aiuto papà vedovo
Buongiorno. Ho 41 anni e sono figlia unica. Mia madre è deceduta 2 anni fa e da allora non riesco a ricreare con papà un rapporto che, da quando sono adolescente, non c'è mai stato. Si è sempre disinteressato di me (anzi, a volte faceva chiaramente percepire il fastidio per la mia presenza, quando andavo a trovarli) e l'unico collegamento che avevamo era mamma. Adesso lui è sempre solo, non ha amici nè interessi. L'unico momento in cui lo frequento è a cena una volta a settimana. E anche in quel frangente la sua compagnia mi pesa. E' egocentrico, tutto preso dai suoi acciacchi e se parlo neanche mi ascolta.
Nonostante ciò, subito dopo che è morta mamma, ho provato a integrarlo nella mia vita: gli proponevo di farmi piccole incombenze, più che altro perchè avesse qualcosa da fare (ma era più il danno che l'aiuto, si vedeva che lo faceva di malavoglia) o di accompagnarmi a passeggio ( ma dopo poco ha iniziato ad accampare scuse per evitare). Vive vicino a me, quindi vederlo più spesso non sarebbe nemmeno un grosso problema ma proprio non me la sento: lo percepisco come una persona tossica, un vittimista che "prosiuga" le energie di chi gli sta intorno. Questo però, se da un lato preserva la mia salute mentale, dall'altro mi fa sentire in colpa, una figlia ingrata. Dove sbaglio? Grazie