Bambina di 21 mesi piange al nido quando la lascio

Inviata da triaco · 11 mag 2024 Psicologia infantile

Salve, ho una bimba di 21 mesi che a 12 mesi ha cominciato il nido, dopo un inserimento in cui piangeva, per mesi è sempre andata molto volentieri. La lasciavo, mi salutava, mi dava un bacio e andava in braccio all'insegnante. Si è chiaramente ammalata spesso e ogni volta rientrava serena a scuola, anche dopo assenze di un mese. A partire da questa settimana, dopo una settimana a casa per otite, ogni volta che la lasciamo è un pianto disperatissimo, non riusciamo neanche a toglierle le scarpe e la giacca, vuole andare via e urla "mamma mamma", ho provato anche a farla accompagnare da mio marito, ma piange lo stesso. Poco dopo che la lasciamo si calma e passa la giornata tranquilla, alle 17 quando la vado a prendere è serena e non vuole andare via da scuola, vuole continuare a giocare. L'insegnante mi ha detto che non è successo niente a scuola. Cosa può essere allora?come posso aiutarla?Grazie

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Miglior risposta 12 MAG 2024

Buongiorno,
Premettendo che ci sono fasi in cii i bambini hanno delle piccole ‘pause’ che qualcuno chiama regressioni termine che non amo, quando acquisiscono nuovi apprendimenti (parla dí più, toglie il pannolino, …) e cercano confronto con i genitori per rassicurarsi che l’amore non sia cambiato nonostante il cambiamento.
Oppure se all’asilo non ci sono novita si puo esplorare in famiglia… ci sono cambiamenti? Un trasloco, un cambio di lavoro, una preoccupazione dí salute, un po di’ litigi in più, un nonno che non sta bene… anche se sono cose che non comunichiamo verbalmente i bambini le recepiscono e voglio i rassicurazioni.

Sono disponibile ad aiutarla ad esplorare.

La saluto cordialmente

Dott.ssa Barbara Durand
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Dott.ssa Barbara Durand Psicologo a Torino

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29 MAG 2024

Buongiorno triaco,
la ringrazio per la condivisione. Probabilmente il processo di separazione, legato all'attaccamento alla figura primaria (che spesso è la madre), è ancora in corso e talvolta sente ancora il bisogno di maggiore vicinanza. Stando più volte a casa dall'asilo, è possibile ipotizzare che la bambina, non abbia creato un legame solido con le insegnanti come adulti di riferimento e di conseguenza tende a ricercare ancora i genitori come base sicura nei momenti di bisogno. In questa fase potrebbe essere accompagnata confrontandosi con le insegnanti, proponendo attività simili a casa e all'asilo o lasciandole portare un gioco che le ricordi casa e la mamma anche quando è lontana.
Un saluto
Dott.ssa Romina Cantarini

Dott.ssa Romina Cantarini Psicologo a Arzago d'Adda

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13 MAG 2024

Cara, capisco quanto possa essere preoccupante vedere la tua bimba così angosciata al momento del distacco. È chiaro che sei molto attenta al suo benessere e alla sua felicità ed é incoraggiante notare che, nonostante il pianto iniziale, lei si calma rapidamente e trascorre la giornata in modo sereno. Questo suggerisce che si sta gradualmente adattando alla situazione.
Potrebbero esserci diverse spiegazioni per questo cambiamento nel comportamento di tua figlia. È possibile che stia attraversando una fase di separazione ansiosa, comune nei bambini di questa età, o che abbia semplicemente bisogno di un po' più di tempo per riprendersi completamente dalle recenti malattie.
Per aiutarla, potresti provare a mantenere una routine stabile e rassicurante al momento del distacco, incoraggiandola con parole dolci e confermando che tornerai a prenderla alla fine della giornata. Inoltre, potresti considerare l'opportunità di parlare con l'insegnante per capire se ci sono eventuali cambiamenti nell'ambiente scolastico che potrebbero aver influenzato il comportamento di tua figlia.
Continua a essere paziente e amorevole con tua figlia mentre attraversa questa fase di transizione. Spero che queste parole ti siano utili.

Dott.ssa Jessica Pierobon

Dott.ssa Jessica Pierobon Psicologo a Torino

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13 MAG 2024

Buongiorno signora,
A volte accade ai bambini di avere dei cambiamenti nel comportamento o nel vissuto di una certa esperienza. Solo monitorando un pochino nel tempo si può capire se è necessario un approfondimento o meno. Il periodo più prolungato a casa causa malattia, può essere un motivo alla base di una maggiore dinostranza durante il momento del distacco. Una cosa che può provare ad analizzare rispetto a questo momento è anche come lei mamma vive questo momento perché il suo vissuto può influenzare quello della bimba. Se vede che la situazione non rientra in tempi brevi, valuti di chiedere un confronto più specifico con uno psicologo dell'infanzia.
Cordiali saluti
Serena Costa psicologa dell'infanzia e blogger di Connettiti alla psicologia dei bambini

