università e delusione verso i propri genitori
Salve. Ho 20 anni e sono iscritta in Giurisprudenza. Per me questa è un'università eccessivamente impegnativa per me che non sono una ragazza particolarmente volenterosa. A suggerirmi questa università sono stati i miei genitori perché ne vedevano una propensione da parte mia, e nonostante più volte ho creduto di averla scelta sulla base dei loro suggerimenti, oggi so che, nonostante gli enormi sforzi che questa facoltà richiede (sforzi a cui a causa della mia pigrizia non riesco pienamente a sottopormi) so che è l'indirizzo che fa per me per varie ragioni, tra cui la mia indole e ciò che voglio fare in futuro. Il problema è che non sempre riesco ad ottemperare ai miei obblighi, ossia finisco per non studiare il tot di pagine che mi ero prefissata, addirittura ci sono giorni e giorni in cui non ho propria voglia di toccare libro.. finendo così a rimandare l'esame al prossimo appello. Rimandando l'esame deludo i miei genitori, soprattutto mio padre che esercita su di me una pressione che da un lato reputo eccessiva, perché è il mio percorso universitario non il suo, ma che d'altra parte reputo giusto considerando la mia pigrizia. La pressione che mio padre esercita su di me, non mi sprona però a fare del meglio, ma finisce per farmi stare male. Vi sono casi in cui vengo accusata di non fare niente tutto il giorno, solo perché rimando l'esame, quando magari mi sono seriamente impegnata ma per questioni tempistiche (e di testa-ansia) non riesco ad arrivarci. Chiedo a voi un consiglio su come svincolarmi emotivamente e psicologicamente da questa pressione che mio padre (nello specifico) esercita su di me, riuscendo sempre a farmi sentire incapace, inetta, inutile e tanto altro.