente. Probabilmente avrebbe bisogno di essere aiutato per primo, sia ad affrontare il lutto che ha vissuto sia a gestire le inevitabili conseguenze, altrimenti sarà difficile ricostruirsi un futuro con un'altra persona, viste le dinamiche che ha attuato anche con lei. Forse quello che può fare è cercare di capire quanto il restare così ancorato a queste relazioni sia un suo bisogno o quanto sia uno spiccato senso del dovere, che magari gli provoca anche della sofferenza.
Le auguro ogni bene
Cordiali saluti
Dott.ssa Panerai
25 MAG 2023
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Cara franca, deve essere stato difficile vivere certi momenti per lei, quando scrive che spesso si è sentita messa da parte o quando ha la percezione che lui sminuisca il vostro rapporto, su cui almeno lei sta investendo tante risorse emotive.
Sicuramente si tratta di una questione delicata, del resto la chiusura della relazione precedente è avvenuta con un lutto, il quale ha propri tempi di elaborazione.
I rapporti con le amiche e parenti della persona a cui era legato, probabilmente sono vissuti come una continuazione del rapporto che aveva con lei, per cui non è così automatico lasciarli andare. Forse necessita di più tempo per curare le ferite e quindi farsi coinvolgere in una nuova storia, non si assuma responsabilità che non le appartengono e ricordi che una relazione amorosa si vive in due, senza forzare né lei né il suo compagno. Forse è il caso di suggerirgli un supporto professionale, in quanto elaborare un lutto in una storia affettiva non è mai semplice da soli.
Le auguro il meglio
25 AGO 2014
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Gentile Franca,
forse non è utile riflettere sulla situazione in termini che si escludono a vicenda: "il problema sono io O il suo passato".
Non credo che lei possa chiedere al suo compagno di tagliare con la sua vita "passata", il modo migliore per affrontare un lutto è "assorbirlo", non "censurarlo".
Forse può cercare di parlare con quest'uomo sottolineando come lei sia pronta a vivere una storia che includa anche il passato, per ora ancora ingombrante e che può metterla anche in secondo piano.
Che ne pensa?
25 AGO 2014
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Salve Franca,
Mettendomi nei tuoi panni, ed in base a quel tanto di empatia necessaria contestualizzata nella nostra momentanea relazione, mi viene da farti qualche domanda.
- quanto riesci ad ottenere di gratificante in questo 'difficile', a dir poco, rapporto?
- era questo che sognavi come rapporto di coppia ?
- cosa ti ha spinto infine a rivolgerti al nostro portale e quale riposta ti aspetti da qui
al di là della conferma che il tuo attuale lui, con tutta trasparenza,sta cercando di . elaborare un lutto nel modo più inadeguato.
Ritengo fondamentale che tu possa riflettere su quanto ti ho espresso ed inoltre ti suggerisco di parlarne seriamente con lui per il suo ed il tuo bene.
Se puoi chiedere una consultazione a qualche mio/ collega della tua zona è anche meglio.
Io, comunque, resto a tua disposizione per quanto mi è concesso di fare da qui.
Dottssa Carla Panno
psicologa-psicoterapeuta
25 AGO 2014
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Gentile Franca, ho letto la sua accorata mail e colgo in ciò che scrive molte verità, ad esempio le difficoltà del suo fidanzato a metabolizzare il passato, i tentativi di altre presunte o meno corteggiatrici che lo attirano a se ed un contesto relazionale a lei ostile, senza dimenticare che gli affetti possono mutare e finire.
Faccio una riflessione del tutto personale, non so quanto lei sia innamorata di quest'uomo e quanto sia disposta a "lottare" per trattenerlo, ma credo che con questi presupposti per lei sia faticoso e rischia di essere molto doloroso.
Si chieda se vale veramente la pena di cercare il cambiamento del suo partner, ammesso che sia possibile, o se è più sano pensare al proprio benessere indipendentemente da lui.
Spero di averle dato qualche spunto di riflessione,
Cordiali saluti
Dott. Dario Grigoli
Pinerolo