Gentilissimi, ho 38 anni e da 7 convivo col mio compagno col quale ho un bimbo di 2 anni.
Nella vita ho avuto diverse storie, le ultime due sono state profonde e impegnative.
Sono scivolata nella relazione col mio partner tradendo il mio ex e ora inizio a risentire le sensazioni che provavo allora.
A un certo punto arriva il momento in cui ovviamente non provo più le emozioni forti dei primi tempi e cerco prima evasioni mentali e poi reali, come se non riuscissi a prendere la decisione di calarmi completamente nella storia, rilassarmi e godermi la serenità di un rapporto stabile.
Mi sento irrequieta, vuota, immagino il mio futuro e mi sembra monotono, soffocante.
Quando tradisco risento emozioni forti (a cui mi sembra di non riuscire a rinunciare, né di avere voglia di risvegliarle nel mio rapporto) e sono finalmente viva e libera.
Il mio partner mi sembra innamorato ma "seduto". Credo fosse così da prima, ma aspetti di lui su cui sorvolavo, ora mi sembrano inaccettabili (un altro punto è la scarsa cura di sé: è sempre stato uno trasandato, ma da qualche anno cura poco anche la sua igiene personale: tempo fa gli ho parlato di questo aspetto, si offeso ed evito di riaprire l'argomento). Infine siamo molto diversi nel modo di percepire la vita; inizialmente questo aspetto mi pareva fosse positivo perché sentivo che "mi rimetteva coi piedi per terra" (lui molto razionale, quasi freddo, poco comunicativo; io emotiva, ipersensibile, aperta). Ora, al contrario, sento un grande bisogno di vicinanza e connessione, di parlare e sentirmi capita.
Naturalmente ho meno voglia di avvicinarmi a lui e per tre volte ho fatto l'amore con uomo che mi attrae molto e con cui ho un'ottima comunicazione (il mio compagno è chiuso e spesso ho la sensazione di "dover fare tutto io" da questo punto di vista).
Il punto è che mi pare di avvicinarmi alle persone per sentire determinate emozioni, mi sembra di "succhiare energia" dalla vita dell'altro, poi a un tratto il rapporto smette di stimolarmi e farmi crescere come vorrei.
Allora cerco altro.
Lo "strappo" del tradimento.
Le emozioni a fior di pelle.
L'incertezza dei primi tempi.
Ma non so se sono mie interpretazioni o se semplicemente è finito l'amore, perché, credo, l'amore può finire.
Riguardo al mio passato, quando ero piccola mio padre insultava mia madre (lei, con scarsa autostima, subiva) e urlava, anche contro di me.
Durante l'adolescenza l'ho quasi odiato e abbiamo litigato molto.
Ora mio padre è molto diverso e sento di averlo capito e accettato. Lui per primo ha sofferto: mia nonna da bambino lo picchiava e urlava contro di lui. Poi ha fatto ciò che poteva.
Però temo di non aver lasciato andare quella bambina impaurita che voleva essere amata dal suo papà.
E mi domando: non riesco ad amare davvero per via di ciò che ho vissuto?
Se così fosse, non sarebbe meglio che stessi sola per qualche tempo? Inoltre ciò non significherebbe che per il mio partner non provo amore, ma mi sono avvicinata a lui per bisogno, a causa della mia ferita narcisistica? Mi sto avvicinando a quest'altro uomo per le stesse ragioni?
Lui (l'altro) ha vent'anni più di me, siamo molto simili per certi aspetti, estremamente vicini dal punto di vista emotivo e intellettualmente. Ha però dei tratti in comune con il mio attuale compagno: è uno un po' sfuggente (inizialmente lo era anche il mio compagno), geloso dei propri spazi, con qualche dipendenza, anche se leggera (alcool, cannabis).
So che le domande sono molte; non so se potete aiutarmi a fare un po' di chiarezza.
Grazie infinite per l'attenzione.
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9 MAR 2022
· Questa risposta è stata utile per 6 persone
Cara Luce, la sua voglia di capirsi e di mettersi in discussione è il punto di inizio di quella che potrà essere la risoluzione dei suoi problemi affettivi e relazionali. Dare risposte mirate alle sue domande è molto difficile, in quanto bisognerebbe approfondire avendo un quadro più approfondito di lei e della sua vita, dei suoi vissuti, delle sue paure, dei suoi desideri. Tutto ciò si affronta in un contesto di psicoterapia, che penso possa esserle molto utile al momento. Mi scriva pure per maggiori informazioni. Saluti
24 MAR 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile utente,
lei ha una responsabilità nei confronti suo figlio, responsabilità che vuol dire anche quella di occuparsi di se stessa nelle aree che ha qui descritto onde evitare, anche nella prospettiva futura, altri tipi di problemi.
Restiamo a sua disposizione per ogni eventuale chiarimento.