Dott.ssa Serena Costa Psicologo a Giovo

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13 MAG 2024

Salve, il nido è un impegno notevole per i bambini di quell'età ma una palestra di vita importante. Il fatto che una volta superato l'ingresso sia serena ed all'uscita voglia rimanere è sicuramente positivo. Vostra figlia sta crescendo e man mano prova a far valere quello che sente di voler fare....c'è da dire che un'otite non si risolve solo nel momento in cui l'orecchio appare pulito, rimane molto sensibile e quindi il passaggio dal silenzio al vociare dei bambini potrebbe ancora dare una sensazione di forte fastidio che poi scompare con l'esposizione allo stimolo. Comunque vi consiglio di tenere monitorata la situazione se dovesse instaurarsi qualche altro comportamento degno di nota.
Un saluto.
Marina

Dott.ssa Marina Brusadelli Psicologo a Cisano Bergamasco

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12 MAG 2024

Buongiorno, per il bambino la separazione dalla madre è il primo passo verso l'autonomia, e direi anche verso la salute mentale; sarà proprio questa prima esperienza che segnerà le altre separazioni che incontrerà nella vita, essenziali per aprirsi agli altri, alla socialità, al mondo...non ritengo preoccupante che ci siano momenti di regressione, legati a un periodo in cui non è stata bene ed è stata per una settimana nel suo porto sicuro, dal quale ora fatica a ripartire. Durante la crescita, momenti di fatica, anche inaspettati, a volte poco comprensibili, non sono preoccupanti, ma naturali. La cosa che può aiutarla, rasserenare lei, e di conseguenza facilitare anche alla bimba questo momento di transito faticoso, è che si calma poco dopo, non resta nell'angoscia, ma gioca serena, perchè comunque ha interiorizzato che la sua mamma torna sempre...

Dott.ssa Nevina Denegri Psicologo a Milano

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12 MAG 2024

Con il pianto il bambino esprime il suo dispiacere a staccarsi dalle persone a cui vuole bene. Se quando la va a prendere trova sua figlia serena e impegnata nelle sue attività,, probabilmente era il dispiacere del momento, senza altre ripercussioni.
Non è strano che ci siano discontinuità rispetto alla voglia di entrare la mattina al nido.
A volte i genitori si preoccupano quando il bambino piange, magari entrano in ansia, e questi stati d’animo influiscono sull’umore del bambino che può sentirsi insicuro.
Se poi ci sono altri motivi di preoccupazione, legati ad altri ambiti, questi avranno sicuramente il loro peso anche nel valutare le reazioni del bambino
Potrebbe aiutarvi parlare con un collega della vostra città per fare chiarezza.
Un cordiale saluto.
Dr. Patrizia Mattioli

Dott.ssa Patrizia Mattioli Psicologo a Roma

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12 MAG 2024

Salve Triaco,
leggo la sua richiesta e noto che l'ingresso al nido di sua figlia è stato positivo e che la bambina è passata dal pianto a una frequenza al nido molto serena, tanto che anche quando faceva assenze lunghe riusciva a ritornare serenamente.
Questo vuol dire che l'inserimento al nido è stato fatto in modo corretto, permettendo alla bambina un graduale distacco e un adattamento al nuovo ambiente, secondo i suoi tempi. Attualmente leggo che la situazione è cambiata dopo una malattia, ma che comunque la bambina riesce a stare tutto il giorno al nido, nonostante i pianti iniziali.
Questi momenti di insicurezza sono perfettamente normali, l'anno scolastico è lungo, i progressi fatti sono molti e un momento di stanchezza e di difficoltà è nella norma.
Potrebbe essere utile lavorare (anche insieme alle maestre) sul momento del distacco della mattina, sul come vi ponete con la piccola e sui tempi dedicati a questo momento. Potrebbe essere utile dare il tempo alla bambina di abituarsi al rientro, rassicurandola sulla routine della giornata.
Resto a disposizione per ogni dubbio necessità,
un saluto
dott.ssa Bianchi Eugenia

Eugenia Bianchi Psicologo a Pordenone

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12 MAG 2024

Buongiorno a lei mamma,
sicuramente quando i bimbi stanno male e rimangono a casa anche solo per qualche giorno tendono a regredire rispetto alle capacità acquisite di adattamento. Spesso manifestano comportamenti legati a difficoltà di separazione dalla mamma o dal papà.
Potrebbe essere utile per un po’ una sua maggiore vicinanza sia dal punto di vista corporeo che emotivo accompagnata da una verbalizzazione dolce di rassicurazione e comprensione degli stati mentali ed emotivi in cui la piccola potrebbe stare , per esempio dicendo quando lascia la sua bimba che mamma tornerà , che non succede niente , che adesso sente paura perché si deve riabituare ad andare a scuola ma che lá è al sicuro e protetta con le maestre.
Potrebbe inoltre aiutarla portare un gioco suo preferito a scuola, le potrebbe chiedere esplicitamente se prima di uscire volesse prendere qualcosa da casa da portare a scuola in modo che sta con lei (è un modo implicito di raggiungere una maggiore autoregolazione).
Di solito dopo poco tempo tale difficoltà di separazione rientra , sempre considerando che vi è un ambiente sicuro e protetto a scuola .
Saluti
Drsa Camilla Guccione

