41 ANNI E UNA VITA ANDATA A ROTOLI
Gentilissimi dottori, sono un uomo di 41 anni, figlio di genitori separati e conflittuali. Sono una persona dal carattere abbastanza chiuso e tendo a trincerarmi dietro un'autosufficienza che si è trasformata, anno dopo anno, in solitudine. Davanti ad una scelta, sicuramente imbocco quella sbagliata e così facendo, mi sono ritrovato a 41 anni senza una laurea pur avendo avuto rendimenti alti nello studio. Faccio un lavoro che non mi piace poichè non ho avuto il coraggio di fare ciò per cui ero nato. In campo affettivo ho avuto diverse storie importanti, anche appaganti con donne, una delle quali è durata tredici anni ed è sfociata in un matrimonio. Il matrimonio è finito perchè finalmente ho accettato di essere omosessuale, il che ha aperto una parentesi serena di circa sette anni. Durante questo periodo ho avuto una storia con un uomo che ha toccato vette di coinvolgimento mai raggiunte, poi, tre anni fa, è finita. Sono piombato in uno stato di prostrazione che ha pian piano spento ciò che restava dei miei sentimenti e che oggi mi ha portato ad un totale disinteresse per la sfera fisica e affettiva. Che resta? Un uomo di mezza età, in pezzi, che la mattina deve alzarsi, deve lavorare, deve portare avanti la casa, per arrivare finalmente a sera e riposare. Non mi mancano per fortuna gli amici, alcuni dei quali sono carissimi, e alcune attività extra lavoro dove mi sento sereno e apprezzato. Vorrei in qualche modo reagire, ma penso anche che sia uno sforzo inutile, la vita ormai è impostata così., non credo possa cambiare molto. Grazie a tutti e scusate se mi sono dilungato.