Saluti,
Studio Associato Dott. Diego Ferrara Dott.ssa Sonia Simeoli
16 MAR 2022
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Luce,
penso che lei abbia fatto una analisi abbastanza accurata e corretta per spiegare la sua tendenza al tradimento e il bisogno di rivivere periodicamente emozioni forti per curare la sua ferita narcisistica non ancora guarita.
Tuttavia forse ora sta sottovalutando un cambiamento importante avvenuto nella sua vita e rappresentato dalla esistenza di un figlio nei confronti del quale rischia di trasmettere in maniera intergenerazionale quelle problematiche psicologiche appartenute prima a suo padre e poi a lei stessa e riguardanti sostanzialmente la percezione di non essere sufficientemente amata, percezione rimasta come un imprinting che condiziona le sue relazioni sentimentali.
La invito allora a perfezionare il lavoro di consapevolezza del suo stile relazionale disfunzionale per accelerare la guarigione della sua vecchia ferita narcisistica nonchè provare a recuperare la relazione con il suo compagno mediante un percorso di psicoterapia individuale o di coppia se quest'ultimo si rende disponibile a coinvolgersi.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
9 MAR 2022
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Ciao Luce,
potrei scriverle tante cose ma un consiglio sarebbe esterno a lei, senza considerare chi sia, cosa sente davvero..sarebbero, in questo caso, i miei valori, non i suoi.
Lei ha un compagno ed un bambino, la sua relazione ha vissuto delle transizioni, dei cambiamenti importanti. La fase di innamoramento, le emozioni che lei descrive e che prova durante i tradimenti, fanno parte dei primi mesi di relazione, del ''nuovo'', delle farfalle nelle stomaco, delle incertezze.. usando un po' le sue parole.
Sopraggiungono poi l'amore, le radici, la vita insieme in cui si ''stipula un contratto'' che andrà man mano con gli anni a modificarsi. Le emozioni cambiano, senza dubbio, ma ci sono ancora.
Mettere radici la fa sentire soffocare e avere stimoli dall'esterno le fa vedere tutto il negativo del suo compagno. Ha mai pensato che la vita che ha ora, cambiando partner, potrebbe essere comunque la stessa? Magari conoscendo in modo approfondito quest'uomo, potrebbe poi scoprire che anche lui si ''siede'' dopo un po... Ha mai pensato al motivo che l'ha portata a scegliere il suo compagno? A parlargli? Trovare qualcosa da fare insieme per ravvivare il vostro rapporto e rivivere quelle emozioni?
Questi sono solo degli spunti di riflessione perché non la conosco.. ma sicuramente le sarebbe utile un percorso con un professionista, per approfondire anche ciò che dice del suo passato..
Eventualmente potrebbe anche pensare ad una terapia di coppia, per ritrovare il benessere nella sua relazione..
Le mando un caro saluto e resto a sua disposizione,
dott.ssa Allegra Mancini
9 MAR 2022
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Luce83,
il nostro modo ci relazionarci, o sentirci nel dare/ricevere amore e affetto, si forma sin dall’infanzia tramite il rapporto con le figure di riferimento e le esperienze che viviamo man mano nel tempo. A volte possono venirsi a formare degli schemi che ci guidano in modo automatico e poco consapevole/inconsapevole, che possono diventare delle vere e proprie trappole relazionali. Alla luce di quanto racconti è bene approfondire.
Ti consiglio di intraprendere un percorso mirato con un professionista in modo da lavorare su quanto alimenta il tuo sentirti così, quindi anche sulle cause e l’origine, ma soprattutto su come agire oggi per vivere la tua vita relazionale e affettiva in modo appagante e sereno.
Io resto a tua disposizione per aiutarti.
Augurandoti il meglio, ti invio un caro saluto!
Dr.ssa ASIGNORELLI, esperta in vita Relazionale, affettiva e di coppia (sedute anche online)
9 MAR 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno luce83,
Le esperienze primarie ci strutturano nel comportamento che poi assumiamo da adulti. Nel suo caso occorre andare a lavorare proprio su quelle esperienze che le hanno fatto assumere insicurezza affettiva. La terapia emdr è molto efficace a tal proposito. Gliela consiglio.
Resto a disposizione e le auguro il meglio
Dott.ssa Oriana Parisi
9 MAR 2022
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Salve Luce, grazie innanzitutto per aver aperto a noi una parte di sé così importante. Le domande che si pone sono legittime ma per rispondere bisognerebbe affrontare una serie di suoi vissuti e comprendere se effettivamente la sua bimba interiore impaurita la sta sabotando in qualche modo o se le sta dicendo cosa non vuole.
Sarebbe utile chiedere un consulto psicologico, anche in virtù di questo sensazioni che sente al momento.
Dott.ssa Roberta Catania
9 MAR 2022
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Salve Luce, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
