Ansie, paure e ricordi
Carissimi Dott.re
Mi chiamo Paolo, ho 32 anni.
4 anni fa, mi piovvero addosso delle false voci su di me, dette da un mio parente in modo molto duro.
Nonostante ero innocente, non riuscì a discolparmi.
Passò il tempo e con esso, mi resi conto, del carattere molto forte di questo mio parente.
Il rapporto con lui è di "Paura".
Siccome io, "Soffro" di paura dell'altro sul posto di lavoro (non è un caso che ho svolto, maggiormente, lavori da solo e quelli con gli altri sono andati alcuni bene, altri con critiche), decisi di accettare di lavorare con questo mio parente.
Dopo pochi giorni, però, vuoi alcuni errori sul lavoro, vuoi il passato...mi ritrovai con uno stato di forte ansia(nausea, voglia di non mangiare, ecc) e crollai, una mattina, dicendo di non farcela e lasciai il lavoro.
Borbottai, non riuscii a fare un discorso coerente proprio per il timore.
Durante le feste di compleanno lo incontrerò e ciò mi dà molta ansia.
Ho paura se usciranno dei giudizi da tutta la famiglia.
Io gli ho inviato un messaggio di scuse ma lui mi ha detto "Se lo fai per un mio sentimento generale, non hai bisogno dell'accettazione delle scuse. Mi è indifferente la tua presenza".
Cosa fare? Ho un ansia pazzesca.
Grazie!