Dottoressa Camilla Guccione Psicologo a Roma

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12 MAG 2024

Gentile Signora, tra i 12 ed i 18 mesi mediamente inizia per i bambini la paura da separazione dalla figura di riferimento più importante.
Questa paura raggiunge il suo apice proprio a 2-3 anni di vita quindi la sua bambina potrebbe essere nel bel mezzo di quel momento in cui il distacco temporaneo crea molta angoscia poiché vi è la paura di un abbandono.
Occorre un po' di tempo affinché la sua bambina attraverso le routine quotidiane di arrivo al nido e partenza dal nido dopo averla ritrovata , introietti la convinzione che lei ritornerà sempre.
Nel frattempo per rassicurarla le può lasciare qualcosa di suo che magari abbia in suo odore (es: un foulard, un braccialettino non di valore economico).
Quando la saluta al mattino lo faccia senza dilungarsi poiché è un momento delicato per entrambe che poi si risolve appena lei lascia la struttura quindi ,guardandola negli occhi ,con determinazione le dica :" Ti voglio bene, la mamma torna a prenderti".
In bocca al lupo signora.

Dott.ssa Greta Neri Psicologo a Mirandola

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12 MAG 2024

Cara mamma,
Quando la lasci e piange, tu come ti senti? Quali sono i tuoi pensieri e le tue emozioni in quel momento?
Ascoltati profondamente. Potranno arrivarti delle informazioni interessanti.
Un abbraccio.

Francesca Dal Balcon Psicologo a Malo

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12 MAG 2024

Buongiorno signora
Penso che con il fatto che la bambina si ammala e poi ritorna a scuola.
E come se ricominci da capo. CON la separazione dalla mamma
Le sarebbe utile frequentare la ludoteca.
Dottssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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12 MAG 2024

Buongiorno signora,

i bambini, proprio come noi adulti, attraversano momenti “no” nella loro vita. Provi a riflettere non solo su quello che può essere successo a scuola ma che può anche essere successo a casa nella vita quotidiana della bambina, incluse novità e nuove “conquiste” evolutive da parte di sua figlia: spesso i bambini nel loro processo di sviluppo possono mostrare momenti di insicurezza proprio quando hanno appena fatto un passo avanti nel loro sviluppo o quando stanno per farlo. La invito anche a continuare ad accompagnare sua figlia a scuola: quella che le manca è la mamma ed è la mamma che può meglio rassicurarla su quanto le vuole bene e sul fatto che tornerà sempre a prenderla, anche in questo momento in cui sua figlia sta facendo fatica, magari semplicemente perché si sente crescere (e a chi non ha fatto paura, crescere?)
Le auguro una buona giornata,
VR

Dott. ssa Viola Rastrelli Psicologo a Milano

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12 MAG 2024

Buongiorno, questa espressione di angoscia alla separazione potrebbe essere dovuta a diversi fattori. A volte, i bambini possono sperimentare ansia da separazione dopo un periodo di malattia o assenza dalla routine abituale, come nel caso della vostra bambina che è stata a casa per otite, anche se si era già ammalata più volte in precedenza. È anche possibile che, nonostante l’insegnante non abbia notato nulla di insolito, vostra figlia possa sentirsi meno sicura o avere qualche preoccupazione che non riesce ad esprimere a parole.
Ecco alcune strategie che potreste provare per aiutarla:
-Continuate a rassicurarla con calma e affetto, spiegandole che capite le sue emozioni e che è normale sentirsi così. Magari è necessario aumentare di qualche minuto rispetto al solito il tempo dedicato a questa operazione, allo scopo di tranquillizzarla prima che entri al nido.
-Mantenete una routine costante per il momento del distacco, che può aiutare a creare in vostra figlia un senso di prevedibilità e sicurezza riguardo alla quotidianità.
-Potreste portare con voi un oggetto di casa che la rassicuri, come un giocattolo o una coperta, per aiutarla nella transizione dall'ambiente familiare a quello scolastico.
-Anxhe se non ci sono stati grandi eventi negativi al nido, potreste parlare con l’insegnante per vedere se ci sono stati cambiamenti nella routine scolastica che potrebbero averla turbata (ad es. se sono cambiate le maestre) o se ci sono modi in cui la scuola può supportarla meglio in questo momento delicato.
-Pazientate, permettete a vostra figlia di adattarsi nuovamente alla routine dopo l’interruzione, anche se può servire più tempo del solito e questo potrebbe allarmarvi. Se il comportamento persiste o vi preoccupa particolarmente, potrebbe essere utile consultare ancora il pediatra. Spero che queste informazioni vi siano di aiuto.

Andrea Ghibaudo

Dott. Andrea Ghibaudo Psicologo a Voghera

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