È da un po’ di giorni che mi domando:cosa ci sia di sbagliato in me. Perché sono continuamente presa di mira dai miei genitori e spesso anche insultata, non sapendone una valida ragione. Se gliela chiedo mi dicono che ci devo arrivare da sola, se non gli chiedo il motivo mi dicono le peggio cose.
Non sapendo il motivo non cerco nemmeno di difendermi, perché so che peggiorerei le cose.
Il problema è che questo influisce a sulla mia vita, con attacchi di panico e rabbia dove a volte ferisco solo me stessa (non parlo di autolesionismo), la mia autostima si è abbassata in modo incredibile dalle medie alle università.
Magari il problema sono io? Magari ho 20 anni e non lavoro a differenza dei miei?
Grazie mille a chi mi aiuterà.
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10 FEB 2018
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Gentile Ron,
In età adolescenziale il rapporto con i genitori spesso vive momenti di difficoltà e crisi. E' possibile migliorare la capacità relazionale assumendo comportamenti maggiormente assertivi senza aspettare il cambiamento nei familiari. E' difficile infatti, se non impossibile cambiare gli altri....
Per innalzare l'autostima e diminuire l'ansia le consiglierei di intraprendere un percorso di counseling, anche breve.
Cari saluti
Dott.ssa Donatella Costa
13 FEB 2018
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Cara Ron in effetti sarebbe importante avere un confronto con i suoi genitori,se si rifiutano può provare a parlare con una persona di cui loro si fidano e cercare alleanza per un colloquio su come la faccia sentire insicura non avere ilbloro sostegno.
Cordialità dottoressa Tina Carone Psicologa psicoterapeuta Roma san Paolo
10 FEB 2018
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Ron,
a volte, soprattutto in questo momento storico, le differenze generazionali tra genitori e figli si fanno molto sentire. Si, è vero, alla sua età, probabilmente, i suoi genitori avevano un lavoro e una prospettiva diversa, ma i tempi sono cambiati.
A 20 anni studiare e costruirsi un futuro acquisendo conoscenze e competenze è ormai la normalità.
Se questo rapporto conflittuale con i suoi genitori influisce molto sulla sua vita, si rivolga a uno psicologo che possa aiutarla a gestire la conflittualità e a riscoprire le sue risorse.