bimbo che non ha mai conosciuto la mamma biologica

Inviata da francesca cappello · 27 feb 2023 Psicologia infantile

Buongiorno, Non ho dato alla luce questo bambino, che oggi ha 8 anni, perchè la sua mamma biologica è mancata alla sua nascita, quindi non l'ha mai conosciuta. Sono tre anni che vivo con lui e suo papà (mio compagno) e siamo felici insieme e il bimbo mi chiama mamma, considerandomi come tale. Siamo una famiglia, e io considero il bimbo come se fosse il mio, lui conosce la sua storia dolorosa, ma mi domando però sempre se il bimbo possa in futuro soffrire per questa figura, che non ha mai conosciuto (per forturna, nella disgrazia) e se l'amore che riceve da parte mia potrà compensare questa perdita. Grazie mille

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Miglior risposta 28 FEB 2023

Cara Francesca, le vostre storie si sono incrociate per una ragione.
Questo bimbo ha innegabilmente vissuto una grande perdita, di colei che lo ha portato in pancia, ma ha tutta una vita davanti per vivere tra le tue braccia e per essere accompagnato per mano dalla sua famiglia adottiva.
Posso immaginare che il piccolo abbia vissuto dei primi anni di vita difficili, soprattutto se non era stato affidato a voi sin da subito, ma la forza riparativa dell'amore incondizionato di una madre è incredibile e dalle sue parole sento che ci siano tutti i presupposti per sostenere il piccolo quando più avrà bisogno di voi, di figure accudenti e stabili.
Una madre è quella figura con cui sentirsi al sicuro, coccolati, accolti. La sua mamma biologica ha avuto la possibilità di farlo durante la gestazione, ora il testimone è nelle tue mani e sono convinta che stai facendo un ottimo lavoro.
Ti consiglio di approfondire questi vissuti in un percorso di sostegno psicologico, anche per cercare qualcuno con cui condividere il carico emotivo che ti porti dentro, per quel poco che basta a riacquisire le forze necessarie per pensare al tuo piccolo. E' importante che il bambino conosca la sua storia, anche se dolorosa, per dargli la possibilità di raccontarsi e di costruire una propria identità, che non escluda il proprio passato, ma che lo consideri come parte integrante della persona che diventerà. Essere sostenuti in questo processo consente di avere una valvola di sfogo, un posto e un altro essere umano a cui affidare le proprie incertezze, insicurezze e preoccupazioni.
Spero di esserti stata di conforto e rimango a disposizione per qualsiasi cosa,
un grandissimo abbraccio cara mamma.
Dott.ssa Annalisa Magnaneschi

Dott.ssa Annalisa Magnaneschi Psicologo a Roma

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1 MAR 2023

Gentile Francesca,
Ognuno di noi ha una storia del proprio vissuto, un racconto interiore, la cui continuità, il cui senso è la nostra vita. Si potrebbe dire che ognuno di noi costruisce e vive un «racconto», e che questo racconto è noi stessi, la nostra identità.
A maggior ragione quando siamo bambini questo racconto è scritto soprattutto dalle persone che ci circondano e questo è il grande potere che lei ha nei riguardi del suo bimbo. Lei può contribuire a rendere lieve ogni suo ipotetico dolore, attraverso il suo amore e la sua vicinanza, perchè i suoi comportamenti, le sue parole, i suoi gesti sono l'insieme di tante piccole parti che stanno costruendo le sue definizioni di amore, di maternità, di genitorialità, di vita...
Ha perso le sue radici biologiche, dalle quali ha ereditato la bellezza di ogni singola parte del suo DNA, ma ha acquistato lei, l'albero della vita, che con dolce nutrimento lo arricchisce quotidianamente, donandogli un dolce nido chiamato "famiglia".
Se pensa di aver bisogno di un supporto di un professionista per poter raffinare ancor di più le sue capacità materne, ne richieda il supporto, a volte basta anche un singolo incontro.
Spero di esserle stata utile e resto a sua disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca

Dott.ssa Deborah De Luca Psicologo a Monterotondo

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28 FEB 2023

Gentile Francesca, sono certa che l'amore che lei sta dando a questo bambino, possa compensare pienamente l'amore
che non ha potuto ricevere dalla madre biologica. L'interesse che lei dimostra ponendo questa domanda ne è la prova. Ritengo giusto che il bambino sia stato messo a conoscenza della situazione; i bambini non devono essere tenuti all'oscuro di storie tristi nel tentativo di proteggerli, tuttavia è importante che lei ed il suo compagno non gli trasmettiate le vostre ansie e le vostre preoccupazioni ritenendolo un bambino " sfortunato" per ciò che è successo. Questo è estremamente importante.! Sicuramente questo bambino è fortunato perché è circondato d'amore e di attenzioni che sono i veri presupposti per una vita serena.
Sono certa che lei sia un'ottima madre. Le faccio tantissimi auguri e resto a disposizione per eventuali ulteriori consigli.
Dott.ssa Daniela Noccioli.

