Perché dire "sì" quando si vorrebbe dire "no"? Assertività e modi per migliorare la comunicazione

Una buona comunicazione fonda le basi per costruire una relazione di qualità e promuove rispetto, fiducia e ascolto di sé e dell’altro. Cosa si può fare per migliorare la propria comunicazione assertiva?

16 FEB 2023 · Tempo di lettura: min.
Perché dire "sì" quando si vorrebbe dire "no"? Assertività e modi per migliorare la comunicazione

Partiamo da ciò che non è "assertività". Adottare uno stile "anassertivo" vuol dire agire tendenzialmente o in modo passivo, senza esprimere ciò che si pensa e si prova con il fine di evitare il conflitto, o in modo aggressivo, cercando di imporre le proprie ragioni all'altro, considerando sé stesso, i propri bisogni e diritti come più importanti di quelli altrui.

Le conseguenze di tali reazioni sono generalmente distruttive per la relazione e lasciano la sensazione di aver tradito se stessi perché non si è agito in linea con ciò che è importante per sé.

Cosa si intende per assertività?

L'assertività è la capacità di esprimere in modo chiaro ed efficace le proprie emozioni ed opinioni, senza prevaricare né essere prevaricati. La persona assertiva che riconosce i diritti propri e quelli altrui, sa ascoltare il punto di vista dell'altro, esprimere il proprio eventuale disaccordo, mantenendo il totale rispetto nei suoi confronti. La negoziazione diventa pertanto lo strumento principale per affrontare i conflitti interpersonali.

Come riconoscere uno stile passivo?

Un individuo che adotta un comportamento passivo in un contesto relazionale:

  • non difende i propri diritti
  • non esplicita i propri bisogni, opinioni, desideri, emozioni
  • tende a subire ed è condizionato e influenzato
  • si scusa sempre
  • non riesce a dire di NO
  • idealizza l'altro
  • parla dei propri errori
  • non riesce a richiedere
  • rimanda le decisioni
  • evita ogni possibile conflitto

Come riconoscere uno stile aggressivo?

Un individuo che adotta un comportamento aggressivo in un contesto relazionale:

  • interrompe l'altro
  • non lo lascia parlare
  • insulta, è offensivo
  • giudica
  • disprezza gli altri
  • è competitivo
  • genera nell'altro paura o aggressività

Come riconoscere uno stile assertivo?

Un individuo che adotta un comportamento assertivo in un contesto relazionale invece:

  • rispetta se stesso e gli altri
  • riesce a chiedere e richiedere
  • sa dire di NO
  • sa sopportare l'attenzione degli altri
  • sa accettare di sbagliare
  • mostra interesse nell'ascoltare le persone con cui si parla (accompagna con l'espressione del viso, assume una postura di apertura verso l'altro, ha un tono di voce chiaro e congruente al messaggio)

Stile assertivo

Quali sono i diritti assertivi che ognuno di noi ha?

Il presupposto del comportamento assertivo è il riconoscimento dei diritti assertivi propri e dell'interlocutore, che rientrano nei "diritti inviolabili della persona".

Partiamo riconoscendone alcuni:

  • il diritto di essere se stessi
  • il diritto di avere bisogni e necessità
  • il diritto di dire di "No" senza sentirsi in colpa
  • il diritto di cambiare opinione
  • il diritto di dire "non so" o "non capisco"
  • il diritto di agire in modo da difendere il proprio valore e la propria dignità senza ledere l'integrità altrui
  • il diritto di valutare se assumersi la responsabilità di trovare soluzioni ai problemi degli altri

I diritti assertivi sono un concetto collegato a quello di autostima e autoefficacia: più ho una buona stima di me più tendo a sentire di avere dei diritti e a coltivarli, rispettarli e farli rispettare. Quando si sceglie di esercitare uno dei propri diritti inoltre bisogna prendersi la responsabilità delle conseguenze di tale decisione.

Qualche consiglio per sviluppare una comunicazione assertiva

Una comunicazione assertiva contiene:

  • Frasi in prima persona ("Io, per me, secondo me, a mio avviso"), poiché la persona parla di sé, di come sta, di cosa pensa - non tanto dell'altro - e si assume la responsabilità dei suoi pensieri, emozioni, comportamenti;
  • Verbi del tipo "Io penso, io credo, io voglio/vorrei, mi piacerebbe, mi aspetto", che esprimono sé, non impongono dogmi assoluti, indicano responsabilità individuale e apertura;
  • Frasi di supporto, apertura e incoraggiamento alla collaborazione quali "Cosa ne pensi? Tu come la vedi? Come ti senti? Secondo te come stanno le cose? Cosa possiamo fare?";
  • Frasi cooperative che includono il "noi" quali "Facciamo, proviamo, vediamo, potremmo, se facessimo";
  • Critiche dirette ai comportamenti ("Ci interrompi spesso quando parliamo") e non alle persone ("Sei maleducato").

Sono inoltre disponibili in letteratura considerevoli prove di evidenza scientifica che collegano l'anassertività a specifici problemi clinici. Allenare le proprie abilità assertive può avere un'influenza positiva non solo sugli ambiti relazionali e professionali, ma ridurre eventuali disagi emotivi e psicologici.

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Scritto da

Dott.ssa Loredana Portone

Bibliografia

  • Baggio F., Assertività e training assertivo. Teoria e pratica per migliorare le capacità relazionali dei pazienti, FrancoAngeli, 2013.
  • Anchisi R., Gambotto Dessy M., Manuale di assertività. Teoria e pratica delle abilità relazionali: alla scoperta di sé e degli altri, FrancoAngeli, 2016.

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