Bisogno di amare

Inviata da carmelo · 28 set 2012 Dipendenza affettiva

Salve, sono un uomo di 38 anni e sono separato in casa; questa decisione è dettata dal fatto che io e mia moglie non lavoriamo quindi siamo costretti a vivere insieme. Vivo questa situazione in maniera ansiosa per il suo futuro ma anche per il mio senza di lei, le voglio bene e sono protettivo nei suoi riguardi ma questo credo che sia normale; credo che il problema primario sono io, il problema che mi fa paura.
Sono sposato da 8 anni e dal quarto anno cominciai ad avere il desiderio di avere altre storie, ma questo desiderio si tramutò in bisogno di avere una storia importante, bisogno di provare tutte quelle sensazioni che si provano quando si è innamorati, bisogno di amare o di essere amato e questo mio bisogno mi mette in condizioni di avere una predisposizione nell'innamorarmi; questo sentimento che poi nel tempo ho potuto constatare che sentimento non è, mi porta ad essere fragile verso il sesso femminile , mi piace una donna e da lì divento ansioso, le devo dire che mi piace ecc ma nello stesso tempo il mio comportamento verso lei diventa introverso, magari dopo che ci provo mi passa o quasi, tutto l 'interesse verso lei. Di certo mi sento soddisfatto di me stesso come se dovessi mettermi alla prova.
Questa situazione mi mette dubbi e paure, ho paura che questa mia sensazione non sia normale ma patologica.
Ggrazie in anticipo

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Miglior risposta 1 OTT 2012

Caro Carmelo,
da quello che scrivi mi sembra evidente che quello che cerchi nelle relazioni sia una conferma narcisistica del tuo valore di uomo. Questo accade quando siamo molto insicuri di noi stessi e non riuscendo a trovare dentro di noi qualità positive le andiamo a ricercare negli occhi degli altri, niente di male se questo non ti avesse portato a rovinare il tuo matrimonio e, mi sembra, ad essere infelice. Ti consiglio di iniziare un percorso terapeutico per poter entrare in contatto con i tuoi punti di forza e non dover essere sempre sbilanciato sul giudizio altrui.
Buona giornata
Dr.ssa Federica Parri

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3 OTT 2012

Buongiorno gentile Carmelo,
non si scoraggi, lei può benissimo rivolgersi al consultorio familiare più vicino alla sua zona di residenza e chiedere dei colloqui con lo psicologo. E' un servizio gratuito.
Cordialmente
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta

Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Psicologo a Roma

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2 OTT 2012

Ringrazio voi tutti dottori per le vostre risposte, queste mi fanno riflettere, COSA MI FA PAURA, mi fa paura il fatto di non vedere più mia moglie, di interrompere il nostro rapporto, mi fa paura il fatto di iniziare una nuova storia, e nel cammino prendere batoste, mi fa paura me stesso che mi affeziono ad una donna in maniera sbagliata e anomala. E su questo mi avete fatto riflettere sulla mia insicurezza, da tempo mi mettono ansia le responsabilità, non so se il mio comportamento è infantile come se non fossi cresciuto, non sono stato sempre cosi, prima del matrimonio non avevo o quasi, questo bisogno di legarmi ad una donna in maniera definitiva. La mia situazione dato che come ho scritto che non lavoro è molto frustrante, di certo certezze non ne ho lavoro, famiglia, e neanche salute a questo punto dato che mi sento depresso, sono una realtà, mi dite di consultate un medico giustamante, lo farei ma non lavoro quindi , grazie di tutto

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1 OTT 2012

Caro Carmelo,
Qual è il reale problema che la preoccupa? Il fatto di vivere ancora con la donna che ha amato e sposato, ma senza poter amarla ancora? O il fatto di dover vivere ancora insieme per necessità economiche, ma limitando la sua libertà di uomo e la possibilità di vivere una nuova relazione? Oppure ancora il fatto di non riuscire a legarsi in modo definitivo con una persona? Qual è la cosa che la mette più a disagio? Credo sia umano avere il desiderio di sperimentare nuove relazioni, dopo la fine di un matrimonio; quello su cui potrebbe riflettere è il motivo che la induce a "tirarsi indietro", nel momento in cui la relazione potrebbe diventare qualcosa di definitivo e stabile, ovvero più impegnativo. Le succedeva anche prima del matrimonio? è sempre stato così? Le succede anche in altre situazioni in cui Le viene richiesto di prendersi delle responsabilità (lavoro, amici, famiglia...)?
La invito a contattare uno psicologo a Lei vicino, che la possa guidare verso una possibile risposta e spiegazione della sua situazione.
In bocca al lupo.
Dr.ssa Valentina Segato

Dr.ssa Valentina Segato Psicologo a Trieste

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1 OTT 2012

Buongiorno Carmelo,

l'istinto di essere attratti e compiaciuti da altri uomini e donne, oltre il proprio partner scelto, è una predisposizione umana. I valori, le credenze e le convinzioni fanno in modo che l'istinto si tramuti in concretezza e quindi in azione.. Stare insieme ad una persona dopo averla scelta è una responsabilità,oltre che un volere e un desiderare. Se lei fino ad ora è stato incline al sesso femminile, come scrive, può essere dettato da vari fattori: credere ne, tradimento; visione della coppia; bisogno di restare sempre adolescenti e vivere quindi con piu' leggerezza le relazioni amorose, sessuali e sentimentali.
Faccia chiarezza dentro si sè e si chieda se l'amore verso sua moglie, anche se con il tempo fisiologicamente si modifica, è un sentimento mosso dal desiderio di stare accanto a lei e di volerla come partner, come compagna, amante, amica, confidente.

Dott.ssa Roberta De Bellis Psicologo a Gallarate

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1 OTT 2012

Gentile Carmelo, ha fatto bene ad interrogarsi, infatti il suo atteggiamento normale non è, infatti è causato da vissuti del suo passato che la fanno comportare in questo modo, contatti uno psicologo, magari quello del consultorio familiare, che è gratuito.
Cordiali saluti.

Dott.ssa Angela Virone Psicologo a Agrigento

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