Dottoressa Daniela Noccioli Psicologo a Cascina

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28 FEB 2023

Gentile, dalle sue parole emerge la preoccupazione e l'interesse per il futuro emotivo del suo piccolo. Il bambino ha alle spalle un vissuto di perdita, con il rischio di eventuali sensi di colpa e/o di abbandono. L'amore incondizionato di un adulto è la condizione primaria per poter sviluppare una relazione genitore/figlio, è probabile che in corrispondenza di alcuni passaggi di vita il bambino abbia bisogno di sapere di più, ossia di avere sempre più dettagli della sua storia (prima e dopo l'adozione) e di elaborare i vissuti emotivi, voi genitori avrete un ruolo fondamentale nel dare un senso alle emozioni e ai pensieri questo passaggio è fondamentale per poter sviluppare un'identità integrata in cui tutti i pezzi della sua storia siano tenuti insieme con collegamenti appropriati.
Saluti

Dott.ssa Paola Fusco Psicologo a Lucca

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28 FEB 2023

Ciao francesca cappello,
non sappiamo credo se e in che modo la perdita della madre alla nascita ha potuto ferire il bambino, ma la cosa importante è che adesso lui ha una mamma che lo ama, lo accudisce , gli rimane accanto e lo ascolta.
Non commetta l'errore che per troppo amore pensi che lui dev'essere compensato per la perdita, se adesso il bambino è sereno con la sua mamma e il suo papà vivetevi bene questo periodo .
L'importante è che quando lui manifesterà del malessere lei gli dia spazio e se non si senta pronta ad aiutarlo vi rivolgiate ad un professionista .
Un saluto
Dott.ssa Cristiana Michelucci

Dott.ssa Cristiana Michelucci Psicologo a Pescara

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28 FEB 2023

Gentile Francesca la sua è una preoccupazione di mamma. Suo figlio l'ha riconosciuta come tale. Quando sarà grande forse si chiederà e chiederà al padre com'era la sua mamma biologica ma comunque la domanda e le risposte non toglieranno l'amore che lei gli sta dando. Mi chiedo quanto sia importante per lei il non essere la sua madre biologica...nel caso se lo chiedesse, uno spazio dedicato alla terapia personale potrebbe aiutarla a comprendere meglio le sue preoccupazioni, a dare loro un nome ma, soprattutto, a vivere l'amore che ha trovato negli occhi di un bimbo che la chiama mamma. Un caro saluto e a disposizione anche on line.

Dottoressa Maria Zaupa Psicologo a Vicenza

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28 FEB 2023

Buongiorno Francesca,
la ringrazio per la sua condivisione. Credo che la risposta a questa domanda la possa cercare negli occhi del bambino. Lei lo ha cresciuto in questi anni si è presa cura di lui. Cosa significa per lei essere una madre?
Mamma é una parola che contiene tanti significati e il legame materno e il ruolo va oltre i fattori biologici. Mamma che nutre, che ascolta, che abbraccia, che cura e rassicura. Mamma che c'è é lì e mi vuole bene così come sono. Se un giorno il bambino presenterà una fragilità a riguardo credo che lei sarà in grado di rassicurarlo e trovare le parole più adatte.
Un caro saluto
Dr.ssa Cecilia Cicchetti

Dott.ssa Cecilia Cicchetti Psicologo a Milano

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28 FEB 2023

Buongiorno. Non devi preoccuparti. Forse potrà sviluppare un po' di paura dell'abbandono a livello relazionale, di solito legata a traumi del genere, ma la sua mamma sei tu e sa cos'hai fatto per lui. Un abbraccio.

Giuliana Gaeta Psicologo a Roma

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28 FEB 2023

Cara Mamma Francesca,
comprendo la sua preoccupazione per il futuro del suo bambino, e su questo si gioca la partita: è un bambino che conosce la sua storia, anche nei suoi aspetti dolorosi, e quindi sa che ha due mamme, quella che non c'è più che l'ha messo al mondo, e quella che ha ora che lo ama e lo aiuta a crescere. Adattate il racconto della Sua storia, anzi della Vostra storia come famiglia alle sue fasi di crescita, e continui a crescerlo ed educarlo come già sta facendo. Se lei sente di non avere tutti gli strumenti, non esiti a prendersi cura anche di sé stessa chiedendo una consulenza ad un* terapeuta breve strategic*, così che possiate individuare la miglior modalità per sostenerla.
Cordialmente, le auguro buona giornata
Dr.ssa Maria Beatrice Brancati

