Ansia e pensieri ossessivi, non so cosa voglio fare nella vita
Gentili dottori, sono un ragazzo di 24 anni, studente di giurisprudenza. E' da circa due anni che soffro di ansia e pensieri ossessivi di tipo esistenziale ( perchè viviamo? cosa c'è dopo la morte ? e se la vita fosse solo un sogno ? ). A causa di quesi disturbi mi sono rivolto a uno psicoterapeuta della mia zona, con cui ho fatto circa un anno di terapia. Inizialmente il terapeuta ha posto l'attenzione sulla mia eccessiva insicurezza e sulla mia ricerca di perfezionismo (che secondo lui mi portavano a elaborare i pensieri ossessivi. ) Ho inoltre compreso di avere un' eccessiva paura del giudizio degli altri, soprattutto del giudizio di mia madre, che durante la mia infanzia e adolescenza è stata sempre una persona molto protettiva e molto critica riguardo alle mie scelte ( tantochè sento sempre il bisogno della sua approvazione in tutto ciò che faccio ). Solo dopo le ultime sedute di terapia ho cominciato ad avere dei dubbi sulla mia scelta universitaria, dubbi che pian piano, parlando col terapeuta, si sono trasformati sempre più in certezza... infatti ormai da tempo non mi sento soddisfatto dalla facoltà che frequento e i risultati sono sempre più scarsi, tuttavia pur rendendomi in parte conto da tempo di questa situazione cercavo sempre di passarci sopra e non gli davo molta attenzione. Fatto sta che di comune accordo con lo psicologo abbiamo chiuso la terapia circa tre mesi fa, quando durante l'ultima seduta avevo espresso al mio terapeuta di voler provare i test per sociologia o psicologia. Nonostante io avessi ancora un po di ansia e un residuo di pensieri ossessivi, lui mi rassicurò dicendomi che sarebbero passati col tempo, una volta cambiata facoltà. Ad oggi però mi ritrovo ancora indeciso su quale strada prendere... a volte penso che vorrei cominciare a cercare lavoro, altre volte che sarebbe meglio cambiare facoltà, altre volte penso che preferirei partire per fare esperienza all' estero... in tutta questa moltitudine di pensieri il tempo passa ma io rimango immobile e bloccato, e passo le mie giornate per gran parte del tempo in casa, raramente esco con quei pochi amici che mi sono rimasti ( visto che molti studiano o lavorano fuori), e tre volte a settimana pratico jujitsu brasiliano, ma sento sempre di più il bisogno di prendere una decisione. Che cosa dovrei fare ? cercare l'aiuto di un altro terapeuta ? o cercare di cavarmela da solo ? Mi sono sentito telefonicamente con il mio psicologo, il quale non ha voluto darmi appuntamento dicendomi che ormai ho acquisito gli strumenti per camminare sulle mie gambe. Tuttavia al momento di agire o di prendere una decisione sento sempre qualcosa che mi blocca e mi fa rimanere immobile.
Grazie in anticipo per la vostra pazienza