13 anni di fidanzamento e nessun passo avanti
Buongiorno, ho 32 anni e sono fidanzata da 13 col mio ragazzo e vivo questa relazione come un fallimento. Da sempre ho dovuto lottare per ottenere tempo e attenzione da parte di lui, prima tra i capricci e i dispetti di sua madre rimasta vedova con depressione, sua zia anziana da assistere e suo fratello, sposato con due figli, da mantenere economicamente perché fortemente depresso senza voglia di farsi aiutare. Nel corso di questi anni ci siamo privati di divertimenti e spensieratezza che solitamente fanno tutte le coppie. Ad oggi lui si ritrova senza genitori, un'attività sulle spalle, il fratello divorziato e ancora più depresso da mantenere e ad assumersi doveri e responsabilità per i suoi nipoti come fosse loro padre. L'anno scorso ho provato a stare qualche giorno da lui per iniziare una specie di convivenza con la speranza di ristrutturare piano, piano la casa e renderla nostra. Invece abbiamo finito per litigare e sono ritornata dai miei genitori perché mi ha percepito come una nemica e una minaccia solo perché chiedevo di avere acqua calda, riscaldamento, pulire casa e sistemarla per renderla vivibile. Ho fatto tanti sacrifici in quei giorni e nei avrei fatti tanti altri proponendo di provvedere anche alle spese che lui mi ha severamente vietato di fare altrimenti sarei diventata "padrona". Non potevo riordinare e organizzare oggetti e spazi. Se adesso provo a parlargli di creare un futuro insieme mi dice che non abbiamo le basi, che non possiamo condividere lo stesso tetto a causa di abitudini diverse che ci portano anche a litigare. Dopo 13 anni mi dice che ci dobbiamo ancora conoscere e che non dobbiamo correre. Per me tutte le sue parole sono solo scuse e mi sento illusa, arrabbiata, sconsolata, triste e sfiduciata. Vorrei accanto un uomo che non abbia paura di impegnarsi seriamente e che abbia il desiderio di rendermi felice perché non lo sono più.
Grazie.