Dott.ssa Maria Beatrice Brancati Psicologo a Macerata

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28 FEB 2023

Buongiorno Francesca,
Mi sembra di capire che suo figlio sia un bimbo sereno, in una famiglia serena, ma che lei abbia condiviso i suoi dubbi per cercare di capire se sta costruendo bene il cammino futuro, con il suo compagno e suo figlio.
Se desidera parlarne più approfonditamente non esiti a contattare qualcuno.
Io resto a sua disposizione.

un caro saluto,
Dottoressa Paola Parisio

Dott.ssa Paola Parisio Psicologo a Napoli

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28 FEB 2023

Buongiorno Francesca ,
Lei vuole bene a questo bambino , e per Lei è come un figlio , è diventato suo figlio.
In futuro il bambino potrà farsi molte domande , ma credo che l'ultima riga che ha scritto sia la più importante , cioè che l'amore che riceve e che avrà vostro figlio sia fondamentale .
Lei potrebbe affrontare queste emozioni e sensazioni che prova , iniziando un percorso di supporto psicologico ,
che potrà chiedere qui, sia on line , che dal vivo.

Dott. Aldo Tandurella Psicologo a Torino

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28 FEB 2023

Cara Francesca,

è legittimo che il bambino possa porsi delle domande su sua madre, ma questo non toglie che il suo ruolo sia fondamentale per trasmettergli quell'amore incondizionato che esula dal sangue e dalle radici.
Queste ultime si costruiscono sulla base della fiducia, dell'ascolto e dal rispetto dell'altro, nella misura che anche lei e il suo compagno gli trasmettiate questi e altri valori fondamentali per la sua crescita.
Sono a sua completa disposizione per qualsiasi chiarimento.

Dott.ssa Francesca Orefice.

Dott.ssa Francesca Orefice Psicologo a Bologna

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28 FEB 2023

Buongiorno Francesca,

grazie per aver condiviso la sua storia e aver espresso la sua preoccupazione. Ognuno di noi attraversa difficoltà e sofferenze nella vita ma l'essere amati costituisce un ottimo scudo protettivo. Dalle sue parole sembra che il bambino stia crescendo in un clima di amore nonostante il trauma della dipartita della mamma biologica. Non possiamo cancellare la nostra storia personale e la sofferenza che deriva da vicende della vita traumatiche e inaspettate. Ognuno poi ha il suo temperamento e un certo modo di affrontare le avversità ma sicuramente l'ambiente esterno e le persone che circondano il bambino rappresentano una risorsa importante da interiorizzare per attraversare i momenti difficili e il dolore. L'amore che riceve da parte sua è sicuramente un dono, considerando inoltre che lei è giunta nella vita del bambino quando era piccolo e in via di sviluppo.

Un caro augurio per tutto e un caro saluto

Dott.ssa Barbara Nelli Psicologo a Milano

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28 FEB 2023

Ciao, capisco che tu ti stia ponendo alcune domande riguardo al tuo ruolo nella vita del bambino che hai accettato nella tua vita. È importante riconoscere e rispettare la tua preoccupazione per il benessere del bambino e del suo futuro.
C'è spesso una preoccupazione per come i bambini possano reagire alla mancanza di una figura materna o paterna, ma è importante sapere che ogni bambino è unico e può reagire in modo diverso. Tuttavia, è normale che un bambino possa avere domande riguardo alla sua storia e alla sua biologia, così come il desiderio di conoscere la figura biologica che non ha mai conosciuto.
La tua presenza e il tuo amore sono senza dubbio molto importanti per il benessere del bambino, ma potrebbe essere utile considerare la possibilità di cercare il supporto di un professionista, come un terapeuta familiare, per discutere di come gestire queste questioni in modo sano e costruttivo. Un terapeuta familiare può aiutare la tua famiglia a esplorare le vostre dinamiche, comprensione reciproca e costruire una comunicazione più aperta e trasparente.
Inoltre, un terapeuta familiare può aiutare il bambino ad esplorare la sua identità e la sua storia in modo che possa comprendere e accettare la sua situazione in modo sano e positivo. Questo potrebbe includere la creazione di un ambiente aperto in cui il bambino possa fare domande e ricevere risposte oneste e aperte.
Spero che tu possa trovare il supporto e l'aiuto di cui hai bisogno per affrontare queste preoccupazioni e costruire una famiglia felice e sana insieme.

Dott.ssa Nicoleta Senni Pop-Span Psicologo a Asti

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