Malati di pulito? Forse sarebbe bene sapere che...

Le persone che sviluppano un disturbo ossessivo compulsivo da contaminazione tendono ad sopravvalutare i rischi....ma quali sono i rischi?

17 FEB 2015 · Tempo di lettura: min.
Malati di pulito? Forse sarebbe bene sapere che...

Forse pensate che sia giusto lavarsi e rilavarsi ancora, usare potenti saponi e antibatterici. Disinfettare tutto al limite della sterilità. Perdere tempo, salute, oltre che sentirsi in colpa per non aver pulito riordinato o sistemato a modo la propria casa o la propria persona.

Potrebbe sembrare strano, ma adesso la notizia è reale: lavarsi troppo fa male, infatti, la troppa igiene abbasserebbe le barriere della pelle, esponendoci a tante malattie.

Gli studi sono stati fatti sui neonati e hanno dimostrato che se bimbi appena nati sono circondati da oggetti perfettamente puliti e sterilizzati a lungo andare non sviluppano gli adeguati strumenti immunitari di difesa. Inoltre i bimbi che vivono fino ai 5 anni di età in ambienti troppo puliti e in case praticamente asettiche, con i mobili sempre tirati a lucido, hanno più probabilità di sviluppare la dermatite atopica.

La colpa dunque è della troppa igiene cutanea, che squilibra le normali difese immunitarie dell'organismo, ma anche i detersivi per i vestiti, soprattutto se usati in eccesso e non accuratamente risciacquati. Dunque se si fa della pulizia un'esagerazione rischiamo di favorire xerosi, dermatite irritativa e ragadi.

Ma cosa può essere definito oggettivamente sporco? Di solito ci riferiamo a due caratteristiche principali:

▪ Quando, sulle mani o su parti del corpo o degli abiti è visibilmente presente del materiale estraneo;

▪ Quando, le mani o una parte del corpo o degli abiti è venuta a contatto con sostanze notoriamente o obbiettivamente pericolose.

Si tratta quindi di valutare oggettivamente aspetti come visibilità e pericolosità. Non è la sensazione di essere sporchi ma la realtà dello essere sporchi.

Non dimentichiamoci che è importante sviluppare buone difese immunitarie esponendoci a piccole cariche batteriche, esse in realtà ci rendono più resistenti, il nostro organismo impara a riconoscere quei batteri e sviluppare i conseguenti anticorpi.

La natura ci ha dotato di un sistema di difesa, il sistema immunitario, che è programmato per distruggere gli invasori (batteri, funghi, virus, parassiti, ecc.) e funziona grazie all'esistenza di delicati equilibri. Il sistema immunitario è un sistema dinamico, dotato di memoria e capacità di distinguere quelli che sono gli invasori da quello che invece è innocuo e ci appartiene. Durante tutto l'arco della vita e soprattutto durante l'infanzia e l'adolescenza, il sistema immunitario impara a riconoscere i "nemici" e risponde con la produzione di anticorpi o particolari cellule specifiche in grado di difenderci. Affinché il sistema si sviluppi in modo armonico ed efficiente è necessario però un adeguato contatto con gli "invasori".

Cosa accade al sistema immunitario quando esageriamo con l'igiene e quali sono le conseguenze sulla nostra salute?

1- Riducendo drasticamente il contatto dell'organismo con i batteri ed altri "nemici" naturali ma anche con agenti innocui (quali ad esempio pollini, polvere, pelo e/o saliva di animali, ecc.), ostacoliamo l'"addestramento" del nostro sistema di difesa a riconoscere gli agenti responsabili delle malattie e a distinguerli da quelli che invece sono inoffensivi.

2- Essendo il sistema immunitario programmato ad incontrare, riconoscere ed eventualmente distruggere una grande quantità di agenti estranei , nel caso in cui tale possibilità sia preclusa o fortemente limitata da un' eccessiva igiene, il sistema immunitario tende a compensare lo squilibrio dirigendo la sua naturale aggressività nei confronti degli agenti più disparati, anche se normalmente innocui per un organismo sano (pollini, pelo, animali, piante, alimenti, ecc.). Ed ecco le allergie, malattie non a caso sempre più frequenti nell'ambito delle società industrializzate moderne.

3- Esistono degli studi scientifici che dimostrano che i bambini che sono stati infestati almeno una volta da elminti intestinali (vermi), hanno una più bassa probabilità di sviluppare da adulti una malattia allergica; esiste anche l'ipotesi che lo stesso valga per le malattie autoimmuni. Altri studi dimostrano come l'incidenza e la prevalenza delle malattie allergiche siano bassissime nelle persone esposte al contatto abituale con animali, soprattutto se fin dalla tenera età.

4- Un' eccessiva igiene personale altera la naturale barriera idrolipidica della nostra cute e distrugge la flora batterica utile con il risultato di esporci maggiormente ad infezioni, dermatiti, allergie.

5- L'esagerata igiene della casa e l'uso abituale di disinfettanti e antibatterici crea dei fenomeni di "resistenza" nei batteri, che diventano sempre più aggressivi ed è perciò necessario immettere sul mercato sempre nuovi prodotti, innescando una catena senza fine a danno della nostra salute e dell'ambiente.

Non dimentichiamoci poi che nell'atmosfera sono diffuse molecole provenienti da ogni materiale presente sulla superficie della terrestre ( anche quelli obiettivamente sporchi e contaminati), oltre che a una miriade di microorganismi (anche dannosi), per cui è oggettivamente impossibile raggiungere lo scopo di eliminare qualsivoglia batterio dalla nostra vita, o evitare qualsiasi cosa sudicia o dannosa alla propria persona, perché anche sull'organismo più pulito si posano continuamente delle sostanze estranee e organismi presenti nell'aria.

Non lasciamoci prendere dal furore igienista ma affidiamoci ad un sano buon senso. Anche se non disinfettiamo la casa e non sterilizziamo a tutti i costi gli accessori del neonato, anche se dividiamo il letto con Micio e nostro figlio da un bacio a Fido, ciò non costituisce un pericolo per la salute, anzi, è utile a lungo termine a preservarla.

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Scritto da

Dott.ssa Valentina Dorotoni

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